Piaccia o no, l’Europa al momento è solo una libera associazione di Stati, tesa alla tutela e allo sviluppo di un’economia comune. Nacque in effetti quale “Comunità economica europea” e anche se da allora molto sono cresciute le ambizioni unionistiche orientate a realizzare un’entità socio-politica in stile Stati Uniti d’America, all’atto pratico l’obiettivo è ancora lontano.
Una svolta da accelerare
Un peccato visto che molti fatti recenti, dall’epidemia di Covid all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, hanno dimostrato che sarebbe invece auspicabile una svolta concreta verso un sistema federale di tipo statunitense per meglio difendere oltre a quell’economia che era alla base della nascita dell’Unione anche tutti gli altri ambiti di interesse comune. Dal wellfare alla sanità, dalla difesa alla fiscalità, passando anche per la giustizia.
Troppi interessi contrastanti
Un obiettivo che però al momento è irraggiungibile alla luce del fatto che tutti i Paesi membri, proprio perché coinvolti in un’unione e non in un discorso federale, sono orientati a tutelare i proprio interessi prima di quelli comuni e quindi non hanno alcuna intenzione o convenienza a cedere anche solo parte della propria sovranità nazionale. Ne deriva che prima di arrivare a decisioni condivise si devono effettuare lunghe ed estenuanti trattative, complici anche logiche di approvazione troppo spesso basate su un’unanimità d’intenti che di fatto permette anche al più piccolo degli Stati Membri di bloccare le scelte su cui concordano tutti gli altri.
Tanti partiti = tanti clientelismi
A ciò si aggiunga che i partiti politici presenti a Bruxelles sono tantissimi, troppi, e ognuno di loro punta a promuovere le proprie posizioni, vuoi per motivi ideologici vuoi per interesse, mediante rappresentanti il cui livello professionale medio in termini politici è spesso basso o addirittura nullo. Vero è, però, che solo votando si può pensare di cambiare l’attuale status quo e avviare anche l’Europa verso una rappresentanza internazionale che non sia solo economica. Per cogliere tale obiettivo però è necessaria una gestione politica di tipo bipolaristica che faccia piazza pulita di tutte quelle congreghe politiche che rappresentano solo se stesse, partiti che assorbono energie senza dar luogo a ritorni. Se quindi si simpatizza per la Sinistra o il Centro-Sinistra, ci si tappi il naso e si voti Partito Democratico. Se si è invece di Destra o di Centro-Destra si recuperi una mascherina Fp2, la si indossi e si voti per Fratelli d’Italia. Se si è indecisi, meglio una cabina al mare di quella elettorale.
Le tabelle
Titolo: Europee 2024, consigli per l’uso
Autore: Furio Oldani