Gli specializzati Landini “Rex4” con la trasmissione robotizzata “Robo-Shift”

Nel Giugno scorso, in occasione di Enovitis in Campo, tutti i principali costruttori di trattori specialistici non hanno mancato di esibire le rispettive gamme cogliendo anche l’occasione per far toccare con mano agli operatori le novità proposte nel Novembre scorso in Eima ed entrate solo successivamente in produzione.

Fra i marchi protagonisti della rassegna ovviamente c’era anche Landini con alcuni esemplari dei suoi “Rex4”, mezzi selezionati nell’ambito di una linea di prodotto talmente vasta da rendere impossibile una presenza allargata e totale. I “Rex4” si offrono in effetti in decine di modelli fra loro diversi non solo negli allestimenti-base, cabinati e open, e nelle tarature di potenza, fra i 75 e i 105 cavalli nominali e fra i 75 e i 112 cavalli veri, ma anche nelle larghezze minime e nei powertrain.

Le prime, le larghezze minime, sono quattro e spaziano da un solo metro a uno e mezzo, mentre sono sei le trasmissioni che possono equipaggiare ogni singola macchina, opzioni di scelta volute dalla Casa per aiutare ogni azienda ad allineare in parco macchine gli specializzati più adeguati alle attività cui la stessa azienda deve far fronte, sia in termini strutturali sia di contenuti e, perché no, anche a livello di investimenti.

Trasmissione “Made in Fabbrico”

Per forza di cose ridotto quindi il numero dei modelli allineati fra i filari, ma tutti di grande spessore tecnico, in particolare i cabinati che oltre a proporsi con cabine monoscocche a quattro montanti anche omologate in classe 4 esibivano quelle trasmissioni “Robo-Shift” di progettazione originale Argo Tractors che Landini aveva anticipato in Eima a livello di presentazione statica.



Si tratta di gruppi powershift, quindi in grado di realizzare cambi di rapporto senza far mai mancare la coppia motrice alle ruote, che possono operare in maniera robotizzata e autonoma mettendo a disposizione degli operatori 48 marce in avanti e 16 all’indietro. Il gruppo è realizzato partendo da una trasmissione meccanica Landini “Speed Four” che affianca tre gamme a quattro rapporti disponibili tutti anche in retro con possibilità di integrare il tutto con un super riduttore agente sulla gamma bassa.

Ne derivano 12+12 rapporti che il super riduttore fa diventare 16+16. Inserendo un hi-lo agente sulle marce queste ultime diventano 8 per un totale di rapporti che si alza a 24+24 o a 32+32 nel caso sia presente il super riduttore. Se l’hi-lo viene sostituito da un powershift a tre stadi sempre agente sulle marce queste ultime diventano 12 e abbinandosi alle tre gamme di base danno origine a 36 marce in avanti 12 delle quali, quelle basse, disponibili anche in retro.

Landini “Rex 4”, gestione elettroidraulica dedicata

Per realizzare la trasmissione “Robo-Shift” i tecnici della casa hanno inserito sul gruppo più evoluto un sistema di pilotaggio elettroidraulico che opera sia le quattro marce di guida sia i tre stadi del power controllando di conseguenza dodici rapporti. Il gruppo può essere comandato manualmente a pulsante, quindi niente leve meccaniche e niente frizione, o, più comodamente e più razionalmente può essere gestito da una centralina che si interfaccia anche con il sistema di gestione del motore. In base al carico sull’acceleratore e alla velocità di avanzamento il sistema mantiene inserita sempre e in automatico la marcia più adatta per soddisfare gli input dell’operatore in un’ottica di contenimento dei consumi, la stessa funzionalità che viene di fatto svolta dalle trasmissioni cvt.

Diversi ma più efficienti

Due le differenze rispetto ai cvt. La prima riguarda il numero dei rapporti. Nel caso dei cvt ci sono infiniti rapporti, mentre nel caso di “Robo-Shift” sono dodici, numero però più che adeguato per assicurare “la marcia giusta al momento giusto” visti i profili di missione dei “Rex4”.

La seconda riguarda l’efficienza energetica. “Robo-Shift” sotto questo aspetto vince a mani basse in quanto essendo un gruppo meccanico pilotato per via elettroidraulica in fase di lavoro non è gravato dalle dissipazioni energetiche tipiche delle trasmissioni cvt. Tradotto in parole povere, si consuma meno a parità di lavorazione.

Il sistema è controllabile tramite un comodo e intuitivo joystick multifunzione denominato “SmartPilotPlus” che permette anche il passaggio da una gamma all’altra sempre senza dover usare la frizione e integra il tasto “RpS” che permette di invertire la marcia senza doversi preoccupare di intervenire sui freni e sulla frizione, opzione utile quando si deve manovrare a fine capezzagna in spazi ristretti e quindi ci si deve concentrare sulla gestione delle traiettorie.

Se poi l’attività in corso prevede l’espletamento di manovre ripetitive entra in gioco il sistema “Stop&Action” che interviene autonomamente sulla frizione così da consentire l’arresto del trattore e la sua successiva ripartenza premendo solo il pedale del freno.

Landini “Rex 4” anche in versione super ribassata

I Landini “Rex4” sono disponibili in allestimenti cabinati o open nelle versioni “F”, “S”, “V” e “Gt”, con la prima che si propone quale frutteto tradizionale largo al minimo 133 centimetri per coltivazioni di piccole e medie dimensioni. I modelli “S” avanzano la stessa larghezza minima degli”F” ma guardano al frutteto stretto risultando cabinati con il vano abitativo dei modelli “V”, quelli larghi solo un metro e orientati al vigneto stretti. All’opposto i modelli “GT”, larghi al minimo un metro e mezzo e quindi in grado di fungere bsia da specializzati larghi sia da aziendali.

Per loro Landini ha messo a punto specifici caricatori frontali che la trasmissione “Robo-Shift” permette di gestire al meglio. Da segnalare che i modelli “F”, “S” e “Gt” possono disporre sull’anteriore di un assale sospeso con blocco totale del differenziale e di freni a disco in bagno d’olio. Il gruppo non limita la manovrabilità della macchina assicurando angoli di volta di 55 gradi e facilita il lavoro sui terreni molto dissestati assicurando la miglior aderenza possibile di ognmi ruota al terreno.

Strategica l’idraulica

Sui trattori di ultima generazione quali risultano essere i Landini “Rex4” l’impianto idraulico svolge una funzione strategica in quanto asserve l’intera macchina, dai gruppi di lavoro a quelli di servizio, sterzo, freni e trasmissione. Le portate idrauliche devono quindi essere definite di conseguenza, accettando però l’idea che vanno anche commisurate alle effettive esigenze di lavoro.

Per conciliare tali necessità Landini permette di configurare i “Rex4” con impianti idraulici diversi partendo da una base a pompa doppia da 58+30 litri/minuto con la seconda portata che permette anche di gestire l’eventuale sistema di sterzo “Advanced Driving System” che modula la reattività del volante in base alla velocità di marcia risultando anche in grado di dar luogo a funzionalità di assistenza satellitare.

Su richiesta, è disponibile una pompa tripla da 30+58+36 litri/minuto con le prime due portate che sommandosi fra loro arrivano a fornire anche 88 litri di olio al minuto 54 dei quali già a mille e 500 giri/motore. La terza pompa è invece indipendente e serve il circuito dello sterzo. La configurazione del circuito idraulico permette fino a sette distributori, di cui quattro posteriori meccanici o elettroidraulici e tre ventrali elettroidraulici. Disponibili anche un selettore di flusso con deviatore a quattro o sei vie in uscita per controllare più utenze con un solo comando e un divisore di flusso per regolare la portata dell’olio nei distributori.

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Titolo: Gli specializzati Landini “Rex4” con la trasmissione robotizzata “Robo-Shift”

Autore: Redazione

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