Una legge specificamente destinata a consentire in Italia la sperimentazione in campo delle nuove biotecnologie applicate all’agricoltura sarà approvata entro la fine dell’anno in corso. Ad annunciarlo lo scorso mese di marzo è stato il Governo in occasione della presentazione del documento sulle nuove tecniche genomiche “genome editing” e “cisgenesi” redatto da Crea, il Consiglio per la ricerca in agricoltura.
Una legge attesa da anni
Se confermata, la nuova normativa sarebbe quindi la risposta attesa dai rappresentanti del comparto primario che chiedono da tempo la possibilità di testare le nuove tecniche di evoluzione assistita, equiparate nel 2018 da una sentenza della Corte di giustizia europea agli ogm di vecchia generazione e quindi sostanzialmente vietati nel Vecchio Continente. Ciò a dispetto di quanto accade nel resto del Mondo, dove tali tecniche sono state distinte dagli organismi geneticamente modificati e quindi autorizzate da anni.
Il documento del Crea
La medesima conclusione a cui è appunto arrivato il documento presentato dal Crea che ha infatti rimarcato la distinzione tra ogm e le nuove tecniche genomiche che non contemplano mutazione genetica né l’inserimento di geni esterni, ma riproducono con maggior precisione quanto avviene da sempre in natura.
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Titolo: Biotecnologie applicate all’agricoltura, in arrivo una legge
Autore: Redazione