I sollevatori telescopici sono ormai diventati mezzi irrinunciabili nell’ambito della moderna agricoltura. Se fino a pochi anni fa il trattore equipaggiato con un tradizionale caricatore frontale era sufficiente per far fronte alle esigenze di movimentazione aziendale, oggi si rendono in effetti necessari mezzi specifici, in grado sia di accelerare al massimo le sempre più intensive attività quotidiane, sia di realizzare quella razionalizzazione dei parchi macchina che, consentendo l’impiego dei trattori esclusivamente nelle classiche lavorazioni in campo o nel trasporto su strada, rappresenta un passo quasi obbligato verso l’ormai irrinunciabile percorso di minimizzazione dei costi gestionali.
Rivisitazione profonda
Proprio quest’ultimo obiettivo è non a caso alla base del crescente successo commerciale vissuto dai sollevatori telescopici negli ultimi anni, un trend peraltro confermato dalle recenti scelte di Claas che non a caso ha rinnovato i suoi sollevatori telescopici serie “Scorpion” di fascia leggera e media, cinque modelli già presenti nei listini Claas e frutto della partnership instaurata nel 2017 dalla Casa di Harsewinkel con Liebherr, ma profondamente rivisti nelle prestazioni e a livello di contenuti tecnico-funzionali per offrire doti di efficienza operativa superiori in un segmento di mercato che guarda specificamente alle necessità applicative delle aziende zootecniche e delle realtà a vocazione mista. Denominati “733”, “1033”, “638”, “738” e “742”, gli “Scorpion” di fascia leggera e media model year 2025 propongono in effetti portate maggiorate fino a 300 chili, capacità di carico che sul modello più prestazionale “742” possono raggiungere i quattro mila e 200 chili a fronte di altezze massime di lavoro nell’ordine dei sette metri e tre centimetri, con quest’ultimo parametro superato a livello di prestazione massima dalla versione “1033”, in grado di toccare i dieci metri alzando carichi fino a tre mila e 300 chili, il medesimo parametro proposto dal modello “733”.
Claas “Scorpion”, massima stabilità in condizioni limite
Performance differenziate che privilegiano la portata o l’altezza in funzione delle esigenze di ogni singola azienda agricola quindi, frutto di una progettazione incentrata sulla presenza di un passo maggiorato di 100 millimetri rispetto ai modelli di precedente generazione per garantire maggior stabilità alle macchine quando chiamate a lavorare in condizioni limite. Guarda al medesimo obiettivo anche l’ottimale distribuzione dei pesi tra avantreno e retrotreno, dote che assicura ai sollevatori telescopici la possibilità di operare senza difficoltà anche sui terreni più difficili e accidentati, ambiti nei quali il lavoro è ulteriormente agevolato dalla presenza del sistema di assistenza “Smart Loading” che, oltre a garantire la corretta gestione delle performance della macchina attraverso un sistema di protezione automatico contro i rischi di sovraccarico, permette di regolare in automatico la velocità di abbassamento della benna e di di pre-impostare una specifica posizione in funzione dell’attività condotta, richiamabile in qualsiasi momento dall’operatore attraverso un tasto posto sul joystick dedicato alla gestione del braccio telescopico.
All’ottimizzazione delle attività e in particolare degli assorbimenti energetici è inoltre preposto il sistema “Dynamic Power” che regola automaticamente il regime di rotazione del motore, un Liebherr a quattro cilindri e da tre litri e 600 centimetri cubi tarato a 143 cavalli, in funzione dell’angolo del già citato joystick dedicato alla gestione del braccio telescopico e quindi alla velocità di sollevamento e di carico desiderate. Grazie a ciò, le macchine sono in grado di garantire cicli di lavoro più rapidi ed efficienti, obiettivo cui mira anche la nuova trasmissione “Varipower 3”, disponibile in optional per i modelli “738” e “742” e realizzata mediante l’abbinamento di due motori idraulici, che assicura una forza di trazione superiore del 20 per cento rispetto a quanto proposto dal gruppo “Varipower 2” che equipaggia di serie tutti gli “Scorpion” di fascia leggera e media, dote che si rivela particolarmente preziosa quando i mezzi sono impegnati nei traini su strada.
Ergonomia superiore
Le cabine degli “Scorpion” di nuova generazione sono frutto di un’attenta progettazione volta a trasporre anche nel segmento dei sollevatori telescopici le doti di ergonomia proprie dei vani che equipaggiano i trattori Claas. In tale ottica, la volumetria interna è stata maggiorata rispetto ai modelli precedenti, così da rendere i vani veri e propri luoghi di lavoro confortevoli in ogni stagione dell’anno. A tale obiettivo concorre inoltre la presenza di sedili sospesi per via pneumatica e di un impianto di climatizzazione integrale, mentre guarda invece alla produttività sia il parabrezza monoblocco che assicura la piena visibilità dell’area di lavoro, sia lo schermo da tre pollici e mezzo di diagonale che permette agli operatori di avere sempre sott’occhio i principali parametri funzionali del sollevatore, quali, per esempio, la velocità, la tipologia di sterzo e lo stato dell’impianto idraulico.
Titolo: Claas “Scorpion” model year 2024, salto generazionale
Autore: Redazione