Siccità, produzione in calo e costi alle stelle. Sono queste le criticità con cui ha dovuto fare i conti l’agricoltura italiana nel 2022, ma che hanno però come contropartita un livello dei prezzi maggiormente remunerativo rispetto agli scorsi anni. È quanto emerge dal report “Agrimercati” recentemente pubblicato da Ismea che evidenzia come durante il 2022 la produzione agricola nel Belpaese si sia ridotta dello zero e sette per cento in termini di volumi su base annua, a cui ha fatto tuttavia eco una crescita del valore aggiunto a livello nominale del 14 e due per cento rispetto al 2021.
Agricoltura italiana, inflazione ai massimi storici
Un risultato quest’ultimo fortemente condizionato però da un’inflazione che ha raggiunto i massimi storici che ha indotto un incremento dei prezzi su base annua di oltre il 18 per cento per le coltivazioni e del 25 e mezzo per cento per i prodotti zootecnici.
Come riflesso dell’aumento dei costi produttivi, è infine virata in negativo dalla metà del 2022 anche la produzione di latte che ha portato con sé un’inevitabile innalzamento dei valori in tutte le fasi di scambio.
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Titolo: Agricoltura italiana condizionata dall’inflazione
Autore: Redazione