Diserbi e trattamenti antiparassitari richiedono precisione ed efficienza, due caratteristiche che contraddistinguono gli irroratori serie “Leeb” di Horsch, proposti sia in versione trainata sia semovente.
Terminate le cure fitosanitarie dedicate ai cereali a paglia, ormai in fase di maturazione nel mese di Giugno, restano da amministrare molteplici programmi di difesa di altre colture cosiddette basse. Quali riso, patata e pomodoro da industria, come pure andranno protetti gli investimenti delle seconde semine, di norma effettuate a Giugno e Luglio.
Il riso, per esempio, va protetto dagli attacchi di Pyriculariagrisea, altrimenti nota come “Brusone”. Per quanto riguarda invece le patate, queste a Giugno si stanno ormai avviando alla fase di pre-raccolta, necessitando di due specifiche cure. La prima è quella contro peronospora e alternaria, due patogeni che se non controllati possono arrecare gravi danni. La seconda è invece una pratica necessaria per agevolare le macchine da raccolta. Applicando un erbicida disseccante che elimini la parte epigea delle piante, ovviamente senza danneggiare i tuberi.
Analogamente, il pomodoro patirà delle medesime avversità fungine sopra menzionate per la patata. Ma oltre a queste dovrà difendersi da specifici parassiti. Come per esempio Heliothis e Spodoptera, due lepidotteri le cui larve attaccano le bacche trasformandole in scarto. Come detto, però, anche le seconde semine andranno adeguatamente difese, in tal caso dalle malerbe. Mais e soia, colture tipiche da seminare dopo aver raccolto orzo e triticale a fine maggio, necessitano infatti di erbicidi idonei a eliminare la competizione della flora spontanea.
Uno contro tutti
A fronte di un tale ventaglio di avversità serve però un solo tipo di macchinari. Ovvero gli irroratori a barre, siano essi portati, trainati o semoventi. Questi ultimi da prediligere in caso le estensioni da trattare siano particolarmente vaste, condizione che spesso devono fronteggiare i contoterzisti professionali. Indipendentemente però dall’attrezzatura scelta, velocità e precisione restano prerogative indispensabili per assicurare la massima efficacia dei trattamenti fitosanitari e dei diserbi. Come pure per innalzare le produttività orarie.
Due trainati e due semoventi
Caratteristiche, queste, condensate negli irroratori serie “Leeb” di Horsch, marchio distribuito in Italia da Krone. La serie è strutturata su quattro tipologie di macchine differenti, ciascuna orientata a specifiche esigenze aziendali. L’attacco di gamma è rappresentato da due versioni trainate. Ovvero la “Ax” e la “Lt Light – Lt”, irroratori che guardano in special modo alle aziende di medio-piccole dimensioni, le più comuni in Italia. Ciò non ne limita però la produttività oraria anche se impiegate su ampie estensioni. Grazie a serbatoi che possono arrivare a tremila e 800 litri di capacità e a barre larghe fino a trenta metri. Vere ammiraglie dei campi si qualificano invece i modelli “LeebGs 6000”, trainato, e “LeebPt 270”, semovente.
Mezzi orientati alle grandi aziende
Quest’ultimo guarda sia alle grandi aziende sia al contoterzismo professionale chiamato a difendere le colture di più proprietari. Oltre ai benefici derivanti dall’adozione di un’attrezzatura semovente, appositamente cabinata e concepita per la massima manovrabilità in campo, le “LeebPt 270” offrono anche le alte potenzialità operative di barre che spaziano da un minimo di 25 metri a un massimo di 45. In funzione della loro estensione, le barre sono composte da cinque o sette differenti settori ripiegabili, in modo da garantirne un agevole trasporto su strada. A mitigare le oscillazioni in campo, che possono anche rivelarsi sensibili con barre di siffatte larghezze, è invece delegata una sospensione a parallelogramma che beneficia dell’azione di molle idrauliche che integrandosi funzionalmente fra loro danno origine al sistema “Boom Control”.
Così configurate, le irroratrici semoventi “LeebPt 270” assicurano doti di produttività e di precisione operativa che a velocità di lavoro di dieci chilometri all’ora si traducono in una superfice trattata teorica di 45 ettari, impiegando una barra da 45 metri e al netto dei tempi morti per le svolte e per la ricarica della cisterna. Quest’ultima varia peraltro nelle volumetrie in funzione del modello, con capacità comprese tra i sei mila e 300 e gli otto mila e 300 litri a cui fanno eco strutture, rispettivamente, di polietilene e di acciaio inossidabile.
Agili e produttive
Marciare a dieci chilometri orari e più, senza penalizzare la qualità dell’irrorazione e tutelando il comfort dell’operatore. Questa la sintesi delle irroratrici semoventi “LeebPt 270”, allestite con motorizzazioni emissionate stage V serie “N67” di Fpt Industrial. Sei i cilindri per una cubatura complessiva pari a sei litri e 700 centimetri cubi che mettono a disposizione tarature massime nell’ordine dei 310 cavalli. Tali prestazioni vengono trasferite al suolo mediante la trasmissione “PowerGear”, a variazione continua, che consente di raggiungere su strada i 50 chilometri all’ora, ove consentito dalle normative.
Particolarmente elevate anche le velocità sostenibili in campo, potendo l’operatore marciare sino a 25 chilometri/ora grazie alla trazione integrale operante su quattro ruote sterzanti, fra loro indipendenti e dal diametro di due metri e 18 centimetri, misura che permette l’adozione di pneumatici fino a 71 centimetri di larghezza. Anche la maneggevolezza è però variabile di massima importanza, specialmente quando si operi con macchine dalle dimensioni importanti. In tal senso, unitamente al particolare design del telaio tubulare centrale, il sistema sterzante integrale consente svolte dal raggio contenuto entro i tre metri. Infine, all’uniforme erogazione della miscela fitosanitaria concorre un impianto idraulico load sensing, a centro chiuso, strutturato sulla base di una pompa a pistoni assiali operante a 210 bar di pressione e in grado di erogare fino a 320 litri al minuto.
Horsch: irroratori serie Leeb
Autore: redazione