Tre mila metri quadrati divisi tra aree dedicate ai banchi di teardown, in italiano lo smontaggio dei motori in vista di eventuali revisioni e alla diagnostica locale e da remoto, passando per aree di training dedicate alla formazione. Il tutto immerso tra passato e futuro, tra un’esposizione dei motori più importanti che hanno fatto la storia del brand negli ultimi cento anni alle ultime tecnologie dei sistemi elettrificati. Si presenta così la nuova “Engine Teardown Area” realizzata da Fpt Industrial all’interno del proprio stabilimento di Torino, uno spazio strutturato in modo da rispondere alle nuove esigenze di assistenza e formazione che si sono ingenerate nel segmento motoristico. Da una parte si deve in effetti operare per lo sviluppo e la produzione di prodotti sempre più complessi. Dall’altra si devono concepire nuove soluzioni propulsive, dalle unità termiche multi-fuel alle power unit elettrificate, gruppi questi ultimi che a loro volta impongono la presenza di componenti fino a pochi anni fa completamente estranei al segmento motoristico come risultano essere le unità elettriche di potenza, i pacchi batteria ad alta tensione, gli inverter e l’elettronica di gestione dedicata. Se è vero quindi che il diesel resta quindi il punto di riferimento attorno al quale ruotano gli interessi dei costruttori di settore è altrettanto vero che gli si sono affiancati prodotti sempre più complessi cui deve far eco una profonda revisione dei servizi di assistenza tecnica. Andando a modificare il concetto stesso di assistenza tecnica.
Se fino a ieri questa entrava in scena al manifestarsi di una problematica oggi deve invece essere di tipo predittivo, obiettivo che presuppone l’organizzazione di strutture diagnostiche in grado di operare da remoto operanti in tandem con enti preposti al costante miglioramento del prodotto. Il tutto partendo dall’idea che ogni motore è comunque soggetto a usura e quindi non si può prescindere dall’offrire ai clienti la possibilità di far rigenerare le unità da tecnici competenti e preparati. Non a caso la nuova “Engine Teardown Area” di Fpt Industrial si pone anche quale hub formativo di primaria importanza grazie alla presenza di una sezione specificatamente strutturata per permettere la formazione di figure tecniche specializzate. Una vera e propria accademia che permette a clienti, distributori, studenti e personale interno di formarsi sia a livello teorico sia a livello pratico per operare sui più diversi sistemi di propulsione ai fini manutentivi, di gestione e risoluzione dei problemi sulla base di cinque moduli formativi. Di cui uno specificatamente dedicato alla ricerca di guasti, anomalie e risoluzione di problemi funzionali. La necessità di accrescere il know-how costantemente sviluppato all’interno dell’area ha poi portato Fpt a supportare la condivisione delle esperienze attraverso un sistema di connettività digitale che grazie a set di telecamere dedicate a ciascuna postazione permette di seguire in tempo reale tutte le attività anche in remoto. Una soluzione pensata sia per i clienti, i distributori e i tecnici da formare ma che non sono in grado di raggiungere Torino sia per condividere in tempo reale le esperienze che si vanno via via a maturare nelle altre quattro aree teardown del Brand dislocate tra Stati Uniti, Brasile, India e Giappone.
In tali spazi le attività tecniche legate alla risoluzione di anomalie e guasti sono avanzate mediante banchi specificatamente attrezzati per assecondare le configurazioni di ciascuna classe di prodotto, partendo dai motori leggeri dai due ai quattro litri di cubatura fino ad arrivare ai motori pesanti serie “Cursor” e “V20” passando per i medi delle serie “Nef”. Previsti in tale ottica anche banchi specifici dedicati ai componenti degli “ePowertrain” dei sistemi propulsivi elettrificati e strutture atte ad analizzare ogni singolo componente dei motori, dai sistemi di sovralimentazione alle tenute dei pistoni passando per i test di compressione e di fasatura, la misurazione delle pressioni di compressione e di tenuta delle valvole senza tralasciare le analisi dei sistemi di alimentazione e di post trattamento.
Di fatto accade che un motore possa essere monitorato in ogni sua parte per identificarne i componenti usurati o identificare anomalie che possano dar luogo a vere e proprie avarie. “Nessuno è perfetto” recita però un noto motto popolare e neanche la più minuziosa delle analisi può impedire che si inneschi un guasto. In tal caso entrano in gioco ulteriori attività tese proprio all’analisi di guasti così da permettere agli uffici tecnici preposti di valutare se e come introdurre sui futuri motori specifiche migliorie o consigliare ai clienti di modificare ad hoc l’interfaccia del propulsore con la macchina. Fondamentali in tale ambito l’analisi dei codici di guasto segnalati dalla centralina motore in relazione ai danni e l’analisi dello storico di utilizzo, di quei dati che nel loro insieme permettono di capire se l’unità ha sempre lavorato come da progetto o è stata sottoposta utilizzi anomali quali, per esempio, sovraccarichi, regimi tropo elevati, utilizzo di lubrificanti o combustibili di scarsa qualità o stati di deterioramenti dovuti a surriscaldamenti. Senza dimenticare la possibilità che siano state trascurate le manutenzioni previste o il motore sia stato oggetto di interventi non conformi alle procedure da manuale. Un’analisi quest’ultima che permette anche di andare ad aggiornare o inserire se necessario nuove procedure per assicurare una maggiore affidabilità delle unità. In un’ottica di riduzione degli sprechi e di ottimizzazione della vita dei componenti Fpt non ha poi trascurato la possibilità di rigenerare le meccaniche avanzando lo smontaggio delle unità e il successivo rimontaggio una volta che i singoli componenti sono stati oggetto di rigenerazione presso le divisioni dedicate del brand.
Le connessioni digitali della nuova area teardown sono allineate con le strategie di assistenza clienti che Fpt Industrial ha messo a punto per migliorare l’efficienza produttiva delle macchine su cui sono installati i suoi motori. Fondamentale in tale ottica il servizio di monitoraggio in real time che grazie alla connessione in remoto delle singole unità tramite la Control Room dedicata permette di dar luogo a servizi di assistenza pro-attiva segnalando la necessità di intervenire con manutenzioni o riparazione prima che si instaurino fermi macchina indotti da avarie meccaniche. Questo grazia anche alla possibilità di procedere con servizi di diagnostica avanzata effettuata in remoto una volta che le tutte le informazioni sullo stato operativo delle unità vengono condivise tramite la mobile app dedicata “MyFpt” interfacciata con l’unità tramite una specifica “chiavetta” di connessione inserita sulla porta di diagnostica del motore. Sistema che permette inoltre alla Casa di interfacciarsi direttamente con il sistema di gestione elettronica del motore, intervenendo da remoto sul software per cancellare gli allarmi una volta eseguiti gli interventi manutentivi o di riparazione richiesti o eliminando eventuali errori che determino segnalazioni di malfunzionamento. Approccio che, anche in questo caso, permette di massimizzare l’operatività del motore riducendo le tempistiche di intervento.
Titolo: Fpt Industrial, new teardown dimension
Autore: Redazione