È stata lanciata in occasione di Conexpo, a Las Vegas, la nuova piattaforma Caterpillar da 13 litri di cubatura tesa a definire la nuova generazione delle unità “Cat C13d”, motori completamente riprogettati per raggiungere nuovi livelli di performance in termini di densità di potenza e coppia mediante un incremento dell’efficienza e per dar luogo alla massima flessibilità applicativa nel segmento heavy-duty off-higway.
I nuovi sei cilindri in linea americani saranno offerti con otto tarature di potenza e copriranno un range di potenze compreso fra i 340 ai 515 chilowatt, ossia tra i 456 e i 690 cavalli, con una coppia massima quantificata in tre mila 200 newtonmetro. Tutte le tarature ovviamente rispetteranno gli standard omologativi Stage V, Tier 4 Final in termini di emissioni e saranno resi disponibili senza dover intervenire sui layout o sui gruppi di servizio. Ne deriva che la nuova unità “Cat C13d” dovrebbe coprire con un’unica base motoristica livelli di potenza e coppia oggi erogati da motori le cui cubature spaziano da 13 a 15 a 18 litri nella versione a singolo turbocompressore.
“C13” di Caterpillar: uno e trino
Dimensionalmente simile alle precedenti unità “C13”, il nuovo motore risulta più leggero, mille e 134 chili il peso, grazie a un’ottimizzazione fine dei componenti strutturali, miglioramento cui si è peraltro affiancato, stando alle dichiarazioni della Casa, un incremento della resistenza e dell’affidabilità degli stessi componenti. Rispetto alle precedenti unità “C13” la nuova piattaforma promette inoltre un 20 per cento in più di potenza con regimi di attacco della coppia inferiori del 25 per cento.
Migliorata anche l’operatività. Le nuove unità possono infatti operare senza aver bisogno di preparazioni specifiche ad altezze massime di circa tre mila 660 metri, il doppio rispetto alle attuali unità Cat, e sopportando temperature ambientali più estreme, comprese fra i 40 gradi centigradi sottozero e i 60 sopra. Connotazione specifica anche un design che ha favorito l’integrazione dei componenti riducendo del 45 per cento lo sviluppo delle connessioni, soluzione che minimizza i rischi di perdite dei fluidi di servizio e che ha permesso di estendere gli intervalli di manutenzione a mille ore di funzionamento.
In vista dell’inseverimento delle norme anti inquinamento e in un’ottica di operatività globale, le nuove unità sono state progettate anche per funzionare con carburanti derivati da fonti rinnovabili quali il biodiesel e sono anche già pronte per sopportare quelle modifiche necessarie per permetter loro di operare con gas naturale e idrogeno.
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Titolo: “C13” di Caterpillar: uno e trino
Autore: Redazione