Anche quest’anno la rivista Macchine Trattori ha stilato le classifiche definitive dei 100 trattori più diffusi sul mercato italiano nell’ambito del “Best Seller Award 2021”. Le macchine sono state identificate sulla base di dieci top ten divise per categoria, più una assoluta.
- Introduzione
- Classifica assoluta
- Compatti, utility e aziendali
- Multiuso, potenze medio alte e alte potenze
- Super trattori, specialistici e cingolati
- Isodiametrici
Introduzione
Le classifiche “Best seller award” stilate da Macchine Trattori sono relative ai mezzi più immatricolati nel corso di ogni anno solare. Si basano su analisi e interviste condotte nel corso dell’intero anno e, soprattutto, su dati ufficiali diffusi dalla Motorizzazione Civile. Non sono quindi valutazioni o riconoscimenti calati dall’alto sulla base di decisioni prese da giurie più o meno competenti e affidabili nei giudizi. Derivano quindi da dati oggettivi. Si precisa che nelle classi in cui sono presenti trattori aventi i medesimi volumi di immatricolato gli stessi trattori sono proposti in ordine alfabetico.
Classifica assoluta
Il mercato trattori 2021 si è chiuso con 24 mila e 361 immatricolazioni. La parte del leone l’han fatta i campo aperto, con circa 12 mila e 300 macchine. Ma non sono assolutamente disprezzabili i volumi maturati dai trattori specialistici, sei mila e 64 pezzi, e quelli isodiametrici, tre mila e 214 macchine. I cingolati, trattori tipicamente italiani, han chiuso la stagione inserendo sul mercato mille e 337 macchine. Mentre i compatti han fatto registrare mille e 443 immatricolazioni, unica classe che ha fatto registrare un leggerissimo calo, 14 macchine, rispetto al 2020.
Comune a quasi tutte le classi la crescita delle potenze medie acquistate. Fenomeno indotto sia dagli aiuti sia dalla lenta ma costante aggregazione delle aziende agricole più piccole all’interno di organizzazioni più strutturate. La classifica assoluta definitiva premia anche quest’anno “T4.100” di New Holland. Come molte delle macchine nelle classifiche 2021 presente anche nella “Top Ten” 2020. Basti pensare a tale proposito che nella classifica assoluta ben cinque macchine su dieci sono le stesse che furono proposte dalla medesima classifica l’anno prima e altre tre sono solo modelli diversi per potenza di altrettanti mezzi 2020. Di fatto solo due trattori su dieci, Fendt “Vario 211 F” e Antonio Carraro “Tigre 3200” sono delle new entry. Ma solo il primo è di lancio recente, nel 2020. Facile ipotizzare quindi che per vedere in classifica i modelli che le Case hanno introdotto a listino nel 2021 si debba attendere fino alla fine di quest’anno. Sperando però che i costruttori superino i problemi di approvvigionamento delle materie prime e dei componenti che attualmente stanno rallentando le catene.
Compatti, utility e aziendali
Ci si aspettava il boom e boom è stato. Gli aiuti varati nel 2020 per agevolare il ricambio dei parchi macchine aziendali sostituendo i trattori più obsoleti con macchine moderne e interconnesse han dato i loro frutti. Non c’è una sola Top Ten che non veda i volumi dei modelli in elenco crescere in maniera esponenziale. Basti pensare a tale proposito che il leader assoluto, New Holland “T4.100”, anche nel 2020 fu il trattore più venduto in Italia. Ma con 256 unità contro le 379 del 2021, il 33 per cento in più.
Multiuso, potenze medio alte e alte potenze
Nella classe “D”, i trattori multiuso, l’attuale leader, John Deere “6120M”, è stato invece acquistato da 257 aziende. A fronte delle 53 che l’avevano fatto proprio nel 2020 e delle 101 unità che, sempre nel 2020, avevano decretato il successo di New Holland “T6.180” nella stessa classe. Solo due esempi. A conferma dell’importante trend di crescita che però non è stato ancora sostenuto dai modelli 2021 ma da quelli 2020 o addirittura 2019.
Super trattori, specialistici, cingolati
Tornando alle classifiche attuali si nota poi come quelle relative ai trattori da campo aperto di bassa e media potenza siano saldamente presidiate dai trattori nazionali. Macchine che però perdono posizioni man mano che le prestazioni crescono fino a essere quasi estranee alle alte e altissime potenze. Una situazione che sicuramente non si lega alla qualità dei prodotti nazionali, all’ampiezza della loro offerta, ai contenuti tecnici o ai relativi listini. Ma a un immaginario collettivo di settore che da sempre guarda oltralpe nel momento in cui deve acquistare un mezzo di alta potenza.
Scelta peraltro giustificata alla luce delle qualità, dell’affidabilità, delle prestazioni e dei contenuti dei trattori esteri. Ma su cui le organizzazioni agricole dovrebbero riflettere. Soprattutto nel momento in cui protestano contro le aziende di trasformazione quando importano derrate dall’estero appellandosi al Made in Italy. O a false forme di patriottismo. Falsi patriottismi perché di fatto si protesta solo per interessi personali e non di bandiera.
Isodiametrici
Senza fare dello stupido sciovinismo sarebbe logico guardare verso l’estero quando l’industria trattoristica nazionale non offre prodotti competitivi con quelli stranieri. Ma accettando l’idea che se questi ci sono un filino di nazionalismo non guasterebbe. Il problema non si pone per ora a livello di trattori specialistici e isodiametrici. Classi dominate dai prodotti nazionali. Sebbene sulla prima, già da due anni, si è affacciato il marchio Fendt. Marchio che ha anche introdotto una soluzione tecnica, la trasmissione continua, rimasta esclusiva per un lungo periodo di tempo.
Best Seller Award 2021: classifiche definitive