Ibisco Vit by Gowan: vite avvisata, infezione bloccata

Ibisco Vit di Gowan contrasta l’oidio della vite stimolando le difese endogene delle piante. È a base di chito-oligosaccaridi e oligogalaturonidi, sostanze naturali presenti in funghi e piante

ibisco Vit Gowan
ibisco Vit Gowan

Oltre a peronospora e botrite, la vite può subire attacchi severi anche da parte dell’oidio. Capace di attaccare sia le foglie, sia i grappoli, è proprio su questi ultimi che il Mal bianco apporta i danni più gravi, generando negli acini aromi sgradevoli e, nei casi più gravi, provocando profonde spaccature nelle quali possono penetrare altri microrganismi dannosi. La pressione di questo patogeno può variare in funzione dell’area geografica e delle modalità di allevamento della vite, ma la finestra temporale in cui l’oidio trova le condizioni favorevoli è sempre alquanto prolungata.

ibisco Vit Gowan
La chitina è componente fondamentale in tutti i funghi, eduli o patogeni, e i suoi derivati avvisano le piante che è in corso un attacco fungino

Il suo controllo richiede quindi programmi articolati e razionali, ricorrendo a soluzioni dai meccanismi d’azione il più possibile diversi fra loro. Oltre agli antioidici di sintesi e allo zolfo, elemento che sta all’oidio come il rame alla peronospora, sono in tal senso disponibili anche soluzioni di derivazione naturale che permettono di contrastare la malattia innescando nelle piante le fisiologiche reazioni endogene di difesa.

Queste sostanze, note come elicitori, agiscono preventivamente mimando l’attacco del patogeno. A seguito di un attacco fungino, infatti, si generano sostanze note come chitosaccaridi e galaturonidi. I primi originano dalla degradazione del chitosano presente nella parete cellullare del patogeno stesso, i secondi sono invece prodotti dalla degradazione delle pectine presenti nelle pareti cellulari vegetali. Una degradazione dovuta proprio all’attacco delle ife fungine. Entrambe queste sostanze vengono rilevate dalla pianta come segnali d’allarme, sia esogeni, i chitosaccaridi, sia endogeni, i galaturonidi.

Ciò stimola i naturali meccanismi di auto-difesa della coltura. Unico problema, una volta che l’attacco è partito, le difese endogene giungono in ritardo, potendo quindi limitare parzialmente la proliferazione del patogeno senza però arrestarla del tutto. Altro conto, invece, se le difese endogene risultano già attive ancor prima che l’oidio attacchi la pianta. In tal caso, questa è già pronta a fronteggiarlo, risultando le sue difese molto più efficaci.

Ibisco Vit di Gowan, una difesa per la vite

A tal fine Gowan ha lanciato “Ibisco Vit”, formulazione liquida a base di chito-oligosaccaridi e oligogalaturonidi, in acronimo Cos-Oga. Autorizzato su vite da vino e da tavola alla dose di tre litri per ettaro e per un numero massimo di otto applicazioni annue, “Ibisco Vit” mantiene alte nel tempo le naturali difese della coltura, ostacolando significativamente le aggressioni dell’oidio. Ciò permette di raggiungere molteplici obiettivi. Il primo è ovviamente quello di proteggere i grappoli dalle aggressioni del patogeno. A questo si aggiunge il vantaggio di contrastare i fenomeni di resistenza nei confronti delle sostanze di sintesi. Il terzo obiettivo guarda invece al miglioramento del profilo residuale dei grappoli, aspetto sempre più sensibile a livello di filiera.

In tal senso “Ibisco Vit” non presenta alcun intervallo di sicurezza da rispettare. Infine, va registrato un quarto vantaggio che però non riguarda la fitoiatria, bensì la qualità stessa delle uve. Alcune esperienze di campo hanno infatti evidenziato un positivo effetto fitostimolante a favore dei processi biochimici vegetali che conferiscono alla coltura una maggiore resistenza agli stress abiotici. Ciò permette alle piante di esprimere al meglio le proprie potenzialità, a partire dall’aumento del grado zuccherino.

Titolo: Ibisco Vit by Gowan: vite avvisata, infezione bloccata

Autore: Redazione

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