In base alle analisi svolte sull’anno 2019 e pubblicate sulla rivista “Frontiers in Psychology” han parlato delle carni sintetiche, ottenute cioè in laboratorio, ben 12 mila e 900 articoli pubblicati su media generalisti e solo 327 pubblicati su riviste scientifiche.
Carne sintetica, troppa propaganda
Sui surrogati della carne, dunque, molto s’è detto e spesso in chiave apologetica, ma poco si è fatto per comprenderne i reali impatti ambientali. I consumi di acqua, per esempio, sono più o meno gli stessi avanzati dalla carne tradizionale, con valori compresi fra 367 e 521 litri per chilo di prodotto finito a fronte dei 313 litri di acqua necessari per produrre un chilo di carne di pollo, dei 460 per un chilo di carne di maiale e dei 550 litri per un chilo di carne di manzo. La carne sintetica è inoltre perdente sul piano delle emissioni alla luce dei suoi processi di produzione energivori nè va meglio in termini di normative.
Per sviluppare le colture cellulari servono infatti ormoni e nutrienti. I primi sono attualmente proibiti in Europa, i secondi derivano comunque da sieri prodotti in allevamenti tradizionali. Quando inneggiano ideologicamente alla carne sintetica meglio quindi farebbero se ragionassero in concreto accettando l’idea che ogni medaglia ha il suo rovescio.
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Titolo: Carne sintetica, troppa propaganda
Autore: Redazione