Automazione intelligente, l’era degli automi in agricoltura

Automazione intelligente, l’era degli automi in agricoltura

di Andrea Castelli

Il settore della robotica è uno dei pilastri dell’attuale evoluzione tecnologica, forte di una crescente penetrazione in ogni ambito socio-economico. A dimostrazione di ciò, i dati recentemente diffusi da International Federation of Robotics, l’organizzazione che rappresenta l’industria robotica mondiale, attraverso il rapporto “World Robotics 2024 Service Robots”.

Dedicato all’analisi del segmento dei robot di servizio, la cui funzione è di sostituire o integrare l’attività umana nella risoluzione di compiti specifici, il rapporto mette in luce come tale segmento tecnologico stia vivendo un periodo particolarmente florido non solo dal punto di vista progettuale ma anche e soprattutto a livello commerciale. Nel 2023, il volume di robot di servizio commercializzati ha infatti superato le 205 mila unità, con l’area Asia-Pacifico che ne ha assorbito quasi l’80 per cento a fronte del 16 e mezzo per cento dell’Europa. Un exploit indotto secondo l’International Federation of Robotics da quella ormai cronica carenza di manodopera che ha spinto sempre più aziende a investire su soluzioni in grado di rendere autonome quelle attività cicliche e ripetitive che i robot di servizio sono oggi capaci di affrontare in modo del tutto analogo a quanto farebbe un essere umano.

La logistica primo fruitore

In tale ottica, a farla da padrone è stato il settore della logistica che non a caso nel 2023 ha messo al lavoro circa 113 mila nuovi robot, oltre il 55 per cento degli automi commercializzati, mentre al secondo posto si è classificato l’ambito medico che ha assorbito circa 54 mila e 400 robot.

Al terzo posto poi il comparto agricolo con 20 mila robot di servizio, a dimostrazione di come la sempre più spinta industrializzazione dei cicli colturali e gli evidenti benefici indotti dal precision farming abbiano fatto crescere la domanda di automazione di molte applicazioni, sia in ambito zootecnico sia nelle analisi e nelle pratiche agronomiche. Un risultato quello del settore primario che, oltre a evidenziare la dinamicità di un ambito produttivo chiamato a rispondere alla sfida di garantire la sussistenza alimentare per oltre otto miliardi di essere umani in modo sempre più sostenibile, assume peraltro maggior valore se rapportato al marcato squilibrio nei confronti dei settori logistico e medico in termini strutturali ed economici.

Automazione made in Europe

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non sono né Cina né Stati Uniti gli avamposti progettuali e produttivi dei robot di servizio. Secondo i dati dell’International Federation of Robotics, la patria di tale industria tecnologica è invece l’Europa che con 405 aziende di settore copre il 44 per cento dell’intera realtà globale, a fronte delle 268 società asiatiche, pari al 29 per cento del totale, e delle 233 imprese nord americane che rappresentano il 25 per cento del comparto.

Titolo: Automazione intelligente, l’era degli automi in agricoltura

Autore: Andrea Castelli

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