“Karl” di Kuhn, droni da otto tonnellate

Forti le radici nel passato, ma con lo sguardo sempre più al futuro. Ad Hannover il focus del Marchio francese si è in effetti incentrato soprattutto sul fronte dei droni a guida autonoma, macchine che si sono concretizzate nella presentazione di “Karl Hr 2520”, un drone annunciato nell’estate scorsa ma senza rivelare dettagli tecnici o immagini. Ad Agritechnica la Casa non è stata molto più generosa in termini di dati tecnici, ma il drone era esposto in bella vista rivelandosi una  motrice cingolata a guida autonoma da otto tonnellate di massa avulsa da cabina.

“Karl” di Kuhn

“Karl” di Kuhn, porta attrezzi multiuso

“Karl” è quindi un porta attrezzi multifunzionale che apre la strada a una molteplicità di possibili applicazioni che, al momento, si incentrano sulle lavorazioni del terreno come ben dimostravano le presenze di un frangizolle montato anteriormente e di un erpice rotativo serie “Hr”, montato posteriormente. In futuro nulla vieta però di abbinare a “Karl” uno spandiconcime o una seminatrice alimentando entrambe le attrezzature tramite tramogge frontali, tutte evoluzioni che Kuhn sta in effetti già valutando unitamente a ulteriori sviluppi futuri visto che la macchina è a tutti gli effetti un trattore da campo aperto, il primo trattore di progettazione e costruzione originale Kuhn.

Attività autonome di gruppo

Da segnalare, fra le peculiarità della nuova proposta, anche quella di poter dialogare con altre unità in campo operando in sciame, approccio a una gestione di flotta che oggi può essere proposto solo per le lavorazioni, ma domani potrebbe divenire “all inclusive”, estendendosi a una serie di operazioni diverse da espletare contemporaneamente in campo, dalla preparazione del letto di semina, alla fertilizzazione, fino alla semina stessa. In tale ottica già ora c’è anche la possibilità di controllare “Karl” da bordo campo se necessario come per esempio accade quando si deve far salire o scendere dal bilico di trasporto.

Il drone va in effetti trasportato su strada tramite un pianale, dopodiché il conduttore lo può schierare nell’appezzamento prescelto tramite una consolle portatile per poi delegarne il controllo ai sistemi gps di bordo piuttosto che ai tecnici operanti da remoto. A muovere il mezzo provvede un motore diesel a quattro cilindri di produzione Volvo Penta emissionato stage 5 ed è capace di erogare fino a 165 cavalli di potenza. Tale prestazione non aziona però i gruppi meccanici ma un generatore elettrico che a sua volta muove mediante motori dedicati i cingoli, l’idraulica preposta alla gestione dei sollevatori e gli attrezzi portati o trainati.

È l’attrezzatura a comandare

Questi ultimi che dialogano con “Karl” definendone le velocità operative in funzione delle condizioni del terreno. Niente prese di forza meccaniche e niente idraulica da lavoro dunque, a conferma di come tali tecnologie potranno in futuro essere sostituite dall’elettricità. 

Gamme in continua evoluzione

Zootecnia, lavorazioni del terreno, semina e manutenzione del verde sono da tempo parti integranti dell’offerta di Kuhn, al pari delle pratiche di fertilizzazione e difesa delle colture. Core business, però, la fienagione, settore che si rafforza a Saverne tramite ampliamenti delle gamme che coprono falciatrici, rotopresse, voltafieno e giroandanatori. Fra le prime, i Rossi francesi hanno ampliato la propria offerta di falciacondizionatrici tramite il nuovo modello portato posteriore “Fc 3515 R”, accessoriato con condizionatore a rulli. L’attrezzatura beneficia del ripiegamento verticale, utile al trasporto su strada, e presenta un fronte di lavoro di tre metri e mezzo. Fra le rotopresse spicca invece la serie “Vb 3200” a camera variabile, forte di quattro modelli che offrono un elevato grado di personalizzazione quanto a configurazioni.

Diversi anche i target tecnico-commerciali, dal momento che alle grandi aziende e ai contoterzisti guardano i modelli “Vb 3260” e “Vb 3290”, versatili, prestazionali e capaci di offrire la massima redditività nelle operazioni su vasta scala, mentre alle aziende agricole medio piccole più si confanno i modelli “Vb 3255” e “Vb 3285”, sviluppati all’insegna della robustezza e dell’affidabilità. Proseguendo con le novità della Casa transalpina, la gamma dei girospargivoltafieno si amplia grazie alle nuove serie “Ga 8131 Cl” e “Gf 13003”, di tipo portato, che mettono a disposizione 12 rotori della serie “Optitedd” per un fronte operativo fino a 13 metri. A questi fanno eco i giroandanatori a quattro rotori delle serie “Ga 13231” e “Ga 15231”, con posa centrale dell’andana e larghezze operative comprese fra otto metri e 40 centimetri e 14 metri e 70. Innovazioni anche nel settore della zootecnia professionale, grazie ai trinciamiscelatori “Spw Power” nei modelli da 18, 19, 21 e 22 metri cubi. Infine, a Saverne si consolida anche l’attenzione verso le soluzioni digitali grazie a “Cci Connect Lite”, soluzione di Kuhn utilizzabile tramite i terminali “Cci 800” o “Cci 1200”. Grazie alla funzionalità “Cci Remote View”, per esempio, è possibile visualizzare su computer o smartphone tutte le funzioni della macchina. Il tutto, orbitando sulla piattaforma dedicata “MyKuhn”, ideale per assistere o addestrare gli operatori all’uso di una macchina o alla regolazione di un parametro da remoto. 

Titolo: “Karl” di Kuhn, droni da otto tonnellate

Autore: Redazione

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