Antonio Carraro, costruttore di trattori compatti per l’agricoltura specializzata, accelera sull’innovazione presentando anteprime di mezzi a propulsione ibrida e full electric esponendoli anche ad Eima 2022. Tra le iniziative volte alla sostenibilità c’è da segnalare anche il progetto ATENA.
Lo sviluppo di nuove motorizzazioni ibride ed elettriche per trattori compatti, si inserisce nell’ambito dei progetti per il risparmio energetico nel settore delle “Non Road Mobile Machinery” NRMM. Progetto che ha come obiettivo strategico la riduzione delle emissioni nocive indicata come mandataria dal PNRR. L’adozione di sistemi di propulsione ibridi o interamente elettrificati, sta dimostrando nel mercato automotive i benefici ambientali che possono essere raggiunti in termini di riduzione di emissioni di sostanze inquinanti nell’atmosfera. In particolare di anidride carbonica. I mezzi dotati di sottosistemi elettrici, potrebbero offrire in determinate condizioni migliori rendimenti complessivi grazie ad un controllo molto preciso dell’erogazione di potenza che porta ad un aumento generale della produttività della macchina, rispetto ad equivalenti modelli con propulsioni tradizionali.
Srx Hybrid (102 HP): il primo trattore Concept a tecnologia Achybrid
Per i tecnici del reparto di Ricerca & Sviluppo Antonio Carraro l’obiettivo era costruire un trattore compatto a tecnologia ibrida, partendo dal modello più complesso della gamma Antonio Carraro: un isodiametrico, reversibile, a telaio articolato, mantenendo il DNA tipico dei trattori compatti destinati all’agricoltura specializzata. Il risultato dell’impegno dell’azienda è Srx Hybrid, un mezzo dotato di tutti i comfort, accattivante dal punto di vista estetico e anche “amico dell’ambiente”.
Un trattore dotato di un motore termico di 55kW (3 cilindri; cc1861; raffreddato a liquido; ad iniezione Common Rail Turbo Intercooler) abbinato ad un motore elettrico di 20kW per un totale di 75kW, pari a 102hp il cui primo esemplare è stato esposto alla fiera EIMA 2021. Srx Hybrid (diesel/elettrico) ha una serie di obiettivi, quali ad esempio garantire il livello di prestazioni delle macchine definite convenzionali, ridurre l’inquinamento, ridurre i consumi di carburante/i costi di manutenzione, ridurre le emissioni acustiche e funzionare in modalità full electric in ambienti chiusi (capannoni, serre, stalle, ecc.).
L’architettura del sistema ibrido-elettrico
L’architettura del sistema ibrido-elettrico ideato dalla collaborazione Antonio Carraro ed Ecothea, permette di sfruttare al massimo la potenza disponibile di un motore diesel combinato con una propulsione elettrica, garantendo trazione continua nelle lavorazioni con la PTO (con tutte le attrezzature), nei trasporti (con rimorchio) e nei lavori di movimentazione di materiali (abbinando il mezzo ad un muletto, pala caricatrice o attrezzi per la viabilità stradale).
Questo tipo di soluzione, anche per la complessità dovuta ai ridotti spazi che caratterizzano un trattore specializzato, pone il progetto come innovativo anche rispetto alle architetture ibride del settore dell’automobile. Il rapporto fra le due unità propulsive diesel e moto-generatore elettrico di trazione, è gestito da un controllo elettronico di potenza, sviluppato appositamente per questa tipologia di macchina. L’inedita architettura della trasmissione con l’inserimento del motore elettrico tra il propulsore diesel e il cambio, è stata depositata con un brevetto industriale Achybrid.
Un motore silenzioso ed economico
La motorizzazione elettrica nelle successive versioni potrà operare anche in modalità full electric, sfruttando la carica delle batterie a ioni di litio. In questo caso il diesel è spento e la macchina lavora ad emissioni zero e in silenzio. L’autonomia nella modalità full electric, ovviamente, dipende dalla capacità del pacco batterie che viene ricaricato ogni qualvolta si azionano i freni, quando il mezzo lavora in discesa oppure in modalità plug-in con ricarica tramite colonnina elettrica, oppure su richiesta dell’utente grazie al motore diesel. Considerando un ciclo medio di lavorazione, l’abbattimento di CO2 si traduce in un risparmio di carburante diesel oltre il 25%. Senza contare che vibrazioni e rumori, complessivamente, risultano sensibilmente abbattuti.
Grazie alla combinazione di coppia diesel/elettrico, il trattore offre una brillante prestazione di “spunto” nelle ripartenze e durante le lavorazioni con attrezzature specifiche come atomizzatore, fresa, rimorchio.
La configurazione compatta e la distribuzione delle masse anche in presenza della propulsione ibrida, garantisce la stabilità del trattore ibrido anche nei terreni più sconnessi, risultando sempre “composto” e sicuro, e mantenendo un raggio di sterzo che esalta l’agilità tipica dei compatti. La plancia comandi è dotata di uno schermo LCD del quadro strumenti perché l’operatore possa tenere facilmente sott’occhio tutti i dati tecnici, compreso il consumo di energia elettrica ed un apposito screen per gestire la ricarica. Presenti anche i fari a led di ultima generazione.
Srx Hybrid è un trattore interamente dotato di sistemi di Industria 4.0 che permettono agevolazioni fiscali sul credito d’imposta destinati ai macchinari con i requisiti della normativa sulla transizione digitale 4.0.
Il nuovo modello Esp Full Electric
Dopo il lancio, quindi, del prototipo ibrido “Srx Hybrid” nel 2021, Antonio Carraro ha riconfermato le proprie strategie di sviluppo orientate alla progettazione di macchine a basso impatto ambientale presentando un isodiametrico monodirezionale basato sui modelli “SuperPark 4800” ma propulso per via elettrica mediante batterie. Denominato “eSp”, si propone con un motore da 25 chilowatt, 33 cavalli e mezzo, associato a pacchi batteria da 32 chilowattora di capacità operanti ad alto voltaggio, 640 volt, e con possibilità di ricarica da rete elettrica o da colonnine.
La macchina, come l’ibrido presentato lo scorso anno, è stata sviluppata in collaborazione con Ecothea, startup del Politecnico di Torino specializzata nella progettazione di sistemi propulsivi elettrificati per l’off-highway. L’iniziativa rappresenta il secondo step di un percorso di sviluppo della durata di tre anni che vedrà la Casa veneta quale coordinatrice di un cluster di aziende impegnate nel progetto “Atena”, ricerca finanziata dalla Commissione europea per oltre tre milioni di euro e tesa alla messa a punto di trattori a basso impatto ambientale. Obiettivo finale la produzione sia di macchine ibride in grado di assicurare risparmi di carburanti e di emissioni del 30 per cento inferiori rispetto ai trattori tradizionali, sia macchine full electric in grado di assicurare la stessa operatività. Puntando a una commercializzazione nel 2025, il progetto dovrebbe inoltre dar luogo a una riduzione dei consumi e delle emissioni del 45 per cento rispetto all’attuale parco macchine di settore.
Si tratta, dunque, di un nuovo mezzo a propulsione full-electric denominato eSP. Il “concept tractor” garantisce il livello di prestazioni dei trattori Antonio Carraro attualmente in produzione, con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento ambientale e le emissioni acustiche, i consumi di carburante ed i costi di manutenzione. Presentato ad Eima 2022 è destinato alla manutenzione civile, derivante dal modello SuperPark dell’attuale produzione AC.
La scelta del modello AC SuperPark (da cui il nome Esp) come macchina destinata alla propulsione full-electric, nasce dall’idea che un veicolo così speciale, concepito per la manutenzione urbana, possa dimostrarsi utile e performante per le singolari doti tecniche dettate, in primis, dal telaio articolato ACTIOTM, caratteristica comune a tutti i mezzi AC. Il mezzo monta un motore elettrico di 25 kW (33,5 hp) con una capacità delle batterie di 32 kWh (tensione di lavoro a 640V). È ricaricabile dalla rete elettrica civile o da colonnina con connessione di categoria 2. Esp utilizza sia le attrezzature convenzionali che quelle elettrificate di nuova concezione.
Titolo: Antonio Carraro lancia i trattori ibridi-elettrici per l’agricoltura specializzata
Fonte: Ufficio stampa Antonio Carraro