Primi segnali di criticità per il biologico italiano. Secondo i dati del monitoraggio Ismea le produzioni bio nel Belpaese hanno proseguito anche nell’ultimo biennio la loro crescita in termini di superfici investite e a livello di numero di operatori coinvolti, a fronte però di un’inversione di tendenza per quanto riguarda i consumi, virati in negativo su base annua per la prima volta da quando il mercato del biologico è monitorato.
Biologico, valore degli acquisti calato nel 2021
Se la superficie dedicata alle colture bio è arrivata oggi a superare i due milioni e 200 mila ettari, il valore degli acquisti di prodotti biologici è calato nel 2021 del quattro e sei per cento rispetto all’anno precedente, una contrazione confermata anche dai dati dei primi sei mesi del 2022 che hanno segnato un ulteriore ribasso del due per cento su base annua. Ciò a fronte di spese per l’agroalimentare tradizionale aumentate nello stesso periodo dell’uno e otto per cento rispetto al 2021. Il dubbio che i consumatori inizino a stancarsi di essere spennati da produzioni biologiche vere o presunte è più che lecito.