Progettate nel 1943 e poi lanciate sul mercato negli anni subito a seguire, le falciatrici monoasse Bcs hanno avuto il merito di rivoluzionare il comparto foraggero avviandone di fatto la sua meccanizzazione. A tali macchine nel tempo si sono poi affiancate attrezzature ben più prestazionali operanti sfruttando le potenze dei trattori, cantieri di lavoro che però hanno fatto proprie solo le grandi estensioni foraggere coltivate in piano o su pendenze limitate, là dove i trattori e le grandi raccoglitrici possono operare senza problemi. Quando gli appezzamenti da lavorare hanno dimensioni limitate, sono di difficile accesso, vedono variare continuamente le altimetrie o risultano caratterizzati da pendenze importanti, ecco che le falciatrici monoasse tornano a essere protagoniste indiscusse, a maggior ragione se proposte in una gamma ampia e variegata com’è quella avanzata dal gruppo Bcs. Consta infatti di ben nove diversi modelli che possono essere equipaggiati con dieci diverse attrezzature di taglio oltre che con motori a benzina e diesel, offerta che di fatto permette a ogni azienda agricola di disporre della macchina più adatta alle proprie esigenze.
Le falciatrici Bcs “Ws” al top di gamma
Al vertice del listino le falciatrici serie “Ws”, macchine super-professionali disponibili in tre diversi modelli che si differenziano fra loro soprattutto a livello di contenuti. Comune a tutti e più in generale a tutte le motofalciatrici Bcs il sistema “PowerSafe”, una frizione multidisco in bagno d’olio preposta anche preposto a bloccare sia i movimenti della macchina sia quelli della barra nel caso l’operatore stacchi le mani dalle stegole. Come è facile intuire si tratta di un sistema di sicurezza che opera attivando la frizione principale della motofalciatrice fermandone l’attività fino a quando l’operatore non ha ripreso il controllo del cantiere, operazione agevolata dal fatto che il sistema permette al motore di continuare a funzionare. Contenuto tipico della serie “Ws” sono poi i freni-frizione che pilotano ogni singola ruota in risposta all’azione esercitata all’operatore su apposite leve inserite sulle stegole. Il sistema opera sulla falsariga degli impianti freno-frizione presenti sui trattori cingolati e permette di gestire le traiettorie della barra senza il minimo sforzo. Basta infatti agire sulla leva corrispondente alla direzione che si vuol far prendere alla motofalciatrice e questa sterza in maniera più o meno accentuata a seconda dell’azione avanzata dal driver.
Il sistema si rivela particolarmente utile quando si sfalcia su pendii accentuati e quindi si devono affrontare manovre di fine campo in condizioni difficili, frangenti che portano ad apprezzare anche l’eventuale presenza del sistema “EasyDrive”, di fatto un inversore idromeccanico che permette di invertire il senso di marcia della motofalciatrice senza dover agire sulla frizione principale. Quest’ultima deve invece essere chiamata in causa quando si deve cambiare rapporto, altra operazione che però le motofalciatrici Bcs serie “Ws” possono evitare se acquisite in versione “Hy”, cioè con trasmissione continua idrostatica. Si tratta di un contenuto esclusivo Bcs che abbinandosi al sistema “Ws” rende il cantiere quanto mai docile ai comandi, manovrabile anche da personale di corporatura minuta e che viene previsto dalla Casa in abbinamento a un cambio a due rapporti sul modello top di gamma “660 Hy Ws PowerSafe”, azionabile da motori Honda o Briggs&Stratton a benzina da quasi 12 e 16 cavalli o un diesel Yanmar da circa nove cavalli.
Scalabili nei contenuti
Come accennato in precedenza, i modelli che compongono la gamma “Ws” sono però tre e in effetti al top si gamma si affianca la motofalciatrice “630 Ws EasyDrive PowerSafe”, di fatto la macchina più avanzata in termini di contenuti fra le motofalciatrici aventi trasmissioni meccaniche. Azionabile da motori a benzina Honda o da diesel Kohler o Yanmar aventi potenze comprese fra i sette cavalli e mezzo e quasi 11, vanta una trasmissione meccanica a tre rapporti fruibili anche in retro e integrante il sistema “EasyDrive”, gruppo invece assente sul modello di attacco alla gamma “630 Ws PowerSafe” avente comunque tutte le restanti connotazioni costruttive analoghe a quelle proposte dalla già citata motofalciatrice “630 Ws EasyDrive PowerSafe”.
A ciascuno la sua barra
Tutte le motofalciatrici Bcs sono equipaggiabili con barre di taglio adeguabili al foraggio su cui si deve agire e al contesto operativo da affrontare. In totale sono dieci le possibilità scelta, con quella di attacco costituita dalla barra “Laser”, forte di sistema anti-intasamento e disponibile in larghezze cha vanno da 80 a 155 centimetri. Per erbe e foraggi consistenti Bcs propone poi una barra a denti semifitti disponibile in larghezze di 145 e 155 centimetri mentre a quanti prevedono di dover lavorare full time la Casa offre le barre “Duplex”, caratterizzate da un movimento alternato a forbice delle lame e delle controlame che annulla le vibrazioni assicurando anche tagli secchi e precisi.
Le larghezze di lavoro in questo caso spaziano fra un minimo di 120 e un massimo di 180 centimetri o fra i 130 e i 210 centimetro nel caso della barra “Dual Laser Elasto”, dotata di pre-milama elastici autoregistranti. In gamma anche due tosaerba, uno monolama e uno bilama, da 56 e cento centimetri di larghezza e due trinciaerba denominati “BladeRunner” e “RollerBlade” che permettono di affrontare eventuali bonifiche di terreni incolti, sottoboschi e parchi rustici oltre alle distruzioni dei residui di potatura, rovi e infestanti. In gamma anche attrezzature per le manutenzioni invernali, lame apripista, spazzatrici e turbine spazzaneve e un rincalzatore per lavorazioni interfila.
Il nome dice tutto
Nel caso le motofalciatrici Bcs serie “Ws” fossero destinate a operare su terreni in forte pendenza è possibile equipaggiarle con i motori a benzina Honda serie “Alps”, tre unità aventi potenze di circa otto, 11 e 12 cavalli caratterizzate da soluzioni tecniche che permettono loro di lavorare con la massima regolarità anche su pendenze che superano i 35 gradi. Prevedono infatti una valvola unidirezionale integrata nella testata del cilindro che assicura la corretta lubrificazione del gruppo termico anche se questi risulta molto inclinato rispetto all’orizzontale e in tale prospettiva anche la pompa del carburante è posizionata in modo che non risentire dell’inclinazione né risultare esposta a eventuali danneggiamenti. Specifico anche il segnalatore di livello del foro di riempimento serbatoio combustibile e adeguata a un uso in quota la mappatura di alimentazione del motore.
Titolo: Falciatrici Bcs serie “Ws”, l’impossibile nel dna
Autore: Redazione