Sviluppato per rispondere alle esigenze applicative delle aziende vitivinicole, lo specializzato “M9540 Dtnq” di Kubota vanta la presenza dell’esclusivo sistema di volta “Bi-Speed” che semplifica e velocizza le manovre di entrata e uscita dai filari
Kubota è ufficialmente entrata nel gotha dei leader mondiali operanti nel comparto della meccanizzazione agricola. Il Gruppo di Osaka, dopo essersi issato al terzo posto su scala globale in termini di fatturato, alle spalle di John Deere e Chn Industrial, lo scorso mese di marzo è infatti entrato per la prima volta nella sua storia nel novero delle migliori 40 aziende giapponesi operanti a livello mondiale, un risultato prestigioso frutto anche di un ben delineato programma di sviluppo e di crescita commerciale che ha recentemente visto i trattori Kubota imporsi sui mercati europei anche in segmenti considerati “inattaccabili” dai costruttori occidentali fino a pochi anni fa. Un esempio in tal senso è il comparto dei trattori specializzati, da sempre terreno di caccia privilegiato per i Marchi italiani, che ha registrato nell’ultimo triennio una crescente penetrazione dei modelli prodotti dalla Casa giapponese grazie, in particolare, a un’offerta capace di rispondere alle esigenze del singolo utente attraverso macchine configurabili in funzione delle necessità applicative di ogni differente ambito operativo. Deriva in effetti da tale filosofia progettuale anche l’attuale modello top di gamma Kubota nel segmento degli specializzati, ovvero quel “M9540 Dtnq” che si propone quale frutteto da mille 465 millimetri di larghezza massima orientato alle lavorazioni in ambito specializzato tipiche dei Paesi dell’area mediterranea e, in tale ottica, equipaggiato con un’unità Kubota turbo/intercooler serie “V3800 Di Te3” a quattro cilindri da tre litri e 800 centimetri cubi in grado di erogare fino a 95 cavalli di potenza. Operante sulla base di un sistema di alimentazione common rail ad alta pressione e di distribuzioni a quattro valvole per cilindro, il motore risulta allineato alle normative stage 3B in termini di emissioni e si interfaccia con una trasmissione meccanica sincronizzata a tre gamme e cinque marce che nel loro insieme mettono a disposizione degli operatori 15 rapporti in avanzamento e altrettanti in retro, con questi ultimi innestabili mediante un inversore operante per via elettroidraulica. Tale soluzione, oltre a semplificare la gestione dei cambi di direzione, agevola soprattutto le manovre in entrata e in uscita dai filari, ambito nel quale la macchina può giovarsi peraltro della presenza dell’esclusivo sistema “Bi-Speed” che, durante la sterzata, innesta una frizione dedicata ad azionare un gruppo meccanico che raddoppia la velocità delle ruote anteriori, in modo tale che queste ultime “tirando” il trattore verso l’interno della curva permettano alla macchina di chiudere la traiettoria con un raggio di volta più contenuto. Alla movimentazione delle attrezzature è invece preposto un impianto idraulico a centro chiuso dalla portata massima di 61 litri e mezzo di olio al minuto, destinati ad alimentare due distributori di serie, installabili anche anteriormente, un terzo distributore opzionale, una presa di forza a due velocità di lavoro, 540 giri al minuto in versione Standard ed Eco, e un sollevatore posteriore dalla capacità massima di due mila e 300 chili. Orientata invece al comfort operativo la possibilità infine di equipaggiare la macchina con una cabina pressurizzata ad alta visibilità integrante un sedile a sospensione meccanica e un impianto di riscaldamento e di raffrescamento teso a rendere il vano un luogo di lavoro ideale durante l’intero arco dell’anno indipendentemente dalla condizioni ambientali.