Antonio Carraro, trattori tradizionali in crescita

La denominazione “Tony” connota le macchine più evolute prodotte da Antonio Carraro, quelle connotate da trasmissioni ibride meccanico-idrostatiche gestite da un sistema operativo denominato “Itac”, “Intelligent Tractor Ac”, che semplifica le operazioni di routine normalmente avanzate dall’operatore facendo anche sì che il cantiere di lavoro operi sempre in termini di massima efficienza e produttività. Il sistema assicura inoltre il mantenimento dei parametri di lavoro anche nei cambi di pendenza, in salita e in discesa, integrando i sistemi di sicurezza e il monitoraggio della diagnostica relativa alla manutenzione del mezzo.

Antonio Carraro, tradizionali in crescita

L’operatore può personalizzare e memorizzare i parametri di ogni lavoro, richiamando le combinazioni prescelte quando è necessario ed impartendo eventuali modifiche durante le diverse fasi, in base alle variazioni del terreno e alla tipologia di coltivazione. La velocità di marcia è poi indipendente dal numero di giri del motore spaziando da 40 metri/ora a 40 chilometri/ora. Di fatto tutte le principali funzionalità avanzate dalle trasmissioni continue dei trattori di alta potenza traslate in ambito isodiametrico e messe a disposizione degli agricoltori operanti in ambiti specialistici, gli stessi cui Antonio Carraro ha rivolto le sue due più recenti novità, “Tony 8900 Trg Basso” e “Tony 11700 V”.

Trazione e stabilità

Il primo è un isodiametrico sterzante, reversibile e a ruote differenziate progettato guardando alle coltivazioni avanzate su terreni in forte pendenza.  Le ruote posteriori di grande diametro migliorano in effetti la trazione mentre le anteriori più piccole assicurano raggi di volta contenuti e quindi una elevata manovrabilità.

Mosso da un Kubota a quattro cilindri da 74 cavalli di potenza, la macchina vanta anche un baricentro molto ribassato che gioca a favore della stabilità e della sicurezza. Tali doti sono peraltro comuni anche alla seconda novità della Casa, “Tony 11700 V”, un trattore tradizionale largo solo 980 millimetri in grado di mettere a disposizione dei suoi driver una potenza di 110 cavalli erogata a due mila giri e una coppia di 420 newtonmetro proposti a mille e 600 giri. Tali prestazioni, indotte da un quattro cilindri Deutz da due litri e 900 centimetri cubi, inseriscono la macchina fra gli specializzati più prestazionali del mercato mentre la trasmissione ibrida meccanico-idrostatica a gestione elettronica facilita i lavori fra i filari.

Idrauliche fino a 137 litri/minuto

Da segnalare l’attualità e la capacità dell’idraulica, basata sull’abbinamento fra pompe meccaniche a ingranaggi e una pompa a portata variabile a pistoni che si attiva solo se necessario. La gestione è di tipo load-sensing e la portata idraulica può arrivare a 137 litri di olio al minuto gestibili con un massimo di nove distributori a doppio effetto elettronici e indipendenti. Fra i plus della macchina anche la cabina a quattro montanti “Air V” isolata dal carro, ad elevata visibilità e pressurizzata in categoria due o quattro, l’angolo di volta da 55 gradi e la nutrita serie di fari led che permettono di operare anche in condizioni di scarsa visibilità.

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Titolo: Antonio Carraro, tradizionali in crescita

Autore: Redazione

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