Maggior efficienza produttiva con minori consumi di carburante è quanto propongono le nuove trincia semoventi “9600” e “9500” di John Deere, modelli entry level facenti capo alla serie “9000” equipaggiati con motorizzazioni “Jd 18X” che ottemperano alle normative stage V senza il ricorso ad additivi per l’abbattimento delle emissioni.
John Deere amplia la propria gamma di trincia semoventi. La Casa del Cervo ha lanciato due nuovi modelli destinati ad allargare verso il basso la serie top di gamma “9000”. Con l’obiettivo di presidiare in maniera più marcata una nicchia commerciale che in Italia richiede mezzi personalizzabili in funzione delle singole esigenze operative.
Proprio in tale ottica le due nuove trincia “9600” e “9500” si propongono quali semoventi di alte prestazioni entry level. Destinate sia alle aziende agricole strutturate che affiancano alle tradizionali attività anche produzioni bioenergetiche sia alle realtà operanti in conto terzi.
Connotazione quest’ultima indotta da potenze massime rispettivamente di 766 e 787 cavalli erogate da motorizzazioni di produzione originale John Deere. Omologate stage V senza ricorrere ad additivi per l’abbattimento delle emissioni e quindi senza l’ausilio di sistemi scr. Denominate “Jd18X”, si configurano quali unità a sei cilindri da ben 18 litri di cubatura che, stando alle dichiarazioni del Costruttore, assicurano alle macchine fino al dieci per cento in più di produttività. Con il dieci per cento in meno di consumi rispetto ad analoghe macchine di pari categoria.
Due i rompigranella
Alta efficienza operativa quindi. Dote indotta peraltro anche dalla presenza di canali di alimentazione da 850 millimetri di larghezza che alloggiano rotori di taglio “DuraDrum”, a valle dei quali possono operare i collaudati rulli rompigranella “Premium Kp”. Forti di un design a dente di sega standard, o “XStream Kp”, questi ultimi disponibili anche con uno speciale profilo “XCut” caratterizzato da una scanalatura a spirale sull’intera superficie del rullo. Nuovi, rispetto alle trincia serie “9000” già a listino, anche i tubi di lancio. Di lunghezza maggiorata di 20 centimetri e contorni ottimizzati orientati a migliorare l’efficienza del processo di scarico del trinciato.
Entrambi i modelli possono infine di beneficiare di tutti i sistemi di agricoltura di precisione sviluppati da John Deere, ivi compreso il sensore “Nir HarvestLab 3000” che consente di visualizzare e documentare in tempo reale la resa delle colture, l’umidità e il contenuto di altri costituenti, come proteine, amido e fibre, sia in valore totale sia in mappe specifiche per campo. Il sistema “HarvestLab 3000” permette inoltre la regolazione automatica della lunghezza di taglio e il dosaggio degli additivi in base al contenuto di sostanza secca. Mentre alla realizzazione della guida automatica e alla gestione della flotta sono invece preposti, rispettivamente, l’impianto “AutoTrac” e il portale web “John Deere Operations Center”.
John Deere serie 9000: stage V senza additivi