Case Ih arricchisce la propria serie “Optum Cvx” con un modello entry level da 273 cavalli di potenza massima orientato a raccordare in modo ottimale i “Puma” a passo lungo con le due versioni “Optum Cvx” già a listino
Mentre in Italia, in occasione di Fieragricola, faceva il suo esordio la serie “Puma X”, presentata in anteprima da Macchine Trattori sullo scorso numero della rivista, a livello europeo Case Ih ha lanciato il nuovo “Optum 250 Cvx”, un modello entry level progettato e sviluppato dai tecnici del Marchio statunitense in un’ottica di completamento di gamma volto a raccordare in modo ottimale le versioni “Puma” a passo lungo con i modelli “Optum 270 Cvx” e “Optum 300 Cvx” già a listino. Non a caso il nuovo “Optum 250 Cvx” si propone con una taratura nominale di 250 cavalli e con un passo di due mila 995 millimetri, rispettivamente dieci cavalli e 11 centimetri in più di quanto avanzato dall’attuale top di serie “Puma 240 Cvx”, valori che di fatto hanno consentito ai tecnici Case Ih di dare vita a mezzi equilibrati in grado di mantenere buona parte delle doti di agilità che caratterizzano i campo aperto di media potenza, senza che ciò andasse a discapito della capacità di trazione, assicurata in effetti da una massa complessiva di 11 mila chili. Comuni con i modelli già in gamma i principali gruppi tecnico-funzionali, a partire dall’assale anteriore sospeso operante attraverso due cilindri idraulici da 11 centimetri di corsa tesi ad assicurare elevati standard di comfort e di stabilità durante la marcia su strada, per arrivare fino alle motorizzazioni Fpt Industrial a sei cilindri da sei litri e 700 di cubatura che offrono una taratura massima di 273 cavalli. Omologati stage 4 attraverso l’esclusiva tecnologia “Hi-eScr”, i motori vantano alimentazioni common rail ad alta pressione, distribuzioni a quattro valvole per cilindro e, soprattutto, singoli turbocompressori a geometria variabile “eVgt” in grado di assicurare sia una risposta più rapida rispetto alla doppia sovralimentazione attualmente in auge nel segmento delle alte potenze, sia un’ottimizzazione del rendimento termodinamico delle unità ai bassi regimi, peculiarità quest’ultima che contribuisce anche a ridurre gli assorbimenti di potenza e di conseguenza i consumi di carburante. Al raggiungimento di tale obiettivo concorre poi anche la trasmissione a variazione continua “Cvx”, gruppo a doppia frizione e a quattro gamme meccaniche che consente di raggiugere su strada, ove consentito dal Codice, i 50 all’ora al minimo regime possibile, pari a circa mille 300 giri. Alla produttività guardano invece un impianto idraulico da 165 litri al minuto, elevabili in via opzionale a 220 litri, che alimenta fino a cinque distributori ausiliari, una presa di forza a quattro velocità, 540 e mille giri in versione standard ed eco, e due sollevatori, il primo posteriore da 11 mila chili di portata e il secondo anteriore da cinque mila 800 chili di capacità, gruppi questi ultimi che consentono di gestire cantieri di lavoro combinati brandeggiando anche le attrezzature più strutturate e impegnative.