Da quando nel 1974 Kubota ha debuttato commercialmente nel Vecchio Continente, dapprima in Francia e in Spagna per poi estendere progressivamente le sue attività a tutti i principali Paesi, ha sempre perseguito una strategia di crescita a lungo termine che gli ha permesso di costruire le fondamenta sulle quali poggia l’attuale ruolo di protagonista che il Gruppo giapponese ricopre nel mercato trattoristico europeo.
Una posizione conquistata quindi senza la tentazione di bruciare le tappe per capitalizzare il più rapidamente possibile gli investimenti, ma viceversa raggiunta organizzandosi in maniera razionale a livello di distribuzione e assistenza e affiancando i propri tecnici agli operatori continentali per meglio adeguare il know-how tecnologico maturato in Asia e in America alle esigenze del mercato europeo. Grazie a tale approccio la Casa nipponica è quindi riuscita a sviluppare una linea di prodotto per il mercato continentale che dapprima ha conquistato la leadership nel settore delle potenze inferiori ai 50 cavalli e, successivamente, si è imposta anche nei segmenti degli aziendali e dei campo aperto di media potenza, per consolidare definitivamente il proprio radicamento commerciale abbracciando i trattori specializzati.
Un ambito quest’ultimo particolarmente combattuto, soprattutto nel Belpaese, che lo scorso anno ha visto un modello Kubota entrare nella classifica di categoria dei dieci trattori più immatricolati in Italia grazie soprattutto alla ricchezza dei contenuti tecnici, all’elevata affidabilità meccanica e all’ampio grado di personalizzazione offerti dagli specializzati dalla Casa di Osaka.
Kubota “M5002 Narrow” rivisti nel look e nella meccanica
Tutte doti attorno alle quali ha ruotato anche il recente rinnovamento tecnico-stilistico che ha dato vita alla nuova serie “M5002 Narrow”, specializzati giunti alla loro seconda generazione che portano con loro evoluzioni meccaniche e strutturali che vanno oltre la semplice rimotorizzazione indotta dalla necessità di adeguare i propulsori alle normative stage V. Tale passaggio ha infatti offerto ai tecnici del Gruppo giapponese la possibilità di rivedere la struttura e il design delle macchine in un’ottica di ottimizzazione della visibilità e della manovrabilità, un’evoluzione che all’atto pratico si è tradotta sia in un allungamento della lunghezza di 17 centimetri, a parità di passo, rispetto ai modelli della serie di precedente generazione, sia in una ridefinizione stilistica delle cofanature che assume forme specifiche in funzione della tipologia di macchina.
Nel caso delle cinque versioni cabinate a listino, la curva del cofano è in effetti particolarmente accentuata verso l’avantreno in modo tale da assicurare all’operatore a bordo la massima visibilità frontale, mentre sui tre modelli open la linea è quasi uniforme per ridurre gli ingombri verticali visto il profilo di missione di trattori spesso e volentieri impegnati in colture a tendone. In entrambi i casi le forme sono comunque funzionali ad accogliere i sistemi di post trattamento che, come accennato in precedenza, assicurano l’omologazione stage V a unità Kubota a quattro cilindri da tre litri e 800 di cubatura che mettono a disposizione un range di potenze massime che spazia tra i 74 e i 115 cavalli.
Operanti sulla base alimentazioni common rail ad alta pressione, di distribuzioni a quattro valvole per cilindro e di sovralimentazioni asservite da impianti intercooler, i propulsori si interfacciano con trasmissioni sincronizzate a tre gamme e sei marce che, affiancate da un hi-lo, mettono a disposizione degli operatori 36 rapporti in avanzamento e altrettanti in retro, con questi ultimi innestabili mediante un inversore operante per via elettroidraulica.
Massima agilità grazie a “Bi-Speed”
Tale soluzione, oltre a semplificare la gestione dei cambi di direzione, agevola soprattutto le manovre in entrata e in uscita dai filari, ambiti nei quali le macchine non pagano dazio in termini di maneggevolezza nonostante la lunghezza maggiorata rispetto ai modelli di precedente generazione grazie al supporto offerto dal sistema “Bi-Speed” che, durante la sterzata, innesta una frizione dedicata ad azionare un gruppo meccanico che raddoppia la velocità delle ruote anteriori, in modo tale che queste ultime “tirando” il trattore verso l’interno della curva permettano alla macchina di chiudere la traiettoria con un raggio di volta più contenuto.
All’ottimizzazione della manovrabilità e dell’aderenza della macchina in funzione del fondo su cui è impegnata guarda inoltre la presenza di un assale anteriore sospeso gestibile in termini di attivazione e disattivazione oltre che manualmente anche in automatico, mentre alla movimentazione delle attrezzature è invece preposto un impianto idraulico a centro chiuso che mette a disposizione fino a 63 litri, per i modelli open, e 69 litri al minuto, per le versioni cabinate, destinati ad alimentare cinque distributori e un sollevatore posteriore dalla capacità massima di due mila e 300 chili.
Orientata infine al comfort operativo la già citata cabina, un vano pressurizzato e ad alta visibilità integrante un sedile a sospensione meccanica e un impianto di riscaldamento e di raffrescamento teso a rendere fisicamente sostenibili anche i cicli di lavoro più lunghi e impegnativi.
Con Kubota “M5002 Narrow” doppio vantaggio
I nuovi specializzati “M5002 Narrow” propongono di serie il sistema “Geocontrol” integrato nei monitor “IsoMatch Tellus” da sette e da dodici pollici di diagonale. Operando in combinazione con un ricevitore gnss che riceve ed elabora i dati ricevuti via satellite, il sistema permette di rendere autonome le manovre di fine campo e di gestire in automatico attraverso il protocollo isobus i trattamenti fitosanitari all’interno di vigneti e frutteti, variando anche l’erogazione di prodotto in funzione dei parametri preimpostati.
Ne deriva quindi sia una velocizzazione delle tempistiche di lavoro sia una razionalizzazione della quantità di prodotti fitosanitari impiegati, un vantaggio quest’ultimo che all’atto pratico si traduce in un contenimento dei costi produttivi e dell’impatto ambientale delle applicazioni eseguite.
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Titolo: Kubota “M5002 Narrow”, gli specializzati evoluti e rinnovati nella meccanica