Lancio ufficiale per la nuova generazione degli specializzati Landini, i “Rex”. Equipaggiati con motori omologati stage 4 e anche per questo ribattezzati “Rex 4”, vantano una nutrita serie di migliorie e di nuovi equipaggiamenti che li connotano a tutti gli effetti quali modelli completamente rinnovati
Entrati in produzione all’inizio del millennio, gli specializzati Landini serie “Rex” sono subito diventati uno dei modelli trainanti della Casa sia a livello nazionale sia Europeo. Più volte rivisti nei contenuti, l’ultimo upgrade risale allo scorso anno, si sono sempre inseriti fra i cinque trattori più venduti in assoluto sul mercato nazionale risultando a tratti anche i più venduti in assoluto nella loro classe. Autentici leader quindi, al punto che in più di un’occasione anche la concorrenza più blasonata non ha esitato a tentare di farli propri proponendo al Marchio emiliano gli accordi più diversi, dalla joint venture all’acquisto tout court. Conscio di avere a catalogo una delle migliori macchine specializzate che siano mai state prodotte Landini non ha però mai ceduto alle lusinghe dei competitor e, anzi, ha sempre migliorato i propri “Rex” per mantenere immutato il gap funzionale che li separava dalla concorrenza, quel mix equilibrato fra prestazioni, funzionalità, affidabilità e versatilità che fa la differenza fra un campione e una buona macchina. Una politica perseguita anche in occasione dell’entrata in vigore di quelle nuove norme anti inquinamento che hanno costretto tutti i produttori a rivedere le motorizzazioni delle proprie macchine subendone o sfruttandone i ritorni a seconda delle proprie capacità progettuali. Fra i secondi ovviamente il Marchio di Fabbrico, unico costruttore generalista che progetta e produce trattori solo in Italia. Landini non si è infatti limitato a rivedere le erogazioni delle sue macchine, ma ha approfittato della cosa per effettuare un vero e proprio trapianto di cuore installando dei compatti, dinamici ed affidabili motori Deutz, unità a 4 cilindri che con una cubatura di quasi tre litri sono andate a coprire l’intera gamma “Rex”. Grazie alle nuove unità anche la gamma è stata rivista, con i sette modelli attuali che saranno sostituiti, il futuro è d’obbligo perché l’esordio dei nuovi nati è previsto per il 2017 avanzato, da sei macchine senza però dar luogo a varianti circa l’arco delle potenze abbracciate, comprese fra i 70 e i 111 cavalli. Il nuovo “Rex 4-070” a quattro cilindri spodesterà in effetti gli attuali trattori mossi da unità a tre canne, il “Rex 70” e il “Rex 85”, realizzando una famiglia che cresce progressivamente e in maniera lineare. Un’offerta di base equilibrata e perfettamente allineata con le attuali esigenze di meccanizzazione del comparto quindi, ma che non si limita ai mezzi citati in quanto ampliata in maniera importante dalle numerose versioni con le quali ogni macchina si rende disponibile. Tutte sono acquisibili con trazione doppia o semplice, con cabina o in allestimento open e all’interno di tali configurazioni si inserisce poi la possibilità di disporre delle versioni “F”, “Gt”, “Ge” o “V” a seconda della destinazione d’uso finale di ogni singolo mezzo. Gli “F” sono gli specializzati da frutteti, i “Gt”, quelli larghi che possono anche sostenere attività di manutenzione aziendali o in campo aperto risultando disponibili anche con pneumatici da 30 pollici, i “V” sono le macchine strette da vigneto e i “Ge”, disponibili solo in versione open, quelle ribassate per operare all’interno delle coltivazioni a tendone. Comuni a tutte le macchine le trasmissioni di progettazione originale Argo Tractors equipaggiabili con inversore meccanico o idraulico. Il gruppo base è meccanico a quattro marce per tre gamme, ma lo si può integrare con power shift a due o a tre stadi e con un eventuale superiduttore, componenti che realizzano di conseguenza vere e proprie trasmissioni idrauliche fruibili senza dover far uso della frizione grazie al sistema “De-Clutch” e dotate anche di inversore modulabile nella risposta. Le prese di forza sono disponibili sia con innesto meccanico, sia elettro-idraulico con due o addirittura quattro regimi di velocità: 540 giri, 750, 1000 e 1000 Eco. Elettroidraulici anche il blocco simultaneo dei differenziali e l’innesto della doppia trazione, mentre è di tipo idrostatico l’assistenza allo sterzo. La portata idraulica, 55+30 litri al minuto in caso di pompa doppia – che diventano 60+30 per il “Gt” – oppure 55+25+30 operando con tre pompe, risulta sempre disponibile per distributori e sollevatore posteriore. Il primo flusso è gestibile mediante distributori ventrali, un selettore di flusso e un divisore di flusso opzionali e i distributori possono essere meccanici e/o elettro-idraulici. Il sollevatore dal canto suo può essere a controllo meccanico o elettronico, ma sempre con capacità di alzata di 27 quintali e in grado di arrivare anche ai 34 disponendo di cilindro idraulico supplementare. Da segnalare, fra le novità, anche la presenza sulle versioni “Vigneto” di un assale “High Pivot” con basculamento maggiorato e, sulle versioni “F” e “GT” l’esordio di un assale con sospensione centrale. I nuovi “Rex” modello 2017, ufficialmente battezzati “Rex 4” alla luce dello stage di emissionamento, avanzano in definitiva tutti i contenuti che deve oggi proporre uno specializzato moderno e prestazionale, ma non tradiscono la loro fedeltà a una famiglia di macchine che molto ha dato al comparto specialistico, apprestandosi a sostenere pienamente tale missione.