I consumatori italiani dimostrano un atteggiamento aperto nei confronti di alimenti che possono essere utilizzati in sostituzione della carne, posizionandosi tra i più possibilisti in Europa. A segnalarlo è una ricerca condotta da Cps GfK, un gruppo internazionale specializzato in ricerche di mercato, che sulla base di 15 mila interviste effettuate in 21 Paesi del Vecchio Continente ha recentemente raccolto le opinioni dei cittadini comunitari sulla carne coltivata.
Nel Belpaese il 40 per cento si è in effetti dichiarato disposto a provarla, mentre il 20 per cento si è detto già convinto che la integrerebbe regolarmente nelle proprie abitudini alimentari. Un atteggiamento generalmente positivo che accomuna quindi il 60 per cento degli intervistati, a fronte di un 27 per cento che non sarebbe intenzionato a provarla e un ulteriore sette per cento che già ora non mangia carne e non intende cambiare abitudini alimentari in futuro.