Stando ai programmi europei, per l’agrochimica si prospetta un futuro tendente alla riduzione degli impieghi per ettaro, da intendersi come chili distribuiti nel corso dell’annata agraria. Si tratta di proposte avanzate nell’ambito del programma “Green New Deal” che vede nel sotto-programma “Farm to Fork” la sua declinazione più strettamente agricola. A tali input si aggiungono poi i recenti incrementi dei costi dei concimi in dotti dalla guerra russo-ucraina, un ritorno che sta spingendo le aziende agricole verso un uso molto più accorto e mirato dei trattamenti di quanto non facciano le norme europee. Ne deriva che già oggi ogni chilo di fertilizzante acquistato debba essere impiegato con parsimonia e in maniera mirata al fine di non sprecarne o disperderne un solo grammo, obiettivo facile a proclamarsi ma un po’ meno a raggiungersi se non si dispongono di adeguate tecnologie come per esempio risultano essere quelle che i tecnici Kuhn hanno previsto sui loro nuovi distributori di concimi pneumatici “Aero 32.1”, operante in linea anziché a spaglio centrifugo.
Quest’ultima modalità operativa, tipica delle attrezzature convenzionalmente impiegate per distribuire fertilizzanti in polvere o granulari non permette in effetti di centellinare in maniera mirata adeguata la distribuzione, soprattutto quando si opera a bordo campo o si vuol lavorare in termini di agricoltura di precisione distribuendo il concime solo là dove necessita. Per questi motivi i distributori in linea Kuhn “Aero 32.1” operano sulla base di concetti completamente differenti rispetto a quelli tradizionali e decisamente orientati verso i più moderni indirizzi dell’agricoltura di precisione. Le attrezzature propongono infatti una barra ripiegabile in fase di trasporto sulla quale sono posizionate 24 calate verticali chiuse al loro vertice inferiore da ugelli dotati di palette orientabili.
La barra si propone per ora con una larghezza di lavoro di trenta metri, dimensioni che permette agli “Aero 32.1” di competere con i concimatori tradizionali anche in termini di capacità oraria quanto a ettari concimati, ma è già previsto che in un prossimo futuro si rendano disponibili larghezze più contenute fino a un minimo di 18 metri. Divisa in quattro sezioni, prevede alimentazioni dedicate per ogni sezione, attuate mediante specifici rulli dosatori ad azionamento idraulico che possono essere accesi, spenti e regolati individualmente. In tal modo diviene possibile per l’operatore modulare fino a quattro differenti dosi di fertilizzante, come pure spegnere le sezioni desiderate in funzione della conformazione del campo e delle mappe di prescrizione.
Controllo continuo della distribuzione
La regolazione della dose viene gestita in continuo tramite un sistema di pesatura del fertilizzante in via di erogazione sula base di una frequenza di misurazione al secondo che regola in automatico la quantità di concime rilasciato rendendo superflui i test di calibrazione. Il prodotto è inoltre contenuto in una tramoggia da tremila e 200 litri di capacità che assicura ottime autonomie permettendo di caricare fino a cinque sacconi di urea da 500 chili.
Poiché nel caso di cereali e mais ogni ettaro vuole una dose di 250 chili di urea, accade che con con un “Aero 32.1” si possano fertilizzare sino a dieci ettari con un solo carico, a vantaggio della riduzione dei tempi morti dovuti alle pratiche di ricarica delle attrezzature. Alta anche la resistenza agli agenti chimici, dal momento che i serbatoi per i fertilizzanti beneficiano di una doppia verniciatura a polvere che rende le pareti particolarmente resistenti alla corrosione. Quanto a precisione operativa, le attrezzature presentano diffusori con piastre d’urto orientabili tramite le quali il fertilizzante viene espulso omogeneamente verso il terreno grazie a un flusso d’aria di accompagnamento.
Per “Aero 32.1” di Kuhn il vento non è un problema
In tal modo la deposizione sul terreno risulta particolarmente precisa e poco influenzata da eventuali condizioni ventose, altro vantaggio rispetto alle attrezzature convenzionali che invece vedono la loro azione condizionata proprio dal vento. A conferma, il fatto che nelle prove effettuate da Kuhn la quantità di fertilizzante giunta al terreno operando in campo non ha mostrato differenze rispetto ai test effettuati al chiuso. Grazie a tali caratteristiche costruttive, gli “Aero 32.1” sono quindi in grado di spargere i fertilizzanti al suolo mantenendo la massima precisione anche quando si proceda lungo i bordi del campo, indipendentemente che si stiano distribuendo fertilizzanti fini, leggeri o composti, come per esempio urea o eventuali miscele, solitamente più difficili da distribuire su grandi larghezze con i normali spandiconcime centrifughi.
Ne deriva che fra i plus tecnici degli “Aero 32.1” vi è quindi anche una elevata flessibilità di impiego dal momento che l’indifferenza al vento amplia il ventaglio di condizioni metereologiche in cui è possibile operare lo spargimento in campo. Altra caratteristica di pregio infine quella di poter utilizzare le attrezzature anche per la distribuzione di pellet anti-lumache, formulati microgranulari di qualsivoglia natura e perfino semi minuti per la semina a spaglio di cover crops. Il tutto adottando per via opzionale l’apposito rullo dosatore fine.
Transformer in palmo di mano
La barra degli “Aero 32.1” è controllata idraulicamente, ripiegandosi posteriormente alla tramoggia durante le fasi di spostamento o di trasporto su strada.
Il ripiegamento posteriore rende quindi la sagoma particolarmente compatta, a garanzia della massima stabilità e sicurezza durante gli spostamenti. Da segnalare che la gestione dell’attrezzatura e dei bracci avviene tramite terminali Kuhn “Cci 1200”, ma può essere attuata anche da qualsiasi altro terminale Isobus eventualmente disponibile sui trattori. A questo può essere abbinato anche il joystick modello “A3”, per poter comandare le diverse funzionalità della macchina avendo tutti gli azionamenti in palmo di mano.
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Titolo: Con “Aero 32.1” di Kuhn concimazioni mirate e precise
Autore: Redazione