L’industria della meccanizzazione agricola sembra non aver apprezzato il rinnovamento organizzativo-temporale di Sima.
Sima e Parigi out: i veri motivi
La manifestazione transalpina che nel 2022 ha abbandonato per la prima volta la tradizionale collocazione nel febbraio degli anni dispari per andare in scena nel novembre degli anni pari, quasi in sovrapposizione con Eima International, ha infatti dovuto annullare l’edizione 2024, in programma dal 24 al 27 novembre prossimi. Nonostante lo stringato comunicato attribuisca la responsabilità della cancellazione a un generico calo del mercato delle attrezzature e a una crisi dell’agricoltura francese ed europea, le vere ragioni sarebbero viceversa da ricercare nelle numerose defezioni che hanno ricevuto gli organizzatori.
La prima, in ampio anticipo sui tempi, fu quella annunciata pubblicamente da John Deere, a cui ne sarebbero seguite altre sempre da parte dei principali gruppi industriali di settore. D’altronde se le cause fossero realmente quelle dichiarate da Axema, l’associazione dei costruttori francesi che organizza Sima, a pagare pegno alle difficoltà congiunturali dovrebbe essere anche Eima International che è in programma a Bologna dal sei al dieci novembre prossimi. Invece la kermesse bolognese sta avviandosi con largo anticipo al sold out della superficie espositiva, a dimostrazione del fatto che la crisi di Sima nulla ha a che vedere con il mercato, quanto piuttosto con un trend che si protrae da anni causa un appannamento del pro lo internazionale della manifestazione a vantaggio di una maggiore focalizzazione sul mercato transalpino che, pur essendo il primo in Europa, ha penalizzato l’appeal di Sima agli occhi degli espositori internazionali.
Eima 2024 verso l’ennesimo successo
Da qui il tentato colpo di reni da parte degli organizzatori che hanno provato a sfidare Eima International candidandosi a diventare la manifestazione autunnale di riferimento negli anni pari, in alternanza con Agritechnica in programma negli anni dispari. Evidentemente senza successo, anche perché FederUnacoma ha accettato la sfida senza battere ciglio, sbaragliando nel 2022 la manifestazione transalpina sia in termini di espositori sia a livello di visitatori. Prima di subire un’ulteriore e più pesante débâcle, la scelta quindi di dare forfait, senza però precisare quale futuro attenderà Sima. Se tornerà nella tradizionale collocazione nel febbraio degli anni dispari, se si ritenterà tra due anni di s dare ancora Eima International o se sulla era di Parigi è calato definitivamente il sipario.
Titolo: Eima corre, Sima e Parigi out
Autore: Redazione