Un trattore di bassa potenza, ma di elevata funzionalità. Ottimo quale mezzo di supporto per le aziende agricole e zootecniche, ideale in serra, perfetto per l’hobbyfarm e a suo agio anche nelle manutenzioni del verde. La stessa versatilità d’uso che caratterizza tutte le macchine a marchio Bcs
L’aggettivo “vivido” in italiano è sinonimo di “brillante”, attributo che ben sintetizza il carattere e la funzionalità dei trattori di attacco alla gamma Bcs, quei “Vivid 400” che si differenziano dagli specialistici del gruppo per la struttura dei loro carri, di tipo tradizionale. Niente motore a sbalzo quindi e niente ruote isodiametriche, con queste ultime sostituite da pneumatici posteriori le cui misure di calettamento possono arrivare a venti pollici a fronte di una larghezza ribassata al 70 per cento, gomme importanti cui si abbinano sull’anteriore pneumatici di pari fattura da 7.00-12. Così equipaggiati i “Vivid 400” possono dar sfoggio di capacità di carico superiori agli standard di categoria e far fronte ad attività di pari levatura, impegni sostenuti con successo grazie anche alla generosità del motore, un quattro cilindri Kohler serie “Kdw 1404” operante mediante alimentazioni indirette. Tale connotazione, sinonimo di funzionamento silenzioso ed esente da ruvidità, molto concorre a rendere la macchina ideale per sostenere le manutenzioni del verde professionali, complice anche la possibilità di sostituire i pneumatici agricoli con gomme garden. Tali gruppi si rivelano ottimi anche per far fronte ad attività in serra e negli interni degli allevamenti zootecnici , tutte applicazioni in cui si rivelano preziose anche le dimensioni ridotte della macchina che si propone con una lunghezza di due metri e 70 centimetri e una larghezza che può scendere alle soglie del metro. Alla maneggevolezza e all’agilità guardano invece il peso limitato a 11 quintali e soprattutto il passo di soli 730 centimetri che permette di realizzare raggi di volta al limite dei 270 centimetri, prestazione che non viene lesa se si lavora con la doppia trazione inserita. A realizzare la massima facilità di guida provvede poi l’impostazione prettamente meccanica di tutti gli azionamenti, a partire dalla trasmissione a dodici rapporti resi disponibili anche in retro da un inversore sincronizzato. Il gruppo si abbina a un differenziale posteriore bloccabile che agisce su riduttori epicicloidali, soluzione diversa da quella prevista sull’avantreno a portale previsto per realizzare la massima luce a terra possibile. Così concepito “Vivid 400” può affrontare qualsiasi fondo, fermo restando che le prestazioni motoristiche e la capacità del sollevatore posteriore, sette quintali, orientano la macchina verso attività di supporto e manutenzione piuttosto che alle lavorazioni del terreno, processi questi ultimi che “Vivid 400” sostiene comunque egregiamente se attuati su parcelle di area limitata. Proprio alla luce di tali applicazioni Bcs ha in effetti equipaggiato la macchina con un sollevatore posteriore capace di sette quintali di portata e controllabile in posizione e sforzo oltre che di presa di forza operante sia a 540 giri al minuto sia in maniera sincronizzata al cambio. Di serie anche un’idraulica a centro aperto da quasi 22 litri di olio in grado di azionare anche eventuali caricatori anteriori mentre sono in optional i gruppi anteriori costituiti dal sollevatore e dalla presa di forza, col primo capace di tre quintali e mezzo di portata, e una eventuale presa di forza ventrale. Di fatto un vero trattore agricolo compatto e leggero che si rivela tale anche a livello di comfort. La poltrone dell’operatore è in effetti staffata su una piattaforma ben isolata dal carro, è regolabile ammortizzata e in opzione può anche essere molleggiata con gruppi elastici specifici. Tutti i comandi sono inoltre sottomano, complici le dimensioni della macchina, il tunnel centrale non è troppo invasivo e nessun azionamento dà segni di ruvidità o indecisione.