Irroratrici “Leeb Cs” di Horsch: alte prestazioni, forme compatte

Le irroratrici portate attualmente sul mercato si propongono con cisterne i cui volumi spaziano fra i 200 e i mille e 200 litri, con qualche eccezione che arriva sino ai mille e 800. Le pompe che le allestiscono operano su volumi al minuto di poco superiori ai 200 litri, mentre le barre di irrorazione spaziano per lo più fra gli otto e i 18 metri. Cisterne, pompe e barre sono di fatto allineate e conformi alle performance attese in campo da tali soluzioni, peraltro di ampia diffusione essendo economiche nei prezzi e tecnicamente adatte a sostenere le attività delle aziende dagli appezzamenti ridotti.

Irroratrici Horsch, fino a ottomila litri di capacità

Volendo invece salire nelle performance e nelle autonomie operative, si deve quindi guardare al segmento delle irroratrici trainate, pensate però per operare in appezzamenti medio-grandi grazie a cisterne tendenzialmente comprese a livello di capacità fra i duemila e gli ottomila litri.

Le pompe in questo caso erogano fra i 200 e i 700 litri di acqua al minuto, distribuiti tramite barre che arrivano oltre i 40 metri di larghezza. Va da sé che tali ammiraglie dell’irrorazione, importanti anche quanto a ingombri, necessitano di molte ore/anno di lavoro per essere ammortizzate in termini di investimenti come pure di appezzamenti che di ettari ne contino a decine. Un possibile compromesso fra maneggevolezza, performance e investimenti lo ha però recentemente esplorato la tedesca Horsch, azienda che affida l’importazione delle sue macchine a Krone Italia.

Irroratrici Horsch: Alte prestazioni, forme compatte

Ha infatti lanciato una nuova serie di irroratrici a marchio Leeb per potenziare il ramo d’azienda vocato alla difesa delle colture e lo ha fatto con le portate tipiche delle irroratrici portate, ma con volumi che guardano ai modelli trainati dando così luogo a una serie di macchine innovative siglate “Cs”. Connotazione strategica delle irroratrici gli sviluppi in verticale dalle cisterne, volumi che oltre a proporsi con capacità superiori risultano anche posizionati molto vicino al trattore a favore della stabilità e della compattezza del cantiere. Soprattutto quando opera a pieno carico.

Quest’ultimo varia in funzione del modello, spaziando da un minimo di mille e 650 litri, la versione “1.4 Cs”, per salire poi a mille e 950 e a duemila e 250 nei restanti due modelli della serie, “1.8 Cs” e “2.2 Cs”, volumi cui si possono aggiungere i 400 litri caricabili nel serbatoio per l’acqua pulita e i 15 offerti da quello per il lavaggio delle mani.

Irroratrici Horsch, barre lunghe fino a 30 metri

Da irroratrici trainate anche le barre. Si offrono in larghezze operative comprese fra i 15 e i 30 metri e sono strutturate sulla base di sezioni ripiegabili grazie a segmenti presenti da un minimo di sei a un massimo di 42, conformazione che realizza ingombri in fase di trasporto di soli 248 centimetri, abbondantemente al di sotto dei limiti previsti dal codice della strada. Degno di nota anche il circuito idraulico, alimentato da pompe rotative dalla capacità di 400 litri al minuto per pressioni d’esercizio sino a otto bar, valori quindi intermedi fra i competitor portati e quelli trainati.



Ciò garantisce un margine molto elevato di performance, considerando che 400 litri è all’incirca il volume necessario per diserbare o trattare un ettaro di terreno. Di fatto, grazie alle proprie caratteristiche costruttive, la pompa lavora sempre in modo conservativo, senza mai essere forzata verso i propri limiti superiori. Tale elasticità consente anche di erogare la miscela fitosanitaria in un ventaglio alquanto ampio di velocità di avanzamento, partendo da un minimo di quattro chilometri orari fino a un massimo di venti.

Velocità modulate dal trattamento

La velocità minima è consigliabile quando si debbano applicare fungicidi o insetticidi su colture basse, come per esempio il pomodoro da industria, in presenza di una massa fogliare giunta al massimo del proprio sviluppo. In tal caso, infatti, la densità della parte epigea rende necessari avanzamenti più lenti, al fine di raggiungere ogni porzione delle piante in modo uniforme. La massima velocità, invece, può essere adottata in assenza di colture e malerbe, come avviene nei diserbi di pre-emergenza di grano, mais, soia, riso e oleaginose.

Anche la regolazione dell’altezza delle barre gioca un ruolo fondamentale nella corretta applicazione dei prodotti, poiché essa influisce sull’ampiezza di copertura e sulla sovrapposizione degli ugelli. In tal senso le “Leeb Cs” possono regolare l’altezza da terra da un minimo di trenta centimetri a un massimo di due metri. Tali misure dipendono dall’altezza del punto di attacco al trattore e dalla corsa del braccio di sollevamento e regolazione, pari questa a un metro e 70 centimetri.

Peraltro, adottare la corretta altezza di irrorazione permette non solo di ottimizzare l’efficacia del trattamento, bensì anche di ridurre la deriva pur operando a velocità orarie elevate. Infine, quanto a maneggevolezza e facilità di gestione, le “Leeb Cs” sono controllate da sistemi idraulici dialoganti con il terminale in cabina tramite protocolli isobus. Soluzioni, queste, mediate dalle sorelle superiori, di tipo portato, ovvero le irroratrici delle serie “Ax”, “Lt”, “Gs” e Td”.

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Titolo: Irroratrici “Leeb Cs” di Horsch: alte prestazioni, forme compatte

Autore: Redazione

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