Fendt lancia la sesta generazione dei suoi “900 Vario” rinnovandone profondamente prestazioni, meccanica e contenuti. Le prime salgono al limite dei 415 cavalli. Nuovo anche il top di gamma serie “300 Vario” a sigla “314” e accreditato di 150 cavalli di potenza.
Il primo fu nel 1995. Si chiamava “Favorit 926 Vario” e oltre a tenere a battesimo la serie “900 Vario” introdusse anche in prima mondiale il concetto di trasmissione continua in campo agricolo. Oggi, 25 anni dopo, sia la serie “900 Vario” sia la relativa trasmissione sono ancora sulla breccia, con la prima che vede crescere le proprie prestazioni dai 260 cavalli originari agli attuali 415 e la seconda che ha progressivamente connotato l’intera linea di prodotto Fendt, specializzati compresi, dando anche origine a una vera e propria rivoluzione nel settore trattoristico. Ovviamente ne sono dotati anche i nuovi “900 Vario”, tali a tutti gli effetti e non a caso denominati anche “Gen6” per meglio sottolineare l’evoluzione di gamma proposta dai nuovi cinque modelli le cui sigla “930”, “933”, “936”, “939” e “942” com’è prassi in casa Fendt con le ultime due cifre indicano le prestazioni commerciali erogate dai motori.
Questi ultimi sono unità a marchio Man da nove litri di cubatura operanti sulla base del concetto “Fendt iD”, una speciale mappatura che fa lavorare il motore sempre a bassi regimi, con le potenze massime realizzate a mille e 700 giri e le coppie massime constanti fra i mille e 150 e i mille e 350 giri. Ciò grazie anche all’efficienza del sistema di alimentazione common rail operante a due mila e 500 bar di pressione e al ricorso a contenuti tecnici d’avanguardia quali, per esempio, le sovralimentazioni attuate mediante turbocompressori a geometria variabile. Emissionati in stage V, i motori si interfacciano poi con trasmissioni “VarioDrive Ta300” che non si limitano a modulare il rapporto di trasmissione in essere fra propulsore e ruote in un’ottica di minimizzazione dei consumi, ma ripartiscono anche le coppie motrici in entrata su ogni assale in maniera dinamica e in base alle condizioni del terreno.
Inoltre realizzano un effetto “pull-in turn” che modula la motricità degli assali in curva puntando a minimizzare i raggi di volta senza compromettere la trazione. A enfatizzare quest’ultima punta anche la presenza di serie del sistema di controllo attivo della pressione “VarioGrip”, mentre guardano a realizzare una gestione il più possibile facile ed efficiente i sistemi di controllo integrati nel terminale di bordo “VarioTerminal” e quelli di connettività denominati “Smart Connect” e “Fendt Connet”, entrambi facenti capo alla piattaforma digitale Agco “Fuse”.
“Smart Connect” consente di visualizzare in tempo reale i parametri di funzionamento del trattore e dell’attrezzatura su un tablet ausiliario, così da poter utilizzare il terminale di bordo per gestire altre funzioni. “Fendt Connect” permette invece di connettere il cantiere di lavoro a una base remota così da permettere ai tecnici aziendali di aiutare l’operatore nel lavoro ottimizzando a distanza l’efficienza globale del complesso. Il sistema rende anche tracciabile l’azione del trattore e può essere sfruttato dare luogo a una gestione integrata delle flotte aziendali. A tali funzioni se ne abbinano poi altre quali, per esempio, “Fendt VarioGuide “ che rende autonoma la macchina se si opera in campo aperto piuttosto che “SectionControl” o “VarioRateControl” che agevolano la gestione di trattamenti e semine. Da segnalare la disponibilità di posti-guida retroversi nel caso si utilizzino attrezzature portate da controllare a vista, gli assali anteriori sospesi, le cabine ammortizzate con vari gradi di risposta elastica e la possibilità di disporre di idrauliche load sensing a doppia pompa capaci di una portata totale di 430 litri di olio al minuto.
I “300 Vario” verso quota 150
In occasione Agritechnica Fendt non ha rinnovato solo la sua serie “900 Vario Gen6” ma anche la gamma “300 Vario”, ampliata verso l’alto con l’introduzione di una macchina da 140 cavalli nominali di potenza e circa 150 cavalli effettivi.
“314 Vario”, questa la sigla del nuovo nato, dispone infatti del sistema di controllo della potenza “DynamicPerformance”, “Dp”, che garantisce una decina di cavalli di potenza in più rispetto a quelli nominali quando serve, cioè quando la centralina percepisce assorbimenti energetici interni o esterni alla macchina tali da rendere necessario il surplus di potenza. Il sistema non si lega quindi né alle velocità, né agli utilizzi in essere, ma funziona in maniera puramente dinamica asservendo con la sua azione tutti gli assorbimenti, da quelli idraulici di lavoro a quelli di servizio.
Così concepito “314 Vario” ben si presta per lavorare nelle aziende di piccole e medie dimensioni che normalmente necessitano di trattori compatti e agili, ma possono saltuariamente dover far fronte ad attività più pesanti. Oltre al sistema “Dp” la macchina viene anche fornita con terminale da 12 pollici di diagonale che permette di fruire di tutti i sistemi di assistenza Fendt, da “Guide Contour Assistant” a “SectionControl” e a “VariableRateControl” oltre alla filosofia di comando “FendtOne”.
Sempre più in alto
Allo stand Fendt anche un “pala-sollevatore telescopico” realizzato in collaborazione con l’azienda tedesca Sonnebogen. Denominata “Cargo T955” la macchina può emulare una pala gommata da 12 tonnellate di peso e un sollevatore telescopico da 55 quintali di portata e otto metri e mezzo di altezza massima raggiungibile. Caratteristica principale la cabina rialzabile oltre i quattro metri per garantire all’operatore la miglior visuale possibile sul lavoro