Esplorare nuove soluzioni propulsive per interpretare le politiche di transizione energetica nel modo più adatto a ogni specifica esigenza operativa. È questa la filosofia progettuale alla base del transporter “Ec70” presentato in anteprima a Eima 2024 da Caron, un prototipo full electric sviluppato dalla Casa vicentina con l’obiettivo di valutare l’applicabilità della propulsione a emissioni zero soprattutto in quegli ambiti operativi nei quali l’utilizzo di mezzi silenziosi e non inquinanti rappresenta un vantaggio al momento dell’assegnazione dei servizi manutentivi pubblici.
Dai parchi alle spiagge
Applicazioni comunali nelle zone a traffico limitato quindi, così come la gestione del verde all’interno di parchi e giardini urbani piuttosto che la manutenzione delle spiagge e degli stadi, tutti profili di missione cui “Ec70” è in grado di rispondere senza pagare dazio in termini prestazionali rispetto a un modello di pari categoria equipaggiato con un tradizionale motore endotermico grazie a un powertrain strutturato sulla base di un’unità elettrica sincrona a magneti permanenti da 50 kilowatt di potenza massima, circa 68 cavalli equivalenti, e da 300 newtonmetro di coppia di punta.
Alimentato da un pacco batterie agli ioni di litio da 35 kilowattora, operante a 350 volt e in grado di supportare modalità d ricarica fino a 22 kilowattora, il motore dedicato alla trazione può essere peraltro affiancato da una seconda unità elettrica riservata all’azionamento della presa di forza, soluzione che di fatto consente a “Ec70” di utilizzare le sempre più numerose attrezzature a controllo elettrico per realizzare cantieri di lavoro completamente ecosostenibili.
Nessuna penalizzazione prestazionale
Un’attitudine virtuosa nei confronti dell’ambiente che, come detto, non va comunque in alcun modo a ledere le tradizionali capacità operative offerte dai transporter Caron, complice anche la presenza di una trasmissione a due velocità, una lenta per le lavorazioni di precisione e l’altra veloce per i trasferimenti su strada, che assicura alla macchina la capacità di superare pendenze fino al cento per cento anche a pieno carico, quindi con massa complessiva fino a cinque mila chili.
Anche la funzione retarder
All’ottimizzazione della gestione del powertrain elettrico concorre infine un sistema di frenata rigenerativa regolabile e integrante la funzione retarder che durante la marcia, soprattutto in discesa, consente di rallentare la macchina semplicemente rilasciando l’acceleratore, demandando l’effetto frenante all’azione di resistenza realizzata dal motore elettrico.