Carri trinciamiscelatori Kuhn, questione di mobilità

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Fissi, trainati o semoventi. I miscelatori zootecnici proposti da Kuhn agli allevamenti delle bovine sono organizzati sulla base di tre diverse famiglie ciascuna delle quali punta a soddisfare ben precise esigenze gestionali. Al top dell’offerta si collocano ovviamente i miscelatori semoventi, in particolare le macchine a due coclee serie “Spw Intense” ed “Spw Power”, mosse rispettivamente da motori Volvo a sei cilindri, per 250 cavalli di potenza massima, e da motori John Deere da 170 cavalli, entrambi emissionati stage V.

I carri serie “Spw Intense” sono disponibili in quattro versioni da un minimo di 14 a un massimo di 27 metri cubi, idonei quindi per alimentare mandrie da 75 a 215 lattifere. I quattro modelli di “Spw Power” hanno invece il proprio punto di forza nella compattezza, risultando al di sotto dei tre metri di altezza pur proponendo capacità da 18 a 22 metri cubi. Sono quindi macchine destinate agli allevamenti che richiedono di elevate prestazioni, ma che necessitano ingombri ridotti. In entrambi i casi, dovendole macchine operare in maniera il più possibile continuativa per ammortizzare in tempi brevi l’investimento, Kuhn ha previsto di equipaggiarle con cabine climatizzate e insonorizzate ad alta visibilità “VisioSpace”, la cui dominanza visiva è del 20 per cento superiore rispetto ai normali standard di settore, e con sistemi di sterzo di tipo integrali, soluzione che enfatizza la maneggevolezza delle macchine quanto portate a operare in ambienti angusti. Ad agevolare ulteriormente il lavoro provvede poi anche la possibilità di dar luogo a una razionale ripartizione della potenza idraulica in entrata sulla fresa e sulle coclee, opzione che assicura anche una miscelazione sempre ottimale delle diverse razioni.

A fine miscelazione subito in trincea

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Queste ultime, una volta pronte sono distribuite tramite tappeti trasversali pilotabili dalla cabina sia in termini di velocità di scarico sia di precisione del posizionamento, fattore importante per evitare che le razioni possano essere inquinate da eventuali materiali estranei presenti sui pavimenti delle corsie. Le stesse attenzioni avanzate per sostenere la qualità delle razioni sono ovviamente presenti anche sui miscelatori trainati serie “Profile”, suddivisa in sottoserie a seconda che nei cassoni operino una o due coclee, e la serie “Euromix”, che di coclee ne propone invece tre. I modelli serie “Profile”, disponibili anche in versione “Plus” inclusiva della turbina per la distribuzione della paglia, sono contraddistinti da sigle che descrivono i sistemi di distribuzione e il design della vasca, con la lettera “C” identifica la presenza di un tappeto per lo scarico trasversale, mentre la “D” implica un sistema di distribuzione laterale e le lettere “S” o “L” che invece fanno riferimento a vasche strette o larghe. Ne derivano mezzi siglati “Cs”, “Ds”, “Cl” e “Dl” che nel loro insieme realizzano un ampio range di proposte in termine di capacità volumetriche. Si passa infatti dai 9-17 metri cubi dei “Profile” a una coclea, orientati ad allevamenti che gestiscono fino a un massimo di 150 capi, ai 12-34 metri cubi proposti dai modelli a due coclee, che guardano a mandrie fino a 265 capi. Al top per capacità i modelli “Euromix”, a tre coclee e disponibili nelle versioni “Cl” e “Dl”, le cui vasche da 28, 33, 39 o 45 metri cubi di capacità possono asservire anche stalle che ospitano fino a 360 lattifere. In gamma, come accennato, anche vasche di miscelazione in postazione fissa alimentate da motori elettrici.

Fanno capo alla serie “CentralMix” e si propongono in cinque modelli per volumi di miscelazione compresi fra i quattro e i 45 metri cubi di capacità. Tale parametro incide ovviamente sulle potenze dei motori elettrici che vanno da un minimo di 18 chilowatt e mezzo a un massimo di 110 chilowatt operando sempre in termini di massima silenziosità. Da segnalare, una volta che le razioni sono state messe a punto dalla macchina, la possibilità offerta da Kuhn di provvedere alla loro distribuzione tramite carrelli di distribuzione elettrici a guida autonoma, soluzione che minimizza i costi di produzione indotti dalla manodopera. 

Evolutivamente connessi

Anche Kuhn ha investito con decisione nel settore dell’interconnessione delle macchine per via digitale. A tale traguardo guardano i sistemi afferenti alla piattaforma “Kuhn Connect”, funzionale ai concetti di agricoltura 4.0, di agricoltura di precisione e a tutto ciò che riguarda le macchine operanti secondo protocolli isobus. Il tutto, tramite i terminali “Cci 800” o “Cci 1200” collegati a internet, usufruendo delle funzioni avanzate offerte dai pacchetti “Kuhn Cci Connect Lite” e “Kuhn Cci Connect Pro”, volti a ridurre i tempi di inattività, nonché ad assistere e aiutare gli operatori da remoto, trasferendo i dati a distanza in modo efficiente.

Titolo: Carri trinciamiscelatori Kuhn, questione di mobilità

Autore: Redazione

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