I livelli di protezione offerti da una cabina di un trattore a quanti lavorano al suo interno sono stati definiti dalle più recenti norme europee, le Din En 15695, sulla base di quattro classi la prima delle quali non offre alcuna protezione contro le infiltrazioni di polveri, liquidi e vapori. In tale categoria rientrano di fatto solo i tettucci protettivi nei confronti di sole e pioggia mentre le cabine vere e proprie devono risultare omologate almeno in classe due. Devono quindi prevedere soluzioni atte a proteggere l’operatore dalle infiltrazioni di polveri lasciando ai vani omologati in classe tre il compito di integrare anche protezioni contro le infiltrazioni da liquidi.
In entrambi i casi è prassi che le parti mobili dei vani siano dotate di specifiche guarnizioni e che l’aria lavorata dal sistema di ventilazione sia filtrata prima di accedere al vano. Tali soluzioni offrono dunque un buon grado di protezione nei confronti degli inquinanti solidi e liquidi, ma nulla possono contro i vapori che aleggiano esternamente al cantiere di lavoro se questi è impegnato in trattamenti fitosanitari avanzati con i nebulizzatori di ultima generazione, quelli che operano dando origine a spray finissimi, a tratti vere e proprie nebbie. Per fermare anche tali sostanze, di fatto le più nocive per la salute se l’operatore è loro esposto in maniera continuativa, si deve fare di più.
Carboni attivi veri sigillanti
E’ necessario sigillare completamente il vano agendo oltre che sulle sue parti mobili anche sui passaggi delle tubazioni, delle tiranterie e dei cablaggi elettrici prevedendo pure la presenza dei cosiddetti “filtri ai carboni attivi”, materiali di origine vegetale aventi una struttura estremamente porosa che dà luogo a una grande area superficiale e quindi a un più elevato potere filtrante e assorbente.
A tali accorgimenti si devono poi abbinare un impianto di ventilazione in grado di tenere la cabina in sovrapressione rispetto all’esterno e un sistema di controllo della pressione, meglio se in grado di rilevare anche le ore di lavoro dei filtri così da avvisare gli operatori quando è ora di cambiarli. Facile capire a questo punto come le cabine omologate in classe quattro non siano semplici vani abitativi ma veri e propri “sistemi tecnologici” che solo i costruttori più esperti possono progettare e mettere a disposizione dei rispettivi utenti.
Fra questi non manca ovviamente il gruppo Bcs, vuoi perché consapevole che le sue macchine si orientano proprio ad attività svolte in ambiti che necessitano di frequenti trattamenti, vuoi perché da sempre orientato a una progettazione attenta alla tutela degli operatori. La cabina in classe quattro messa a punto dal Gruppo si chiama “Vista Cab”, è omologata anche “Rops”, “Roll over protective structure” per garantire la sicurezza del driver in caso di ribaltamento del trattore e vanta filtri attivi a triplo stadio posizionati in modo da risultare di pronta sostituzione quando necessario.
Bcs cabina “Vista Pro”, parametri sempre sotto controllo
Sovrapressioni e stato dei filtri sono tenute sotto controllo da un display a cristalli liquidi, il clima può essere programmato in termini di raffrescamento o riscaldamento e la visuale su ogni lato è assicurata da una struttura quattro montanti che minimizza gli angoli morti dalla presenza di specifici oblò che vanno a integrare la pareti laterali realizzate con pannellature di cristallo atermico il cui profilo conico agevola il passaggio del trattore fra la vegetazione.
Le portiere integrali facilitano inoltre l’accesso al vano, mentre una scocca di acciaio monolitica funge da base del sistema risultando isolata rispetto al carro mediante silent block che fermano vibrazioni e calore. All’interno l’operatore dispone poi di una poltrona regolabile nella posizione e rivestita con stoffa, può essere connesso col Mondo giovandosi di prese usb atte ad alimentare tablet e smartphone e per questi ultimi è anche previsto un sistema vivavoce integrato dell’autoradio installata di serie.
Dieci proiettori a led
Esternamente agevolano infine il lavoro dieci proiettori led di alta potenza installati sui quattro lati della cabina così da illuminare l’intera area circostante il cantiere quando questi opera in condizioni di visibilità ridotta come per esempio accade quando d’inverno si affrontano attività di manutenzione viaria con lame o turbine apripista, altre lavorazioni che le cabine Bcs “Vista Cab” possono agevolare in termini di efficienza e comfort.
Titolo: Bcs cabina “Vista Pro”, lavorazioni sempre a vista
Autore: Redazione