La crescente complessità del mercato globale della meccanizzazione agricola implica una segmentazione sempre più spinta dell’offerta, soprattutto nei range di potenze che coprono le principali attività delle aziende agricole europee, ossia movimentazioni zootecniche, lavorazioni superficiali del terreno, fienagione e trasporti su strada. Proprio per tale ragione, è quindi fondamentale per i costruttori saper proporre modelli appartenenti a serie contigue caratterizzati da differenze di potenze, passi e masse molto più ristrette che non in passato, una segmentazione fine in grado di rispondere a ogni singola esigenza applicativa in un’ottica di massimizzazione dell’efficienza operativa.
Claas serie “Elios 200” e “Elios 300”: due diversi profili di missione
Nascono proprio da tale filosofia le nuove serie “Elios 200” ed “Elios 300” di Claas, quattro aziendali, i primi, e tre utility, i secondi, che condividono la piattaforma progettuale, la classe di potenza e l’estetica improntata la family feeling Class, ma che si differenziano tra loro per passi, pesi e contenuti tecnici indirizzandosi verso due diversi profili di missione.
Gli “Elios 200” guardano in effetti principalmente alle manutenzioni e alle movimentazioni aziendali oltre che alle applicazioni zootecniche in virtù di masse nell’ordine dei tre mila e 500 chili e di passi pari a due mila e 186 millimetri, mentre gli “Elios 300” si orientano maggiormente alle attività di fienagione, alle lavorazioni superficiali del terreno e ai trasporti su strada meno impegnativi grazie a pesi superiori di un quintale circa e di passi maggiori di dieci centimetri.
Differenze contenute quindi, ma funzionali a supportare in modo specifico le diverse esigenze operative di ogni singola azienda agricola e le relative disponibilità in termini di investimenti in parchi macchine, obiettivo cui guarda anche la già citata classe di potenza che vede nella taratura del modello d’attacco della serie “Elios 200” la principale differenza tra le due famiglie a livello di range prestazionali.
Claas serie “Elios 200” e “Elios 300”, motori emissionati in stage V
Equipaggiata con un’unità quattro cilindri Fpt Industial “F34” da tre litri e 400 centimetri cubi, in luogo del quattro cilindri “F36” da tre litri e 600 centimetri cubi in appannaggio a tutti gli altri modelli “Elios 200” ed “Elios 300”, la versione “Elios 210” propone in effetti una potenza massima di 76 cavalli e una coppia massima di 309 newtonmetro erogata a mille 500 giri, prestazioni che unitamente a un passo contenuto entro i tre mila 260 millimetri di fatto ne enfatizzano le doti di versatilità e maneggevolezza soprattutto quando la macchina è impegnata in appezzamenti di dimensioni ridotte e all’interno di strutture caratterizzate da limitati spazi di manovra.
85, 92 e 103 cavalli, sempre con i valori di coppia massima stallati a mille 500 giri, sono invece le tarature massime erogate dai restanti tre modelli “Elios 200” e dalle altrettante versioni che fanno capo alla serie “Elios 300”, performance che se in termini di erogazioni sono pressoché sovrapponibili trovano però nelle soluzioni di trasferimento a terra le loro principali differenziazioni.
Gli aziendali “Elios 200” propongono infatti di serie una trasmissione meccanica a tre gamme e quattro rapporti che unitamente a un super riduttore mette a disposizione 24 velocità in avanzamento e altrettante in retro, gruppo integrabile in via opzionale con l’inversore elettroidraulico “Revershift” e con il powershift a due stadi “Twinshift” operante sulle marce avanti che rende le velocità disponibili 24+12.
“Revershift” e “Twinshift” sui “300”
I più strutturati utility “Elios 300” sono invece equipaggiati con una trasmissione a tre gamme e cinque marce che integra di serie sia l’inversore elettroidraulico “Revershift” sia il powershift a due stadi “Twinshift” così da realizzare un gruppo a 30 velocità in avanzamento e 15 in retro. Comuni alle due serie viceversa i gruppi di lavoro, alimentati in entrambi i casi da un impianto idraulico sdoppiato che mette a disposizione 27 litri al minuto per i servizi di bordo e 60 litri al minuto che asservono tre distributori meccanici e un sollevatore posteriore da 32 quintali di portata massima.
Quest’ultimo, in caso si debbano eseguire spesso applicazioni gravose in termini di assorbimenti idraulici, può peraltro essere sia alimentato da una terza pompa opzionale dedicata da 27 litri al minuto sia affiancato da un analogo gruppo anteriore anch’esso proposto in optional da 32 quintali di capacità massima.
Volumetrie e comfort di standard superiore
A eccezione della versione d’attacco “Elios 210” disponibile anche in versione piattaformata, tutti i restanti modelli che fanno capo alle serie “Elios 200” ed “Elios 300” sono equipaggiati con cabine di elevata volumetria in quanto destinati a operare per lunghi periodi di tempo se inseriti nell’ambito di organizzazioni agricole di medie e grandi dimensioni. Per questo motivo Claas ha curato con attenzione il comfort di bordo, prevedendo anche contenuti normalmente riservati ai trattori di classe superiore, come, per esempio, i sedili sospesi per via pneumatica, proposti di serie sugli utility “Elios 300” e in optional sugli aziendali “Elios 200”. I comandi sono inoltre concepiti in maniera molto razionale e concentrati sulla consolle di destra, i volanti sono regolabili sia in altezza sia in inclinazione e i tettucci prevedono sempre la botola trasparente per facilitare il lavoro quando si usa il caricatore frontale. Coerente con tale impostazione progettuale anche la climatizzazione, con quella forzata che può essere automatica e quella naturale indotta dalla possibilità di lavorare con lunotto e parabrezza aperti.
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Titolo: Claas serie “Elios 200” e “Elios 300”: volumetrie di standard superiore
Autore: Redazione