Con il lancio delle versioni equipaggiate con motori omologati stage 4, McCormick riposiziona i suoi “X7” anche in termini di contenuti, funzionalità e prestazioni. Queste ultime crescono soprattutto sui modelli “Ps-Drive”, ora equipaggiati con una più performante trasmissione robotizzata e disponibili anche con motore tarato a 225 cavalli di potenza sui nuovi modelli “X7.690”
Escono di scena gli “X7” omologati in stage 3B, scendono in campo gli “X7” omologati in stage 4. Messa in questi termini potrebbe sembrare che le versioni 2017 degli alto di gamma McCormick siano nuove solo a livello di motorizzazioni, peraltro mutuate a livello meccanico dai propulsori precedenti. In realtà non è così, nel senso che agli upgrade motoristici se ne affiancano anche altri che impattano sull’estetica, sul comfort e sulle funzionalità, con queste ultime che risultano particolarmente enfatizzate sui modelli “Ps-Drive” grazie all’abbinamento fra i nuovi motori e una nuova trasmissione robotizzata capace, in allestimento base, di rendere disponibili 30 rapporti in avanti, cinque gamme per sei marce, e 15 in retro agendo sulle prime tre marce, tutti pilotabili in manuale a pulsante o delegabili nella gestione a una specifica centralina. Con l’aggiunta del superriduttore i rapporti salgono a 54+27. Le marce operano tutte in powershift, quindi il passaggio dall’una all’altra non fa mai mancare la coppia motrice alle ruote e, analogamente alle gamme, risultano selezionabili a pulsante senza dover agire su leve o pedali. Nel caso l’operatore opti invece per lasciare al computer di bordo la scelta del rapporto più adatto al tipo di lavoro in corso, alla velocità di esecuzione e allo sforzo di trazione, opzione denominata “AutoShift”, la trasmissione si trasforma in un vero e proprio cambio automatico in grado, grazie all’elevato numero di marce disponibili, di operare sempre con la marcia ottimale ai fini del contenimento dei consumi. L’operatore può inoltre contare anche sulla presenza di funzionalità opzionali quali, per esempio, “Smart Aps” che permette di predefinire il regime motore ritenuto più adatto all’occasione adattando di conseguenza la gamma e la marcia più consone al dato impostato, o la funzione “Stop&Action”, che, se attivata tramite un tasto posto sul bracciolo multi-funzione, disinnesta la frizione mediante il sistema “De Clutch” premendo sul pedale del freno così da realizzare una morbidezza di guida molto vicina a quella proposta da una trasmissione a variazione continua. Sempre in tema di funzionalità frenanti dei nuovi “X7” anche la funzione “Engine Brake” che, tramite la pressione su un apposito pedale, varia la posizione della valvola “butterfly” interposta fra il motore ed il sistema di scarico creando una contropressione che determina il rallentamento dell’albero motore, rallentando di fatto la trattrice stessa. Quest’ultimo contenuto è peraltro in appannaggio ai modelli “X7.660 Vt-Drive” e “X7.670 Vt-Drive”, le due macchine di potenze intermedie che con la loro presenza danno origine a una famiglia di trattori composta da sette modelli per cinque diverse tarature di potenza, da un minimo di 165 cavalli a un massimo di 225, passando per i 180, i 190 e i 210 cavalli erogati sempre in modalità “Power Plus” a mille e 900 giri motore. Il passaggio dallo stage 3B allo stage 4 non ha in definitiva leso le prestazioni degli “X7” che, anzi, sono ora disponibili anche nella già citata versione da 225 cavalli di potenza in precedenza non disponibile. Ciò grazie proprio al sistema di emissionamento che opera solo ed esclusivamente tramite un post trattamento a base di urea. Ne deriva che i motori non vedono leso il proprio rendimento termodinamico dalla necessità di contenere gli ossidi di azoto, ma esprimono liberamente tutte le loro potenzialità, agevolati in tale obiettivo dalla presenza di distribuzioni a quattro valvole per cilindro con punterie e rullini e da impianti di sovralimentazione di tipo turbo/intercooler con turbo a geometria fissa. Di fatto, quindi, un motore dalla meccanica raffinata ma affidabile che molto lega le sue performance al sistema di alimentazione elettronico, un common rail operante ad alta pressione mediante iniettori posizionati al centro della camera di combustione. E’ proprio tale impianto che permette anche alle varie unità di proporsi con due livelli di potenza a seconda del tipo di lavoro che si sta eseguendo. In condizioni normali la taratura di erogazione privilegia in effetti il contenimento dei consumi mettendo a disposizione da 151 a 205 cavalli circa sempre erogati a mille e 900 giri. Se però il trattore viene impegnato in attività pesanti quali, per esempio, il traino su strada di rimorchi importanti o attività alla presa di forza entra in scena una taratura supplementare che elargisce un surplus di potenza di circa 15-20 cavalli che, di fatto, bilancia gli assorbimenti interni mettendo a disposizione dell’operatore l’intera potenza di targa. Cavalli “veri” quindi quelli degli “X7”, anche perché, a differenza di quanto proposto da altre analoghe soluzioni motoristiche, l’utilizzo del motore in “PowerPlus” può essere continuativo e “H24”. Gli impianti idraulici sono disponibili in tre versioni a seconda dell’allestimento dei trattori. Sui modelli “Efficient”, orientati al noleggio e alle attività svolte da personale salariato e dunque studiati in funzione di un rapporto investimenti prestazioni particolarmente competitivo, l’idraulica di lavoro opera sulla base di uno schema a centro aperto erogante 88 litri di olio al minuto gestiti mediante un minimo di due distributori meccanici ed un massimo di tre distributori meccanici ed uno elettroidraulico. In opzione la possibilità di avere il circuito idraulico a centro chiuso. Sui modelli top di gamma, i “Premium”, l’idraulica è invece a centro chiuso, mette a disposizione 123 litri di olio al minuto e li gestisce mediante distributori elettroidraulici variabili per numero da tre a cinque al posteriore. Per le attività più impegnative è prevista una pompa assiale maggiorata capace di erogare fino a 160 litri al minuto. Per completare l’offerta idraulica sono disponibili per tutti gli allestimenti ulteriori due distributori ventrali a controllo elettroidraulico. Ne derivano capacità di sollevamento agli attacchi a tre punti posteriori di 63 o 93 quintali cui possono aggiungersi 35 quintali di capacità sull’anteriore, area in cui gli “X7” permettono l’inserimento di un secondo sollevatore, gestibile per via elettronica come quello posteriore e della relativa presa di forza, operante a mille giri al minuto e innestabile per via elettroidraulica come quella posteriore che però di velocità di lavoro ne mette a disposizione quattro. 540 e mille giri con possibilità di rotazioni anche a regimi “Eco”. I regimi di lavoro a basso consumo, tra l’altro, sono realizzabili anche durante la marcia su strada grazie al fatto che il cambio è strutturato in modo da realizzare i 40 all’ora sia a basso regime sia in piena potenza a seconda del traino che si sta effettuando. Sempre su strada e sempre per minimizzare i consumi è anche possibile programmare il rapporto ritenuto più efficiente nelle partenze da fermo, effettuare salti di gamma rapidi e compiere la scelta automatica del rapporto più economico in funzione della velocità.