Sembra essere una crisi seria quella in cui versa attualmente Arbos Group. La controllata del gruppo cinese Tianjin Lovol Heavy Industry, proprietaria dei marchi Arbos, Goldoni e Matermacc, ha infatti depositato lo scorso sette febbraio al Tribunale di Modena l’avvio di una procedura concorsuale di concordato preventivo, uno strumento giuridico che consente a un’azienda in stato di crisi o di insolvenza di provare a evitare il fallimento rimborsando i creditori attraverso la continuità aziendale oppure la liquidazione del patrimonio. Quale delle due strade abbia scelto il Gruppo con sede a Migliarina di Carpi per estinguere parzialmente o totalmente un debito che pare superiore ai dieci milioni di euro non è al momento stato reso noto, fermo restando il fatto che le rappresentanze sindacali hanno denunciato l’intenzione da parte dei vertici aziendali di trasferire interamente in Cina la produzione di trattori. Se così fosse a farne le spese sarebbero i 240 dipendenti dello stabilimento modenese ex Goldoni che non potrebbero nemmeno giovarsi degli ammortizzatori sociali essendo questi ultimi già stati utilizzati negli scorsi anni per uscire dalla crisi in cui versava il gruppo Goldoni prima del cambio di proprietà.
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