Le stalle vanno rifornite di alimenti 365 giorni l’anno e 366 negli anni bisestili. Per far ciò servono dotazioni costanti di foraggi, sia in guisa di mangimi, sia di insilati. Questi ultimi possono essere realizzati utilizzando colture fra loro differenti, fatto che permette anche di aumentare la diversificazione aziendale ripartendo il rischio di impresa tramite oculate rotazioni agronomiche. Per esempio, nella seconda metà di Maggio è l’orzo a essere raccolto e insilato in forma di balle o nelle apposite trincee aziendali. Da Luglio sarà poi il mais di prima semina a finire nelle trincia semoventi partendo dagli ibridi più precoci, solitamente appartenenti a classi Fao 400 e 500, proseguendo poi con gli ibridi più tardivi come quelli di classe Fao 600 o 700.
Quasi un mese per la zootecnia
Da fine Settembre sino a Ottobre inoltrato il mais prosegue poi ancora in veste di protagonista nelle pratiche che guardano alla zootecnia professionale sia per quanto riguarda le varietà da granella sia per quelle da trinciato. A inizio Autunno si accavallano infatti le raccolte dei mais di prima e di seconda semina, con questi ultimi posti a dimora dopo la raccolta dei cereali a paglia come orzo e triticale, utilizzati ora come foraggi e ora per la produzione di biogas. Indipendentemente però dal tipo di raccolto e dal momento in cui questo viene processato, l’intera catena del lavoro deve essere coerente in termini di efficienza e velocità delle pratiche sviluppate in campo, su strada e in azienda. La raccolta in sé non rappresenta un fattore limitante, specie se avviene tramite grandi macchine semoventi dalle potenze alquanto generose. In tal senso, le serie “Big X” e “Big M” di Krone offrono modelli alto performanti che ben si adattano a differenti profili di missione e disponibilità di budget, pur garantendo la massima efficienza operativa.
Due diversi profili di missione
Le prime guardano alla trinciatura di mais e di altre foraggere erbacee, queste ultime da sistemare dopo lo sfalcio in andane funzionali alla successiva raccolta. Le seconde risultano invece soluzioni ideali proprio per lo sfalcio e l’eventuale condizionamento delle foraggere autunno-vernine e delle leguminose come l’erba medica, anch’esse raccoglibili in seguito dalle “Big X”. Il lavoro di tali grandi macchine semoventi non va però vanificato da una traslazione dei materiali in azienda lenta e poco efficiente.
Il trasporto su strada e le fasi di scarico devono quindi allinearsi ai livelli di efficienza offerti dai cantieri di raccolta, velocizzando al massimo i tempi di esecuzione. Il tempo è infatti denaro, soprattutto pensando che, stando ai listini ufficiali, un contoterzista alla guida di una mietitrebbia o di una trinciacaricatrice semovente può chiedere cifre importanti. Nel primo caso, per il mais da granella si parla di una forbice fra i 140 e i 190 euro all’ettaro in funzione della superficie. Più ridotta questa si presenta, più alto il prezzo a ettaro. La trinciatura è ancora più costosa, toccando i 300 euro all’ettaro che divengono 380 in caso di trasporto entro un chilometro dal campo. Considerando un prezzo della granella che nell’autunno 2023 era di poco superiore ai 220 euro la tonnellata, l’opera dei contoterzisti implica un costo fra l’otto e il 15 per cento della produzione lorda vendibile media. Meglio quindi che l’intero processo di raccolta e trasporto sia il più efficiente possibile.
Carri Krone serie “Ax” e “Tx”, capacità e velocità operative
A giocare in tal senso sono due specifiche caratteristiche dei carri da trasporto: elevati volumi di carico al fine di ridurre al minimo i viaggi da e per i campi e una concezione costruttiva che li renda particolarmente veloci nel depositare granelle o trinciati negli essiccatoi o nelle trincee. Rispondonbo appieno a tali esigenze i carri da trasporto di Krone serie “Tx”, due i modelli siglati “Tx 460” e “Tx 560” che si offrono con volumetrie rispettive di 46 e 56 metri cubi cui corrispondono capacità di trasporto pari a 27 e trenta tonnellate. Durevoli e robuste, le due soluzioni proposte da Krone spiccano anche per le loro flessibilità e poliedricità di impiego, potendo caricare qualsiasi tipo di granella e di foraggio sfuso. Indipendentemente dal materiale da trasportare le caratteristiche costruttive dei carri assicurano inoltre sempre la massima efficienza in termini di velocità di scarico grazie a sistemi brevettati che riducono significativamente i tempi di fermo necessari per depositare i volumi conferiti in azienda.
Geometrie strutturali dedicate
Tali operazioni vengono inoltre espletate dai “Tx” in modo progressivo, veloce e completo grazie alla generosa sezione libera che si genera all’apertura del portellone posteriore e alle speciali geometrie costruttive dei vani, dotati di doppio fondo mobile. Sono inoltre realizzati in forma conica per agevolare il completo svuotamento e il già citato doppio fondo mobile spinge il carico verso il fondo del carro operando a velocità diverse fino a un massimo di 34 metri al minuto. Ciò grazie a un sistema di catene che operano indipendentemente dal circuito idraulico del trattore e che oltre ad agevolare gli scarichi agevolano anche le fasi contrarie, i carichi.
I carri Krone serie “Ax” e “Tx” anche a favore della trazione
Il doppio fondo mobile risulta infatti inclinato anteriormente, creando in tal modo le condizioni ottimali affinché il carico delle masse inizi a favore della prima parte del rimorchio spostando in avanti il baricentro del carro e assicurando di conseguenza una maggior capacità di trazione alle ruote posteriori del trattore. Tornando allo scarico va poi segnalato che la sua efficienza complessiva é ulteriormente esaltata da un’apposita protezione anti-incastro pivottante, la cui presenza gioca anche a favore di un’ulteriore sicurezza operativa. Nel caso si volesse poi enfatizzare ulteriormente lo scarico è possibile dotare i carri di due rulli dosatori laterali che oltre ad accelerare il prodotto lo scaricano anche in maniera progressiva e omogenea.
Scarichi in meno di un minuto
Così equipaggiati i “Tx” danno vita alle loro versioni “D”, capaci a ridurre a meno di un minuto i tempi di scarico anche a fronte dei massimi volumi dei carri, 56 metri cubi.
Più volumi e meno operazioni
Oltre al mais di inizio Autunno possono essersi resi disponibili anche gli ultimi sfalci delle foraggere da fieno, prodotto che può essere vantaggioso trasportare in azienda sfuso anziché pressato in balle tonde o quadre. Tale approccio tecnico elimina infatti alcune operazioni quali la pressatura e la raccolta in campo delle balle stesse.
Entrambe le pratiche richiedono uno specifico passaggio di altrettanto specifiche macchine, le rotopresse o grandi presse quadre per la realizzazione delle balle e, per la loro raccolta, di cantieri composti da carri da trasporto abbinati a sollevatori telescopici o a trattori dotati di sollevatore anteriore. L’alternativa a tale complessità operativa sono i rimorchi autocaricanti Krone serie “Ax”, declinati in tre modelli dalle capacità di 25, 28 e 31 metri cubi e siglati “Ax 250”, “Ax 280” e “Ax 310”. I primi due modelli sono disponibili anche in versione “L”, larga, o “Gl”, con pianale ribassato anteriormente e fondo mobile azionato da una catenaria e regolazione continua coadiuvata da rulli dosatori dotati di denti a “V” mentre sono comuni i pickup dal fronte operativo di un metro e 80 centimetri e dotati di un rotore di taglio largo un metro e 47 centimetri per un diametro di 76 centimetri. Presenta sei file di denti disposte a spirale che convogliano il raccolto verso 32 coltelli capaci di tagli netti e precisi che danno luogo a frammenti da 45 millimetri di lunghezza.
Titolo: Carri Krone serie “Ax” e “Tx”, linea diretta dal campo alla trincea
Autore: Redazione