Larghi fra i 155 e i 180 centimetri e pesanti circa 40 quintali, i nuovi trattori John Deere serie “5ML” si propongono quali vettori specificatamente studiati per far fronte ad attività sviluppate in frutteti o vigneti larghi oltre che, più in generale, per operare là dove sono presenti colture a elevato valore aggiunto. Tale profilo di missione non è però l’unico. Le potenze massime con le quali si propongono le macchine spaziano infatti fra i 110 e i 135 cavalli circa, prestazioni che permettono di far fronte anche ad attività di manutenzione aziendali e ad attività leggere in campo aperto, in primis quelle a sfondo foraggero.
Non solo specializzati si potrebbe quindi affermare parafrasando un noto spot pubblicitario e, anzi, macchine di elevata polivalenza che grazie ai loro contenuti tecnologici possono far fronte alle attività più diverse. Concorrono a tale scopo i powertrain organizzati sulla base di unità propulsive serie “Power Tech 4045 Pws”, le trasmissioni “PowrQuad” o “PowR8” e le idrauliche capaci di erogare fino a 117 litri di olio al minuto gestiti da un sistema denominato “Pfc” a pressione e portata compensate con rilevamento del carico. Andando con ordine, accade che i motori siano dei quattro cilindri emissionati in stage V da quattro litri e mezzo di cilindrata realizzati sulla base di canne da 106 millimetri di alesaggio per 127 di corsa.
I cilindri respirano mediante quattro valvole per cilindro, sono sovralimentati da un compressore a geometria fissa e vedono le alimentazioni gestite da impianti common rail operanti a due mila bar di pressione. A tali caratteristiche si aggiungono poi quelle relative al sistema di emissionamento che apre con un egr refrigerato sull’aspirazione e chiude con un post trattamento scr che opera in abbinamento a filtri doc e dpf. Di fatto unità dai contenuti attuali che trovano nell’affidabilità e nell’elasticità di lavoro i loro migliori plus funzionali, con il secondo confermato da una riserva di coppia che tocca il 30 per cento. A tali propulsori si possono poi affiancare trasmissioni a 16+16 o 32+16 rapporti con la seconda, opzionale, che oltre a realizzare un superiore numero di rapporti e a permettere di marcia su strada a 40 chilometri/ora vanta anche la presenza di un automatismo che durante il cambio gamma seleziona automaticamente la marcia powershift corrispondente.
Tale funzionalità, abbinata alla possibilità di cambiare gamma, marcia e direzione di avanzamento senza dover usare il pedale della frizione fa sì che il trattore contribuisca a enfatizzare il comfort di lavoro proposto dalle cabine, vani cui è dedicato un apposito box pubblicato in queste stesse pagine per dar spazio in questa sede alla descrizione dell’impianto idraulico, studiato in funzione della ppossibilità di dover azionare anche attrezzature importanti.
Da qui la portata di 117 litri/minuto che oltre ad alimentare fino a otto distributori, quattro posteriori, tre ventrali e uno anteriore, possono essere affiancati in optional da un circuito oleodinamico aggiuntivo denominato “Power Beyond” alimentato da una pompa a portata variabile capace di fornire potenza oleodinamica supplementare al circuito ordinario. In pratica si tratta di un sistema load sensing che dosa la potenza oleodinamica in funzione dei carichi variabili cui è sottoposto il trattore in lavoro. Na derivano una maggiore efficienza di lavoro e congrui in risparmi di carburante, tempo, denaro ed usura dei componenti. L’impianto base ovviamente alimenta anche il sollevatore posteriore da 49 quintali circa di portata a e anche in sollevatore anteriore opzionale da 29 quintali integrante una presa di forza operante a duemila giri/motore che va ad affiancare la presa di forza posteriore proposta di serie e operante a 540, 750 e mille giri/minuti. Entrambi i gruppi sono azionabili per via elettroidraulica esattamente come l’innesto della doppia trazione e il blocco del differenziale posteriore.
John Deere “5ML”: visibilità a 360 gradi
Le cabine che armano i trattori John Deere serie “5ML” sono strutturate in modo da garantire la massima visibilità su ogni lato della macchina. A conferma il telaio a quattro montanti che dà luogo anche alla presenza di portiere integrali atte a facilitare accesso e discesa dal trattore. Prevedendo inoltre un uso della macchina anche in ambienti poco illuminati o nelle ore notturne la Casa ha curato molto l’illuminazione arrivando a inserire proiettori da lavoro che possono funzionare in contemporanea o in maniera differenziata, per esempio illuminando solo il lato destro piuttosto che solo il sinistro così da non abbagliare eventuali operatori presenti nelle vicinanze del mezzo.
Sempre in previsione di utilizzi prolungati sono state inoltre curate da vicino l’insonorizzazione, 77 decibel la rumorosità media, e la facilità di gestione del mezzo e delle attrezzature. Guardano in particolare in tale direzione la presenza di un joystick elettronico preposto al controllo degli attrezzi e l’ampio display integrato nel cruscotto che funge da interfaccia uomo-macchina.
Da segnalare anche la possibilità di disporre di un vano abitativo omologato in classe 4 nel caso il trattore sia usato spesso per attuare trattamenti fitosanitari e la presenza di parafanghi metallici per assicurar loro la necessaria robustezza quando si lavora in ambienti aggressivi nei confronti della carrozzeria. Lo stesso vale per il serbatoio del carburante e le scatole di protezione delle luci di posizione posteriore, tutti particolari che al tatto lasciano percepire la robustezza globale delle nuove macchine.
John Deere “5ML”: traiettorie non problem
Per facilitare il lavoro, tutti i trattori serie “5ML” possono integrare tutti i pacchetti tecnologici John Deere preposti a realizzare la cosiddetta agricoltura di precisione. Già di serie offrono il sistema di guida lineare “AutoTrac” che graficamente opera inserito nel cruscotto eliminando quindi la necessità di ulteriori display e consentendo anche di evitare costi aggiuntivi. In optional è però disponibile anche il display “Gen 4” che permette di documentare ogni fase di lavoro del trattore trasferendo poi i dati al “John Deere Operations Center” disponibile gratuitamente.
Da tale “postazione virtuale” tutte le operazioni possono essere monitorate, pianificate e analizzate, consentendo di prendere decisioni agronomiche rapide e consapevoli. Nel caso poi il trattore sia usato da un’azienda contoterzistica e quindi lavori nell’ambito di coltivazioni sempre diverse entra in gioco il sistema “1-Click-Go-AutoSetup” che permette di configurare le diverse attività richiamandole poi quando è necessario.
Di fatto accade he con un “click” si possa cambiare il settaggio dei gruppi di lavoro adattandoli in pochi secondi all’attività che si deve intraprendere garantendosi anche la documentazione finale del lavoro. Tramite il “John Deere Operations Center” i trattori possono sfruttare anche le applicazioni software di aziende partner mentre il sistema “John Deere Connected Support” permette, previo consenso esplicito dell’operatore, di ottimizzare l’efficienza del cantiere di lavoro mediante un esame a distanza effettuato in tempo reale dei dati macchina. Se viene rilevata un’irregolarità, il concessionario John Deere viene automaticamente e immediatamente informato per permetterne un eventuale intervento teso a evitare l’insorgere di avarie che darebbero luogo a dispendiosi fermi macchina.
Titolo: John Deere serie “5ML”, nuovi specializzati polivalenti
Autore: Redazione