L’Italia è nota per essere uno dei più importanti Paesi in cui si costruiscono i trattori agricoli. Vede attivo più del 50 per cento dei brand di settore, percentuale che cresce ulteriormente se ai trattori agricoli si affiancano anche i telescopici omologati come tali. Le macchine realizzate nel Belpaese sono inoltre note per l’affidabilità delle meccaniche e la qualità costruttiva globale, doti che concorrono a far sì che un buon 70 per cento circa delle produzioni sia venduto all’estero, con l’Europa che assorbirebbe un buon 56 per cento dell’export e le America un 19 per cento circa.
Non è un paese da over 200 cavalli
Rapportando tali dati con quelli dell’immatricolato Italia, e accettando l’idea che questi corrisponda alle vendite, si può ipotizzare che ogni anno nel Paese vengano costruiti più di 60 mila trattori, volume cui fanno però capo solo mezzi di potenze abbondantemente inferiori ai 200 cavalli in quanto anche i più conclamati i brand nostrani costruiscono le loro macchine di classe alta all’estero. Unica eccezione in tal senso quella rappresentata dai trattori a marchio McCormick, statunitensi a livello di brand, ma di fatto realizzati in Emilia dal gruppo Argo Tractors, lo stesso che produce anche i trattori Landini.
Ne deriva che i modelli McCormick di alta gamma, “X7.6” e “X8”, oltre a essere le macchine di punta del Gruppo Argo Tractors sono anche i trattori più potenti costruiti in Italia. Risultano in particolare tali i due modelli “X8.627 Vt-Drive” e “X8.631 Vt-Drive” due mezzi accreditati di 273 e 313 cavalli erogati da motori Fpt industrial serie “Nef 67”, le stesse unità che nella nautica da diporto arrivano a proporre fino a 570 cavalli erogati al regime di tre mila giri. Ciò significa che i motori installati sugli “X8.631” operano al 55 per cento delle loro possibilità a livello di erogazione e al 60 per cento in termini di regimi, dati che riconfermano a livello numerico quelle doti di affidabilità meccanica che il mercato ha sempre riconosciuto ai trattori di Fabbrico.
Coppie massime a mille e 400 giri
I motori sono ovviamente emissionati in stage V mediante il sistema Fpt Industrial “Hi-eScr2” che opera senza egr sull’aspirazione, funzione che è invece asservita da un turbocompressore a geometria variabile cui molto si lega una curva di potenza piatta e lineare che a soli mille giri propone quasi 900 newtonmetro, un buon 70 per cento circa della coppia massima disponibile, mille e 282 newtonmetro a mille e 400 giri/minuto. Nessun dubbio in definitiva circa le potenzialità operative degli “X8 Vt-Drive” quando devono affrontare lavorazioni del terreno pesanti e continuative, attività avanzate peraltro con consumi ai minimi del settore grazie all’abbinamento del motore con una trasmissione continua a quattro stadi pilotata per via elettronica. Il gruppo, di derivazione Zf ma settato ad hoc dai tecnici emiliani, ottimizza in tempo reale il rapporto fra prestazioni attese a consumi sulla base di quattro diverse modalità operative, denominate “Auto Mode”, “Manual Mode”, Pto Mode” e “Cruise Mode”. Come lasciano intendere le denominazioni, le logiche di controllo della trasmissione adeguano le risposte funzionali del powertrain alle attività in essere, sollevando di conseguenza l’operatore dalla necessità di intervenire con continue correzioni tese a ottimizzare velocità e carichi.
A ciò provvede in automatico l’elettronica di bordo, la stessa che a livello motoristico integra anche le funzioni “Best in Class”, che alza da 500 a mille ore di lavoro le scadenze dei tagliandi, e “Engine Brake”, che amplifica l’azione frenante del motore quando il trattore procede in rilascio su strade o terreni in discesa. Grazie a tali contenuti e a quelli digitali messi a punto da Argo Tractors – la guida assistita “Precision Steering Management”, il software di gestione aziendale “McCormick Fleet Management” e il sistema di connessione da remoto “Mc Cormick Fleet Management” – i trattori di classe alta di Fabbrico risultano in grado di operare nella massima autonomia, complice anche le predisposizioni per dialogare in maniera diretta via isobus con le attrezzature portate anteriormente e portate o trainate posteriormente.
A reggere le prime e ad azionarle mediante una specifica presa di forza provvede un sollevatore fornito di serie e capace di 50 quintali, mentre a gestire le seconde provvede un attacco a tre punte capace di 120 quintali. Entrambi i gruppi sono pilotabili per via elettronica e ad entrambi si abbinano a prese di forza a innesto elettroidraulico modulato che cedeno il posto a impianti idraulici capaci di erogare fino a 212 litri di olio al minuto interamente fruibili per il lavoro nel caso si debbano alimentare attrezzature azionate per via idraulica.
Performance e affidabilità massime
Pesanti 11 tonnellate e in grado di muoversi su strada anche a 50 chilometri/ora, gli “X8 Vt-Drive” sono in definitiva trattori che possono soddisfare appieno le aspettative delle grandi aziende agricole e dei contoterzisti in termini prestazionali, contenutistici e affidabilistici, ma non sono gli unici trattori di alta gamma proposti da McCormick. A loro si affiancano anche le versioni passo lungo dei trattori serie “X7.6 Vt-Drive”, tre modelli siglati “X7.621 Vt-Drive”, “X7.627 Vt-Drive” e “X7.631 Vt-Drive” che a livello di powertrain e di contenuti digitali risultano del tutto simili agli “X8 Vt-Drive” nonostante le potenze, le dimensioni e le masse siano ridotte. I tre sono in effetti accreditati di 210, 225 e 240 cavalli quando entra in funzione il sistema “Epm”, “Engine Power Management” che interviene sull’alimentazione per alzare le erogazioni quando la macchina è impegnata con l’idraulica e la presa di forza o deve far fronte a sforzi di trazione elevati.
Come gli “X8 Vt-Drive” vedono motori e trasmissioni affiancati da un telaio di ghisa che assorbe tutte le sollecitazioni normalmente sopportate dal carro isolando proteggendo contemporaneamente da queste ultime il motore. Gli “X7.6 Vt-Drive” possono inoltre rivaleggiare con i cugini di classe superiore in termini di idrauliche se equipaggiati con gli impianti di portata maggiorata previsti in optional, né risultano inferiori a livello di sistemi digitali e informatici potendo supportare tutte le più avanzate soluzioni sviluppate da Argo Tractors. In optional, analogamente agli “X8 Vt-Drive”” anche gli assali anteriori sospesi, ma diversi gli impianti frenanti, con quelli dei primi caratterizzati da un’impostazione tradizionale – frenando si innesta automaticamente la doppia trazione – mentre i secondi dispongono di sistemi frenanti a dischi in bagno d’olio su ogni asse.
Trattori McCormick gamma alta: cabine da urlo
Tutti i trattori di alta gamma a marchio McCormick sono oggi equipaggiati con le cabine serie “Clever Cab” disegnate dal Centro Stile Argo Tractors e costruite nello stabilimento preposto alla realizzazione di tutte le cabine installate sui trattori McCormick e Landini. I vani vantano volumetrie interne nell’ordine dei due metri cubi e mezzo, altezze del cielo superiori di otto centimetri agli standard di categoria e strutture a quattro montanti che agevolano l’accesso minimizzando gli angoli morti lungo l’arco dell’orizzonte permettendo una visuale diretta e immediata in ogni direzione. Di serie le botole trasparenti a tetto, tergicristallo operanti su un arco di 210 gradi, lunotti apribili a 75 gradi e gli attacchi per eventuali retrocamere collegate al display “Dsm”, “Data Screen Manager”, installato di serie. “Dsm” é un’interfaccia uomo-macchina in grado di far dialogare il trattore via isobus con le attrezzature in uso, di interfacciarsi con l’eventuale terminale TopCon preposto a fungere da sistema di guida assista e di sostenere tutte le soluzioni digitali McCormick, ivi compresa l’applicazione “McCormick Farm”che consente la gestione smart dell’intera azienda agricola.
Climatizzate mediante un sistema automatico programmabile e chiuse da speciali cristalli atermici di derivazione automotive messi a punto da Saint Gobain, con l’anteriore di tipo stratificato per assicurarne una robustezza superiore, i vani alloggiano gli operatori su poltrone sospese pneumaticamente risultando essi stessi sollevati e isolati dai carri mediante gruppi elettroidraulici operanti in automatico. Grazie a tale soluzione e alle insonorizzazioni previste dai tecnici Argo Tractors le cabine “Clever Cab” vantano livello di rumorosità interna limitati a soli 68 decibel risultando anche omologati in classe due contro le infiltrazioni di polveri e gas. Fra i contenuti di maggior rilievo anche i rivestimenti interni realizzati con le stesse plastiche in uso in campo auto, la possibilità di regolare elettricamente la posizione della consolle e la presenza di serie di un Joystick “EasyPilot” che permette di governare le principali funzioni di bordo con una sola mano. Gli specchietti retrovisori esterni sono inoltre telescopici, sbrinabili e controllabili elettricamente mentre per agevolare il lavoro notturno non mancano nutrite batterie di fari led che possono arrivare a mettere a disposizione fino a 20 gruppi ottici eroganti luce ad alto contrasto simile a quella naturale.
Anche i powershift
I trattori McCormick serie “X7.6” sono disponibili anche con trasmissioni powershift robotizzate. Sono realizzati sulla base di sei marce operanti in powershift abbinate a cinque gamme robotizzate, sistema che se abbinato alla presenza di un super-riduttore dà origine a 54 rapporti, 15 dei quali utilizzabili anche in retro grazie alla presenza di un inversore elettroidraulico operante sottocarico e modulabile nella reattività. La trasmissione su strada può operare in automatico, ma se si decide di usarla manualmente lo si può fare evitando di agire sul pedale della frizione. Il sistema di controllo elettronico mette inoltre a disposizione le funzioni “Speed Matching”, Smart Aps Auto Powershift” e “Stop&Action” che nel loro insieme molto assimilano l’uso del gruppo a quello di una trasmissione continua né manca la modalità “Eco” nel caso si voglia usare il trattore garantendosi i minimi consumi possibili.
Titolo: I trattori McCormick di gamma alta “X7.6” e “X8 Vt-Drive”
Autore: Redazione