Fin dal loro primo apparire, nel 1995,le mietitrebbia Claas “Lexion” si proposero con soluzioni tecniche uniche nel settore. Le stesse che, riviste, aggiornate e integrate con i più moderni sistemi di gestione, ancora oggi permettono alle raccoglitrici tedesche di essere fra le dominatrici del mercato nei segmenti di alta gamma
Se è vero che nel 2050 l’Umanità raggiungerà il picco dei nove miliardi di individui, è altrettanto vero che per far mangiare tutti non sarà impresa facile. Vuoi perché un miliardo e mezzo circa di persone in più rappresenta comunque un incremento del 17 per cento rispetto a oggi, vuoi perché lo stile di vita ricco e opulento dei Paesi Occidentali piace ed è ambito da un numero sempre maggiore di Popoli. Che non solo vogliono mangiare, ma anche bene e tanto. Da qui due necessità. Coltivare ogni centimetro quadro di terra disponibile, con tanti saluti per le aree protette e i parchi naturali, e coltivarli bene, realizzando cioè le massime rese possibili. A cogliere quest’ultimo obiettivo sarà preposta la meccanizzazione agricola, ambito che dovrà approntare macchine da lavoro sempre più performanti, trend peraltro in atto già da diversi decenni come ben dimostra la costante crescita delle potenze motore delle mietitrebbia Claas serie “Lexion”. Furono lanciate nel 1995 con il modello di punta “Lexion 480” che metteva disposizione degli operatori 400 cavalli, ma meno di otto anni dopo la stessa prestazione salì a quota 586 con “Lexion 600” per poi toccare gli attuali 626 cavalli accreditati a “Lexion 780”, il modello top di gamma dell’attuale linea di prodotto che, curiosamente, vede la sua macchina di attacco “Lexion 740” proporsi con la stessa potenza che 23 anni prima rappresentava il massimo disponibile. In casa Claas e anche a livello di mercato. Le “Lexion” sono in effetti sempre state mietitrebbia top di gamma non solo per il costruttore ma per l’intero settore, una posizione raggiunta oltre che in termini di erogazioni anche a livello tecnico progettuale grazie alla presenza del sistema “Aps Hybrid System”, ancora oggi un plus operativo che solo Claas propone sulla serie “700”. Il sistema si compone di due parti la prima delle quali è costituita da un impianto di separazione primario denominato “Aps” composto da tre elementi rotanti, acceleratore, battitore e lanciatore, in grado di separare fino al trenta per cento in più di granella rispetto a un classico sistema a due rotori. A seguire il sistema di separazione secondario denominato “RotoPlus”, due rotori lunghi 420 centimetri e del diametro di 445 che operano sfruttano le forze centrifughe generate dalle loro rotazioni contrapposte per separare la granella residua dalla pianta. Così strutturato il sistema “Aps Hybrid System” realizza un incremento della produzione fino al venti per cento a parità di consumo di carburante riservando alla granella un trattamento sempre delicato indipendentemente dal tipo di raccolto in lavorazione. Ciò grazie anche al fatto che acceleratore, battitore e lanciatore possono essere azionati da un variatore centrale che ne sincronizza le rotazioni e alla possibilità di regolazione offerta dagli elementi di controbattuta. Sulle “Lexion 700” di ultima generazione tutti i gruppi di separazione possono essere gestiti dal sistema “Cemos” che inserito nel computer di bordo “Cebis” integra tutti i sistemi preposti a ottimizzare le regolazioni della macchina. Si propone in due versioni con la prima denominata “Cemos Dialog” che consente di ottimizzare progressivamente le regolazioni sulla base di un dialogo tra la macchina e il suo operatore con questi che deve però provvedere di persona a confermare ed eseguire le regolazioni proposte. La seconda, “Cemos Automatic” copre diverse funzioni di ottimizzazione automatica delle regolazioni della macchina e dei relativi processi. L’operatore è chiamato soltanto ad attivare le funzioni automatiche. Di queste fanno parte, per esempio, “Cemos Auto Cleanning” per l’ottimizzazione del sistema di pulizia piuttosto che “Cemos Auto Separation” per l’ottimizzazione della separazione “RotoPlus” della granella residua. Alla pulizia di quest’ultima provvede poi il sistema “Jet Stream”, che opera sulla base di una struttura a doppio gradino di caduta posta in un lungo canale che compensa i flussi d’aria generati da un ventilatore a turbina a otto o sei stadi a seconda del modello realizzando una pressione di ventilazione omogenea ed elevata che minimizza la presenza nel serbatoio di raccolta di inquinanti solidi quali paglia, polvere o pula. Anche in questo caso è un computer a gestire il gruppo, esattamente come può essere per la velocità di avanzamento della macchina, delegabile al sistema “Cruise Pilot” che regola automaticamente la velocità ottimale di raccolta. Per farlo, si avvale di diversi parametri della macchina quali, per esempio, la velocità di marcia, l’altezza del tappeto di prodotto presente nel canale alimentatore e le perdite. Può esser regolato in funzione della velocità voluta dall’operatore sulla base di tre modalità, velocità costante, massima produttività senza tener conto delle perdite e massima produttività tenendo conto delle perdite. Da sottolineare che “Cruise Pilot” lavora d’anticipo, nel senso che reagisce prima che eventuali picchi di carico intervengano sugli organi trebbianti così da permettere alla macchina di operare sempre al limite delle prestazioni massime realizzabili. Per permettere all’operatore di controllare se ciò si realizza evitando che venga distratto dall’esigenza di gestire le traiettorie Claas mette poi a disposizione anche tre sistemi di guida automatica denominati “Gps Pilot”, “Laser Pilot” e “Auto Pilot” che con diverse modalità di azione mantengono sempre la mietitrebbia allineata con la passata precedente minimizzando le sovrapposizioni.