I riflettori del gruppo Adr ad Hannover saranno puntati sulle sue più recenti creazioni. Protagonisti dello stand in particolare gli assali a carreggiata variabile “VarioTrack” e le sospensioni “HydroCompact”, gruppi studiati per sfruttare al meglio le possibilità operative degli assi “TeknoAx 2.0”
Il lento ma costante processo di industrializzazione cui è soggetta l’agricoltura sta impattando sempre più pesantemente sulle macchine e sulle attrezzature di settore, al punto che anche i mezzi di lavoro più tradizionali e consolidati han visto evolversi in maniera importante sia le loro prestazioni sia i loro contenuti tecnologici.
Un esempio in tal senso è dato dai sottocarri dei rimorchi agricoli, per anni realizzati sulla base di billette piene che fungevano da assi risultando supportate da molle a balestra. Uno schema costruttivo economico e affidabile, ma che non permette di ottimizzare il rapporto tara/portata utile né si presta a integrare sui rimorchi le soluzioni funzionali derivanti dal settore auto. In primis i sistemi abs e gli impianti di gonfiaggio/sgonfiaggio dei pneumatici.
Da qui l’avvio di ricerche specifiche che nel caso del gruppo Adr si sono concretizzate nella creazione di assi a corpo cavo la cui più recente evoluzione è costituita dai gruppi “TeknoAx”, realizzati mediante uno speciale processo di deformazione plastica che permette di abbinare robustezza e rigidità a buone doti di leggerezza.
Il tutto garantendo anche la possibilità di far passare all’interno dell’asse le tubazioni e i cablaggi necessari al funzionamento dei sistemi di monitoraggio del carico, dei freni e della pressione dei pneumatici. Fra questi si inserisce anche il sistema Adr che ha portato gli assi “TeknoAx” a evolversi in “TeknoAx 2.0”, un tag “Rfid” che permette di associare ciascun asse a un numero di identificazione univoco così da renderne tracciabile lo status operativo che il gruppo matura nel tempo.
Con un semplice smartphone e una app dedicata gli operatori possono poi far proprie tali informazioni utilizzandole per minimizzare i fermi machina di manutenzioni e i relativi interventi. Ad Hannover gli assai saranno proposti su tutti i sottocarri esposti e in particolare sul sistema di sospensione oleodinamiche a ruote interconnesse “HydroCompact”, progettato da Adr per abbinare le massime portate con minimi ingombri meccanici permettendo così l’installazione a bordo rimorchio di assi sterzanti e l’uso di pneumatici a larga sezione.
Ciò grazie al fatto che i cilindri idraulici non sporgono rispetto al telaio del rimorchio restando protetti nella sagoma di quest’ultimo. Vedette dello stand sarà comunque il nuovo assale “VarioTrack”, a carreggiata variabile e studiato per equipaggiare i carribotte da irrigazione.
Vanta una portata di 15 tonnellate, può variare l’interasse-ruote di quasi 15 centimetri in modo da permette al rimorchio di posizionare le ruote al di fuori delle tracce lasciate dai pneumatici del trattore evitando di calpestare dove già si era calpestato in precedenza. Il sistema opera sulla base di due larghezze di lavoro, 228 e 370 centimetri, con la prima che permette di muoversi su strada senza dar luogo a fuori sagoma anche se i pneumatici sono a larga sezione e la seconda che invece aiuta a stabilizzare il trailer in campo così da permettergli anche di lavorare a velocità superiori.
Adr: il futuro è già presente
Autore: redazione