Per fermare in condizioni di emergenza un rimorchio a tre assi da 20 tonnellate di massa lanciato a 40 chilometri/ora serve un potenza frenante di 830 cavalli, almeno cinque volte volte superiore a quella che invece serve per trainare su strada lo stesso rimorchio. Nel caso la massa al seguito fosse poi di 34 tonnellate la potenza frenante sale a mille e 360 cavalli, prestazione superiore a quelle di una attuale Formula 1. La decelerazione deve ovviamente essere garantita indipendentemente dal regime termico dei freni, gruppi che proprio per questo motivo sono progettati e collaudati facendoli lavorare anche a temperature di 500 gradi centigradi. Se costruire un motore è quindi complesso, costruire il suo opposto, cioè un freno, lo è ancora di più, complice anche il fatto che mentre un motore è composto mediamente da circa 200 componenti, nei freni questi ultimi sono solo una ventina.
L’efficienza dipende dal progetto
Le prestazioni di un buon freno sono dunque strettamente legate alla qualità della progettazione di base, a quella della sua costruzione e a quella dei materiali con cui è costruito ogni componente, in particolare quelli utilizzati per realizzare i materiali d’attrito. Non a caso i migliori e più competenti costruttori di freni molto investono in studi e collaborazioni universitarie per mettere a punto mescole d’attrito sempre più performanti, obiettivo tanto più importante da cogliersi quanto più crescono e si differenziano fra loro gli input normativi che disciplinano i vari ambiti di applicazione.
Ne sa qualche cosa in tal senso il gruppo Adr, noto a livello globale per i suoi assali e le sue sospensioni orientate alle macchine e alle attrezzature agricole, ma protagonista anche nei comparti del trasporto su strada e dell’industriale, tutti settori che vanno approcciati con gruppi dedicati e che quindi impongono elevati standard di specializzazione a livello progettuale. Soprattutto quando ci si cimenta nella messa a punto di gruppi che, come i freni, incidono in maniera diretta sulla sicurezza di marcia propria e altrui di mezzi pesanti le cui velocità massime spaziano da un minimo di 40 a oltre 80 chilometri/ora.
Sistemi frenanti e dedicati
Di fatto accade che ogni veicolo voglia il suo freno, aspetto che Adr ha trasformato in una opportunità rendendo disponibili in tutti gli ambiti applicativi dei suoi freni le migliorie e gli up grade via via messi a punto per soddisfare le esigenze specifiche di questo o quel settore.
Ultimo esempio in tal senso la nuova serie dei freni “Hp”, progettati riprendendo le migliori soluzioni costruttive maturate nell’ambito dei freni industriali al fine di mettere a punto dei prodotti caratterizzati da più elevate prestazioni, da una grande versatilità applicativa e da basse esigenze di manutenzione.
Ganasce a doppia costa
A differenza dei tradizionali freni a tamburo agricoli, che si propongono con ganasce a sbalzo fissate su una piastra saldata sull’assale, i nuovi freni “Hp” vantano in effetti ganasce a doppia costa, progettualmente derivati dai freni industriali ma che conservano la registrabilità delle posizioni delle masse frenanti rispetto al tamburo proprie dei freni agricoli, contenuto che permette di ottimizzare l’azione frenante dei gruppi in maniera semplice e diretta, senza dover operare smontaggi complessi o, peggio, vere e proprie operazioni di rettifica. Ne derivan
o, come accennato, una potenza frenante superiore abbinata a una altrettanto superiore stabilità della geometria sotto sforzo e a minori esigenze di manutenzione con conseguente minimizzazione dei relativi fermi macchina. Altro plus dei nuovi freni serie “Hp” la loro versatilità di impiego. I due modelli al momento in gamma, un “340×120” e un “406×120”, permettono nel loro insieme l’utilizzo di cerchi i cui diametri spaziano da un minimo di 17 pollici e mezzo a un massimo di 30 pollici e mezzo risultando di conseguenza adatti per equipaggiare la stragrande maggioranza dei rimorchi e delle attrezzature agricole più utilizzate in Europa.
Omologati fino a 60 all’ora
I freni sono inoltre omologati per velocità di 60 chilometri/ora e sono compatibili con tutti i sistemi di assistenza alla guida oggi sul mercato, a partire dagli abs, i cui sensori sono installabili agevolmente, per arrivare a quelli di direzione e velocità necessari per integrare sui rimorchi i più recenti sistemi di controllo.
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Titolo: I nuovi freni a tamburo a uso agricolo “Hp” di Adr Group
Autore: Redazione