In una nota pubblicità di rasoi bilama, in voga oltre vent’anni fa, si spiegava come la prima lama sollevasse il pelo mentre la seconda lo tagliava di netto alla base. Il marketing spinse poi a realizzare rasoi a tre, poi a quattro, infine a cinque lame, sostenendo come l’aggiunta di ogni lama migliorasse la rasatura e minimizzasse l’irritazione della pelle. Inoltre, ogni volto ha i propri lineamenti, quindi alcuni modelli di rasoio presentano oggi la testina basculante al fine di assecondare al meglio ogni specifico contour. Un fatto resta certo, però, cioè che nulla supera il fascino espresso dalla professionalità di un barbiere mentre maneggia il suo rasoio di acciaio, ravvivandone il tagliente con ritmici passaggi sulla coramella di cuoio e cotone. In sostanza, di lama ne può bastare anche una sola, a patto che sia di acciaio di eccellente qualità, perfettamente affilata e amministrata da una mano esperta. Tutto ciò accade anche in campo quando si debbano falciare colture foraggere tramite le più opportune attrezzature.
Falciatrici serie “EasyCut” di Krone, minime sovrapposizioni di lame
Queste di lame ne presentano diverse, ma poste fra loro affiancate e solo parzialmente sovrapposte per meglio intercettare e recidere ogni stelo che passi loro attraverso.
L’affilatura del tagliente e l’esecuzione precisa fanno cioè la differenza tra un foraggio perfetto e uno dalle fibre sfilacciate. Dato poi che quanto a irregolarità un campo coltivato non è poi molto diverso da un volto umano, anche la struttura portante deve essere concepita in modo da assecondare il contour del terreno tramite slitte e sospensioni adeguatamente regolate.
A differenza di un volto, invece, nei campi si possono incontrare corpi estranei potenzialmente pericolosi per le lame stesse, le quali vanno perciò protette da specifici sistemi che assorbono gli urti permettendo alle lame di sollevarsi salvo poi tornare operative una volta superato l’ostacolo. Se gli uffici di progettazione e le unità produttive fanno bene il proprio lavoro il risultato è una falciatrice bilanciata, ammortizzata, scorrevole e dagli organi di taglio inesorabilmente affilati.
Scorrevolezza e adattabilità
A tale identikit rispondono le falciatrici a lame “EasyCut” di Krone, sviluppate per assicurare la massima precisione del taglio abbinata a elevati standard di scorrevolezza e adattabilità in campo. Grazie alle proprie caratteristiche costruttive, le falciatrici della Casa di Spelle recidono di netto gli stelli alla giusta altezza dal terreno, minimizzando al contempo l’asportazione di polvere e le sfilacciature degli apparati fogliari, la cui preservazione sarà alla base della qualità dei foraggi stessi una volta avviati a conservazione in trincea o in balloni fasciati.
Inoltre, organi di taglio efficienti permettono di lavorare più speditamente a parità di precisione, riducendo in tal modo i tempi di esecuzione del lavoro a tutto vantaggio delle rese e della riduzione dei costi. Le velocità di avanzamento delle “EasyCut” di Krone sono infatti comprese fra i 15 e i 25 chilometri orari in funzione dello stato vegetativo del prodotto da falciare.
Falciatrici “EasyCut” di Krone: frontali, posteriori o combinate
Caratterizzate da grande versatilità, efficienza e facilità di manutenzione, le opzioni tecniche di Krone spaziano dalle attrezzature portate frontalmente, le “EasyCut F”, a quelle portate posteriormente, le “EasyCut R”. Combinando le due soluzioni si possono realizzare fronti operativi di dieci metri. Le falciatrici “EasyCut F” offrono infatti tre modelli per larghezze di lavoro dai 280 ai 360 centimetri, mentre le “EasyCut R” spaziano da 280 fino a 400 centimetri. Infine, a completare l’offerta di soluzioni combinate i quattro modelli serie “EasyCut Butterfly”, falciatrici portate posteriormente a doppia barra che coprono larghezze comprese fra i sette metri e mezzo e i dieci metri quando abbinate a una falciatrice frontale.
Tutti i modelli sono disponibili anche in versione falciacondizionatrici a flagelli di acciaio o a rulli, questi ultimi di acciaio o di gomma in funzione del foraggio da processare. Quelle a flagelli, distinguibili dalla sigla “Cv”, sono ideali per la raccolta di loiessa e altre foraggere graminacee caratterizzate da steli più fibrosi e resistenti, mentre le falciacondizionatrici a rulli di gomma, in sigla “Cr”, risultano idonee per il condizionamento delicato di leguminose come l’erba medica. Dall’azione più delicata di quella dei flagelli, ma comunque più resistenti ai corpi estranei rispetto ai rulli di gomma, si propongono infine i rulli “M-Rolls”, realizzati anch’essi con acciaio.
La gamma dei Gialloverdi tedeschi si è inoltre ampliata nel 2023 con le nuove falciatrici combinate “EasyCut B 880 Cv/Cr Collect” ed “EasyCut B 1050 Cv Collect”, con quest’ultima in grado di assicurare una larghezza operativa sino a quasi dieci metri e mezzo quando abbinata ad una falciatrice frontale da quattro metri. I bracci telescopici assicurano sempre la sovrapposizione ottimale rispetto all’unità frontale, mentre il condizionatore fornito di serie può essere integrato per via opzionale con un sistema di convogliamento trasversale del materiale vegetale.
Quanto a potenze richieste, ogni elemento falciante richiede da 50 a 80 cavalli di potenza a seconda della larghezza dell’attrezzatura. Valori che salgono fra 80 e 90 cavalli in caso sia abbinato anche il condizionamento dei foraggi. In sintesi, utilizzando una tripla da dieci metri di fronte operativo è bene utilizzare trattori da 150 a 250 cavalli in funzione dell’assetto desiderato del cantiere di lavoro. Ad amministrare i diversi gruppi saranno poi i computer di bordo via isobus, mentre il sistema “DuoGrip” ne stabilizza gli assetti rendendo omogenea e costante la pressione di appoggio lungo l’intera larghezza di lavoro.