La sigla è una sola, “X4 F”, ma le linee di prodotto sono due. Una che abbraccia i trattori piattaformati ed equipaggiabili con cabine low profile e l’altra che offre le stesse macchine in allestimento cabinato. In tutto un’offerta di 60 modelli-base che rende la linea di prodotto McCormick orientata alle attività agricole specialistiche una delle più ampie e ricche del mercato, un sicuro punto di riferimento per quanti vogliono disporre di una macchina tagliata su misura per le proprie esigenze. Operative ed economiche. I modelli open, concorrenziali nei listini, guardano in effetti alle coltivazioni a filari bassi, a quelle a tendone e alle serre arrivando a offrire anche una famiglia di modelli denominati “Gb”, “GranBasso” che con un’altezza al volante di soli 128 centimetri non hanno problemi per accedere anche al piantagioni caratterizzate da chiome che pendono verso il basso come nel caso dei kiwi.
Le larghezze minime contenute, 133 centimetri, agevolano poi le manovre di rientro nel filare, obiettivo cui guarda anche la possibilità di equipaggiare le macchine con il sistema “Advanced Driving System” che adegua le risposte dello sterzo alle situazioni contingenti alleggerendolo quando si manovra a bassa velocità e rendendolo più stabile, preciso e diretto quando si marcia su strada. Il sistema è ovviamente disponibile su tutti gli “X4 F” indipendentemente dalle loro configurazioni e nel caso queste siano di tipo cabinato può anche abbinarsi ai sistemi di guida satellitare assistita messi a disposizione da Argo Tractors in collaborazione con TopCon e all’impianto di telemetria previsto dalla Casa.
Con i McCormick serie “X4 F” anche l’anteriore assale sospeso
Fra equipaggiamenti opzionali a livello di veicolo anche l’assale anteriore sospeso pilotato per via elettronica, la possibilità di disporre di prese idrauliche ventrali e frontali per aumentare la versatilità di impiego delle macchine e un sistema frenante potenziabile mediante l’inserimento nell’assale di specifici dischi operanti in bagno d’olio la cui presenza non impedisce però di mantenere anche la frenatura anteriore proposta di serie e basata sull’inserimento istantaneo della doppia trazione non appena l’operatore aziona i pedali.
Differenziali bloccabili in toto
Modulabile in base alle necessità anche il sistema di blocco dei differenziali con il posteriore bloccabile al cento per cento per via elettroidraulica e l’anteriore che a scelta può essere a slittamento limitato o anche lui bloccabile in toto sempre per via elettroidraulica, opzione disponibile anche a livello di sistema di inserimento della presa di forza posteriore. Com’è facile intuire già da queste prime righe, gli “X4 F” molto mutuano in termini di gruppi di gestione dai campo aperto McCormck di alte prestazioni, tant’è che anche a livello di idrauliche e di capacità dei sollevatori superano gli attuali standard di categoria.
L’idraulica di servizio è in effetti basata su un impianto dedicato capace di erogare 30 litri di olio/minuto mentre quella di lavoro mette a disposizione da un minimo di 58 litri di fluido al minuto 55 dei quali disponibili a soli mille e 550 giri/motore a un massimo di 94, con i 36 litri opzionali realizzati da una terza pompa operante in tandem con quella principale. Variando la capacità dell’idraulica ovviamente varia anche quelle del sollevatore posteriore spaziando da 27 a 34 quintali gestibili sia per via meccanica in termini di posizione, sforzo e intermix.
Caricatori frontali originali
Sempre in tema di idraulica va precisato che tutti i modelli possono inoltre disporre sull’anteriore o di un secondo sollevatore capace di 14 o 17 quintali o di uno dei caricatore frontali serie “M” installabili di fabbrica e in grado di brandeggiare carichi di nove o 11 quintali operando ad altezze massime di tre metri e 30 centimetri. Tali attrezzature permettono di trasformare un trattore specialistico in un aziendale compatto ampliando la sfera delle attività cui la macchina può far fronte, possibilità cui guardano in particolare le versioni “Xl” delle macchine quelle di larghezze compre fra i 150 e i 195 centimetri e che quindi si propongono quali mezzi strutturati della gamma.
McCormick serie “X4 F”: stabili su strada a 40 all’ora
A conferma i loro 32 quintali di massa contro i 29 delle altre versioni che in termini di larghezza attaccano con la “V” al limite del metro. Fra i due estremi le versioni “F2 ed “N” che con le loro larghezze minime di 133 centimetri risultano essere le più poliedriche e versatili della gamma dando luogo a trattori compatti ma comunque agili e stabili, dote quest’ultima che oltre a permettere di operare in sicurezza anche sui fondi più dissestati o ripidi assicura anche la possibilità di dar luogo a traini importanti su strada senza dover limitare la velocità massima disponibile.
Powertrain italo-tedeschi
Gli specializzati McCormick serie “X4 F” sono propulsi mediante unità Deutz serie “Tcd” affiancabili con tre diversi tipi di trasmissioni. I motori, quattro cilindri da due litri e 900 centimetri cubi sono ovviamente emissionati in stage V superando tali norme mediante sistemi di abbattimento installati sia sull’aspirazione, un egr esterno e refrigerato, sia sullo scarico, operante mediante filtri doc e dpf, con questi ultimi a rigenerazione passiva. Sui modelli di potenza superiore ai 75 cavalli le unità integrano anche un sistema scr preposto all’abbattimento delle emissioni azotate, impianto che permette di minimizzare il tasso di riciclo dei gas di scarico in aspirazione.
Le potenze massime spaziano da un minimo di 75 a un massimo di 105 cavalli erogati a a regimi variabili fra i mille e 500 e i due mila giri a seconda del modello mentre i valori di coppia massima sono compresi fra i 365 e i 420 newtonmetro erogati sempre a mille e 600 giri. Come accennato, le unità possono poi abbinarsi a tre diverse trasmissioni tutte di progettazione Argo Tractors con l’attacco dato da un gruppo meccanico denominato “Speed Four” che mette a disposizione 12+12 rapporti.
Un eventuale superriduttore li porta a 16+16 agendo sulla gamma bassa, mentre prevedendo l’inserimento di un hi-lo le marce diventano 24+24 o 32+32 e la trasmissione prende il nome di “XtraShift”. Al top un gruppo idraulico e completamente robotizzato denominato “P3-Drive” che permette di gestire i suoi 48+16 rapporti a pulsante e senza far mai cadere la coppia motrice sulle ruote. Integra inoltre un inversore elettro-idraulico tarabile nella reattività per far sì che la macchina risponda sempre in maniera ottimale alle lavorazioni in corso.
Comfort da campo aperto
Premesso che l’intera linea di prodotto McCormick “X4 F” avanza standard di comfort di alto livello, è chiaro che la performance migliore in tale ambito è data dai trattori cabinati, resi tali da strutture a quattro montanti interamente pannellate con cristalli atermici sospese e isolate rispetto al carro mediante silent block di tipo “Hydro Silent” sostituibili nella parte posteriore del vano da un sistema di sospensione meccanico pilotato mediante molle e ammortizzatori in grado di realizzare escursioni verticali dell’ordine dei 60 millimetri, 30+30 rispeto al punto neutro.
Caratterizzate da pavimenti piani, le cabine offrono inoltre di serie l’aria condizionata, un’organizzazione ergonomica dei comandi, la predisposizione isobus, il sistema di diagnostica e gestione remota della flotta, e la presenza di poltrone sospese rivestite con tessuto traspirante. Nel caso il trattore dovesse poi essere usato di frequente per effettuare trattamenti fitosanitari è anche possibile disporre di vani abitativo omologati in classe 4 che oltre a essere sigillate e protette da filtri ai carboni attivi sono anche mantenute in sovrapressione rispetto all’esterno da un sistema di ventilazione potenziato e controllato per via elettronica. Da segnalare che al comfort concorre anche l’eventuale già citato assale anteriore sospeso la cui presenza assicura anche la stabilità dell’assetto nei confronti dei cariche statici e dinamici e una maggior aderenza dei pneumatici al terreno quando si opera su fondi sconnessi.
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Titolo: Gli specializzati McCormick serie “X4 F” con l’assale anteriore sospeso
Autore: Redazione
