Tre macchine di medie potenze,110, 119 e 126 cavalli nominali, che per affidabilità, versatilità e facilità di guida risultano perfettamente allineate con le tradizioni Landini pur giovandosi di tutte le più attuale tecnologie di gestione del settore
Lanciati nel febbraio scorso, i trattori Serie 6H di Landini hanno subito riscosso un buon successo commerciale, complice la possibilità di inquadrarli sia quali aziendali di alte prestazioni sia quali campo aperto di media potenza. Nel primo caso si esaltano le forme compatte e l’agilità di manovra indotte dagli assali sterzanti fino a 55 gradi, doti che abbinate alla possibilità di installare un eventuale caricatore frontale fornito di fabbrica dal Marchio, quindi garantito sotto tutti i punti di vista, rendono i “6H” perfetti per far fronte a tutte le manutenzioni e le movimentazioni aziendali senza ledere la possibilità di trainare su strada a 40 all’ora i rimorchi più pesanti. Se invece li si indirizza al campo aperto accade che la possibilità di installare posteriormente pneumatici da 38 pollici di diametro ne esalti le doti di trazione garantendo anche capacità di carico superiori agli standard di classe. Massima versatilità d’uso quindi, peculiarità che si affianca a una grande facilità di guida, ma che non lede la possibilità di disporre di tutte le più moderne soluzioni tecniche oggi disponibili nel settore. A tale obiettivo, cioè ad abbinare due situazioni apparentemente inconciliabili come spesso risultano essere l’intuitività di gestione e le tecnologie elettroniche concorre soprattutto la possibilità di personalizzare il trattore trasformandolo da macchina prevalentemente controllata per via manuale e meccanica a mezzo semi-robotizzato. Principale artefice di questa doppia personalità la trasmissione, disponibile sui modelli di base quale gruppo meccanico manuale da 12+12 rapporti – tre gamme e quattro marce – fruibili in retro mediante un inversore elettroidraulico. L’operatore in questo caso deve smanettare un po’ per passare di marcia o di gamma, ma non deve lavorare di gamba per azionare la frizione grazie alla funzionalità “De Clutch” che apre e chiude il gruppo a pulsante. Lo stesso comando diventa poi quello principale se l’operatore vuol disporre di trasmissioni più avanzate guardando a una delle altre cinque opzioni proposte da Landini sui “6H”, un crescendo di tecnologie al vertice del quale si colloca un gruppo idraulico da 48 rapporti in avanzamento e 16 in retro con questi ultimi innestabili mediante un inversore elettroidraulico operante sotto carico e modulabile nella reattività tramite un apposito comando. Così configurata la trasmissione assicura sempre la presenza della marcia più adeguata al fine dell’ottimizzazione del rapporto fra produttività oraria e consumi, integrandosi perfettamente con la presenza di altri comandi elettroidraulici, dall’innesto della doppia trazione al blocco dei differenziali all’inserimento delle prese di forza, che rendono il trattore quanto mai confortevole. Tale connotazione viene ulteriormente sottolineata dalla cabina, ampia, a quattro montanti, climatizzata e ad alta visibilità, all’interno della quale domina una poltrona di guida regolabile il cui bracciolo destro integra tutti i comandi primari della macchina. Volendo si può disporre di sedile sospeso pneumaticamente e sospesi per via meccanica possono essere anche la cabina stessa nella sua parte posteriore e per via idraulica l’assale anteriore, opzione quest’ultima che oltre a giocare a favore del comfort quando si traina su strada enfatizza anche l’aderenza degli pneumatici al terreno supportando la trattività del mezzo. Da segnalare l’idraulica, a centro aperto ma sdoppiata per asservire in maniera dedicata e separata gli organi di lavoro e quelli di servizio. I primi si giovano di una portata massima di 66 litri di olio fruibili mediante distributori idraulici meccanici, due uscite di serie e quattro opzionali. Lo stesso flusso alimenta inoltre il sollevatore posteriore e, se presente, quello anteriore col primo che può essere controllato per via elettronica, può disporre di controllo idraulico del terzo punto e se dotato di cilindri supplementari può muovere anche carichi dell’ordine dei 60 quintali. I gruppi di servizio sono invece alimentati da un impianto erogante 30 litri di olio al minuto che evita indurimenti sullo sterzo quando il trattore deve azionare attrezzature propulse per via idraulica. A sé stante anche l’impianto idraulico che asserve i freni, di tipo integrale, quindi presenti anche sull’avantreno, con azione integrata dall’inserimento automatico della doppia trazione. In optional gli impianti freno idraulici o pneumatici per i rimorchi.