i sono persone che vivono costantemente in una situazione psicologica che le porta a considerarsi non all’altezza dei propri interlocutori. Sono a ette dal cosiddetto “complesso di inferiorità” una vera e propria patologia che nei casi più gravi può spingere a chiudersi in se stessi, il contrario di quanto acca- de per chi invece so re del “complesso di superiorità” diventando una persona invadente e sgradita.
In entrambi i casi il termine “complesso” ha quindi una valenza negativa, connotazione che invece non emerge quando si parla di nutrizione vegetale ambito in cui è facile trovare dei “complessi” dalle connotazioni particolarmente benefiche.
Gowan “Sprinfer New”, assorbimenti rapidi e completi
Rientrano in tale ambito i complessi della biodisponibilità, la capacità avanzata da alcuni prodotti di essere velocemente assorbiti e utilizzati dalle piante, capacità che può essere sfruttata per fare la differenza quando si devono somministrare alle colture dei microelementi come per esempio risulta essere il ferro. Tale elemento enfatizza e condizione importanti processi metabolici quali, per esempio, la fotosintesi e l’assorbimento dei nitrati e dei solfati e quindi una sua eventuale carenza impatta pesantemente sul- le rese delle colture agrarie.
Per questo motivo sono stati sviluppate soluzioni atte a correggere o a prevenirne tali carenze, prodotti disponibili sul mercato per lo più in forma chelata, abbinati cioè a sostanze anioniche come “Edta”, “acido etilen-diammino-tetraacetico”, ma da quest’anno è anche disponibile un nuovo prodotto a marchio Gowan avulso da sostanze chelanti. Il prodotto porta il nome di “Sprinfer New” ed è un fertilizzante liquido caratterizzato da un alto livello di biodisponibilità del ferro in esso contenuto e quindi dalla possibilità di soddisfare appieno il fabbisogno delle piante su cui viene distribuito. Il formulato è somministrabile per via fogliare o radicale, anche mediante fertirrigazione, e contiene ferro solfato in ragione del due e sei per cento. La sua assimilabilità risulta veloce e completa grazie a uno specifico coformulante brevettato che agisce in veste di complessante.
Questo protegge il ferro dalle interazioni con altre sostanze o elementi che lo potrebbero sequestrare, rendendolo in tal modo inefficace ai fini della fertilizzazione. Al contrario, il ferro complessato contenuto in “Sprinfer New” viene facilmente assorbito e traslocato nella pianta senza rischiare di rimanere bloccato nel terreno.
Gowan “Sprinfer New”: rilasci modulari e progressivi
Altro vantaggio tecnico rispetto ad altre soluzioni similari basate su chelanti, risiede nel fatto che il ferro viene rilasciato più gradualmente, garantendo un’azione più persistente e duratura. Grazie quindi alle sue caratteristiche formulative, “Sprinfer New” è particolarmente indicato per prevenire o curare le siopatie dovute a carenze di ferro.
Quanto a colture, il fertilizzante di Gowan trova impiego su vite e su tutte le colture frutticole, prestandosi a trattamento preventivi da eseguire a intervalli di 10-15 giorni a partire dalle prime fasi vegetative. Su colture arboree è inoltre consigliabile anche una applicazione al suolo a ne stagione, prima del riposo vegetativo. Su colture orticole, piante ornamentali e nei vivai è invece possibile intervenire in chiave curativa con 2-3 applicazioni a intervalli di 7-10 giorni al verificarsi dei primi sintomi di clorosi ferrica. Infine, grazie alla sua eccellente dispersibilità in acqua e alla miscibilità con altri prodotti, inclusi rame e zolfo, i trattamenti con “Sprinfer New” possono avvenire contestualmente a quelli di carattere fitosanitario. Unica precauzione, il prodotto non va miscelato con oli minerali, o con prodotti dalla reazione fortemente alcalina o acida.
Titolo: Gowan “Sprinfer New”, complessi positivi
Autore: Redazione