Ferrari e-Astral, del futur v’è certezza

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In occasione di Fieragricola 2024 il gruppo Bcs propose un trattore elettrico denominato “e-Valiant” meccanicamente mutuato dall’analogo modello della gamma Bcs. Fu il primo isodiametrico elettrico regolarmente in produzione e disponibile alla vendita, ma fu anche la macchina che permise ai tecnici di Luzzara di maturare le competenze necessarie per dar luogo a una linea di prodotto “elettrica” da affiancare a quella tradizionale. Proprio perché in vendita, la permise poi di individuare anche i profili dei potenziali acquirenti spingendo la Casa a valutare l’immissione sul mercato di un secondo modello caratterizzato da soluzioni costruttive e di confort di più elevato spessore. Da qui il lancio di “e-Astral”, avvenuto in occasione di Eima 2024, un trattore elettrico diverso a livello di impostazione progettuale da “e-Valiant”, ma che molto lega le sue connotazioni tecnico-costruttive a tale mezzo. Questi era stato in effetti messo a punto sostituendo il motore termico con un motore elettrico da 25 chilowatt, circa 30 cavalli, che provvedeva alla trazione e all’azionamento della presa di forza, lasciando a un secondo motore elettrico da 16 chilowatt, circa 22 cavalli, il compito di alimentare i servizi di bordo.

Due le unità elettriche

Il motore di trazione era inoltre posizionato in asse con l’albero di trasmissione, più o meno là dove sui “Valiant” tradizionali è ubicato il volano del motore termico, mentre il secondo motore era posto anteriormente. A pilotare il tutto prevedeva una specifica centralina, la stessa che controllava anche due pacchi batteria da 15 chilowattora l’uno di capacità operanti a 48 volt di tensione e ubicati sottocofano. Il nuovo “e-Astral” riprende tali impostazioni costruttive, ma proponendosi con un’autonomia superiore  che gli permette di intercettare gli interessi di tutte quelle organizzazioni socio-economiche cui possono interessare mezzi a emissioni zero, sia in termini di gas di scarico sia di rumorosità, da adibire a manutenzioni del verde e aziendali con le seconde da effettuarsi in ambienti chiusi. Le municipalizzate urbane, per esempio, piuttosto che le aziende vivaistiche e ortofrutticole, le aziende vitivinicole e gli allevamenti zootecnici. Senza precludere la possibilità di usare i 41 chilowatt resi disponibili dai due motori, quello da 25 chilowatt preposto alla trazione e quelli da 16 chilowatt che alimenta l’idraulica di bordo, anche per effettuare attività agricole tradizionali le cui richieste energetiche siano compatibili con le potenze in gioco.

Maggiorate le batterie

Da precisare a tale proposito che proprio per assicurare la massima funzionalità operativa i tecnici di Luzzara hanno ridefinito sia la capacità delle batterie, portata a 36 chilowattora, sia la gestione dei motori, ora attuabile sulla base di tre diverse modalità a seconda che si voglia privilegiare la trazione o l’idraulica piuttosto che entrambe. Nel primo caso la centralina di bordo fa lavorare il motore dell’idraulica al minimo, quel che basta per alimentare i gruppi di servizio con una portata di 15 litri di olio al minuto. Nel secondo caso il motore di trazione risulta fermo e quindi si possono sfruttare tutti gli oltre 28 litri di olio al minuto erogabili dall’impianto di bordo.

Fino a sette uscite idrauliche

Ferrari e-astral

Possono alimentare da tre a sette prese pilotabili o mediante comandi meccanici o mediante un joystick elettro proporzionale e danno luogo sul sollevatore posteriore a una capacità di circa 15 quintali. Se il trattore dovese poi operare in maniera convenzionale, cioè muovendosi e azionando contemporaneamente anche delle attrezzature, la centralina ottimizza le erogazioni dei due motori permettendo di godere sempre e comunque delle massime prestazioni disponibili ma ovviamente con tempi di autonomia ridotti. Non a caso Ferrari afferma che il trattore può operare a seconda del carico da un minimo di tre ore a un massimo di sei con tempi di ricarica dal venti per cento di capacità all’80 che spaziano da un minimo di tre ore se si dispone di una wallbox da almeno sei chilowatt di potenza alle cinque se invece si opera tramite tensione di rete. Da segnalare che a parte il sistema di propulsione “e-Astral” è del tutto simile in termini costruttivi agli isodiametrici proposti dal Gruppo, a partire dal carro oscillante “Os-Frame”, la cui presenza rende la macchina disponibile sia in versione con sterzo tradizionale sia con sterzo articolato, per arrivare alla trasmissione originale Bcs Group da 12+12 rapporti con inversore sincronizzato.

A breve la versione endotermica

Analoghe anche le frizioni in bagno d’olio che interfacciano il motore di trazione con trasmissione e quella che gestisce la presa di forza e comune la piattaforma isolata e cabinabile che supporta il posto guida. A conferma di quanto sopra il fatto che a metà 2025 il Gruppo Bcs prevede anche il lancio della versione tradizionale della macchina, azionata da un diesel Kohler da 56 cavalli di potenza.

Anche soluzioni digitali

I nuovi Ferrari “e-Astral” sono resi disponibili oltre che con due diversi sistemi di sterzo e in versione open o cabinata anche con il posto guida fisso o reversibile, cioè ruotabile di 180 gradi in pochi secondi e agendo in simultanea su volante, sedile e joystick se presente. Comuni a tutte le versioni la presenza di soluzioni digitali tese a permettere di operare in termini di agricoltura di precisione. Il trattore può in effetti essere connesso con una base operativa ubicata in remoto così da permettere il rilievo e la memorizzazione dei dati operativi, il suo posizionamento in campo e la tracciature delle passate di lavoro.

Titolo: Ferrari e-Astral, del futur v’è certezza

Autore: Redazione

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